Lazio, ecco il nuovo Flaminio da 50mila posti: oltre 400 milioni d’investimenti

Il presidente biancoceleste Claudio Lotito ha depositato in Campidoglio il piano economico e finanziario: ecco tutte le informazioni

Ci sono tre numeri importanti da tenere a mente per il progetto laziale: cinque settori, 50.500 posti e un investimento da 438 milioni di euro.

È questo il progetto ambizioso con cui Claudio Lotito vuole trasformare lo stadio Flaminio nella futura dimora della Lazio.

Non una semplice ristrutturazione, ma una rivoluzione architettonica che punta a riportare in vita un’icona della Capitale, fondendo il rispetto per il passato con una visione moderna e innovativa.

L’idea del patron biancoceleste è chiara: restituire alla Lazio uno stadio di proprietà, all’altezza delle grandi squadre europee, capace di ospitare match internazionali e di offrire un’esperienza all’avanguardia ai tifosi.

Il primo passo è stato compiuto: Lotito ha presentato in Campidoglio il piano economico e finanziario, il documento chiave per dare il via a un’opera che potrebbe cambiare il volto della città.

Un’architettura doppia: tradizione e futuro che si incontrano

L’idea centrale del progetto, curato dallo studio Archea Associati guidato da Marco Casamonti, è audace e visionaria: creare due stadi in uno, un mix perfetto tra l’eredità storica e le esigenze contemporanee.

Il vecchio Flaminio, progettato da Pierluigi Nervi, con le sue linee inconfondibili in cemento armato, sarà preservato e mantenuto come base dell’impianto.

Una nuova struttura sospesa, leggera e moderna, verrà costruita sopra quella esistente, realizzata in acciaio, per garantire coperture e un incremento di capienza fino a 50.500 posti, requisito essenziale per ospitare competizioni europee e internazionali.

Un intervento che non intende snaturare l’anima del Flaminio, ma potenziarla, seguendo un approccio che lo stesso Nervi aveva immaginato anni fa con l’ampliamento dello Stadio Franchi di Firenze.

Un investimento da capogiro

Rendere realtà questa visione ha un costo significativo: 438,2 milioni di euro. Una cifra imponente che comprende ogni aspetto del progetto:

45,6 milioni di euro di IVA.

10,5 milioni per le spese di progettazione.

4,2 milioni destinati agli oneri di urbanizzazione e ai contributi per la costruzione.

1,1 milioni per indagini strutturali e sismiche.

Un impegno economico enorme, che Lotito conta di sostenere con una concessione della durata di 99 anni, garantendosi così il pieno controllo dello stadio per quasi un secolo.

Tifosi e Mobilità: come arrivare al nuovo flaminio?

Uno dei nodi cruciali resta la gestione del traffico in una zona già congestionata come quella del Flaminio. Il progetto biancoceleste ha previsto uno studio dettagliato sulla viabilità per evitare il collasso della circolazione nei giorni di gara.

Ecco come, secondo le stime, arriveranno i tifosi:

35% raggiungerà lo stadio in metro, sfruttando le fermate esistenti.

15% utilizzerà gli autobus e altri mezzi di trasporto pubblico su gomma.

5% si sposterà con tram e treno.

25% arriverà in auto, con la previsione di 12.000 posti auto disponibili e oltre 5.000 parcheggi per motocicli.

3% dei tifosi userà la bicicletta.

2% – circa 900 persone – raggiungerà lo stadio a piedi dai quartieri vicini.

L’idea è quella di alleggerire il traffico puntando sui mezzi pubblici, riducendo al minimo l’afflusso di automobili private. Una sfida non da poco, soprattutto per tranquillizzare i residenti che temono un’ulteriore pressione sul quartiere.

Un sogno pronto a decollare?

Per Claudio Lotito, il nuovo Flaminio è molto più di un progetto architettonico: è un simbolo d’identità per la Lazio e i suoi tifosi, una casa che il club sogna da anni.

Ora la palla passa al Campidoglio e agli enti preposti. L’iter burocratico è lungo e complesso, ma la Lazio ha tracciato la sua rotta: trasformare un’icona storica in uno stadio moderno, senza tradire le sue radici.


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