Le scelte della maggioranza sul multipiano e area verde in via F. Tovaglieri finiscono in caserma
Ormai la politica del territorio espressa dalla nouvelle vague della politica locale sostenuta dai resti di una stagione ormai passata ci offre quotidianamente spettacoli che nulla hanno a che vedere con le buone pratiche della politica e quindi può accadere che si forzi su un provvedimento di cui si parla da anni e su cui si sono dilapidate al vento promesse su promesse.
Trattasi dell’Ecomostro, una struttura in cemento armato in via Tovaglieri di fronte al Conad, realizzato dal vecchio Consorzio e che nelle buone intenzioni di allora doveva essere un parcheggio multipiano che doveva rientrare a compensazione nel patrimonio del Comune di Roma, così come lo spazio verde antistante.
Peccato che il Dipartimento al Patrimonio del Comune non abbia in questo ventennio mai chiusa l’operazione.
Ed ecco che nella seduta del Consiglio scorso alcuni consiglieri della maggioranza hanno portato in discussione una Risoluzione per l’utilizzo, tra l’altro, dell’area verde antistante al multipiano che si vorrebbe destinare a parcheggio.
Un progetto forse non condiviso dal consigliere Giuliani, tra l’altro nominato in questi giorni Coordinatore di Forza Italia per il V municipio. Nel suo intervento Giuliani ha accusato la maggioranza di voler tentare una forzatura pre-elettorale nel tentativo di farsi bella con i residenti di Tor Tre Teste al fine di ottenerne un riconoscimento nel segreto dell’urna.
“Peccato – ha detto Giuliani – che si vogliono produrre progetti su beni non ancora rientranti nel Patrimonio Comunale, da qui la richiesta del ritiro del provvedimento”. Bagarre quindi in aula con un presidente del Consiglio che dichiarava ma cosa impossibile in quanto questo avrebbe comportato l’impossibilità a ridiscutere il progetto non prima di sei mesi.
Una interpretazione del Regolamento tutta personale da parte del presidente Pietrosanti in quanto i sei mesi sono previsti solo per atti votati dall’aula e quindi adottati.
Alla richiesta di ritiro della Risoluzione si univa anche il consigliere Di Cosmo della Lista Civica per Marino Sindaco. Tra astenuti e voti favorevoli, tra cui quelli di Sel che, con il consigliere Procacci, presiede tra l’altro la Commissione Urbanistica.
“Una decisione grave – ha urlato Giuliani -, una forzatura che va oltre le prerogative dei consiglieri e che si scontra con leggi e regolamenti”. Da qui la decisione dello stesso consigliere di abbandonare l’aula per recarsi presso la caserma dei Carabinieri dove afferma di aver formalizzato un esposto da inviare alla Procura della Repubblica.
Vedremo quali saranno gli sviluppi e informeremo
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Potrebbe anche essere vero come dice Giuliani che la maggioranza voglia farsi bella per motivi elettorali ma è anche vero che sono anni che non si mette la parola fine a questa vicenda.Comunque non è da democratici ricorrere alla magistratura quando non si hanno le forze in consiglio per imporre la propria posizione politica. E’ tipico del Centro Destra comportarsi così.