Municipio VIII, ufficio in chiusura per sottrazione indebita di personale

Il presidente Catarci: costretti ad annunciare la chiusura dell'Ufficio preposto alla manutenzione delle strade
Andrea Catarci
Andrea Catarci

Si può avere un ufficio preposto alla manutenzione delle strade, territorio, ambiente e cavi stradali, di un Municipio, senza personale? A Roma, purtroppo, accade anche questo e così il suddetto ufficio, del Municipio Roma VIII è costretto a chiudere per sottrazione indebita di personale.

Il presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, ha dichiarato: “Si continua a sottrarre il personale ai municipi per rinfoltire i già affollati Dipartimenti ed Uffici di Roma Capitale, il classico colpo di grazia al funzionamento dei servizi a livello decentrato. E’ il caso dell’ufficio manutenzione strade, territorio, ambiente e cavi stradali, che fa introitare più di un milione di euro l’anno a Roma Capitale. Il servizio, dopo il pensionamento senza sostituzione del funzionario responsabile, è tenuto in piedi da due persone, un amministrativo ed un tecnico. L’amministrativo andrà in pensione tra pochi giorni ed il tecnico, un architetto, (funzionario di fascia D), dopo l’accoglimento della sua richiesta di trasferimento al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, dove tali figure di certo non mancano, è andato via. Non è stato inviato nessuno in sostituzione, nemmeno con diversa qualifica o livello, cosa che comunque non sarebbe sufficiente a colmare il vuoto attuale.”

“Per gli effetti di questo ennesimo atto di mortificazione dell’Istituzione -prosegue Catarci- di prossimità si è costretti ad annunciare la chiusura dell’Ufficio municipale, con tutte le conseguenze del caso. Possibile che l’Assessorato alla Trasformazione urbana non sappia di avere una risorsa umana in più, proveniente dal Municipio già in difficoltà di organigramma? E possibile poi, che l’Assessorato capitolino al Personale, avvisato di quanto stava accadendo, non abbia ritenuto di intervenire neanche a posteriori? Non si può pensare di gestire Roma perseverando con logiche centralistiche, lasciando che più o meno si arrivi al dissolvimento di strutture essenziali al funzionamento dell’intera macchina amministrativa. Al contrario, è necessario procedere verso la razionalizzazione della macchina politico-amminastrativo capitolina con il potenziamento dei Municipi, cosa che all’indomani della nascita della Città Metropolitana è quantomai urgente e non più rinviabile.”


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