Nubifragio notturno a Roma: il III Municipio conta i danni. Blackout negli uffici e sala consiliare allagata
Il minisindaco Paolo Marchionne: "Abbiamo attivato immediatamente tutte le squadre per risolvere la situazione"L’8 settembre, poco prima della mezzanotte, Roma è stata investita da un violento nubifragio che ha colpito duramente il III Municipio, trasformando le strade in veri e propri fiumi e provocando danni significativi.
Non è stato risparmiato nemmeno il cuore amministrativo del municipio: la sede in piazza Sempione è stata travolta dalla furia dell’acqua, rendendo evidente la fragilità di una città che troppo spesso si trova a fare i conti con l’imprevedibilità del clima.
Il minisindaco Paolo Marchionne ha descritto il quadro desolante con cui gli uffici comunali hanno dovuto fare i conti: “Questa settimana è iniziata al buio per molte ore”, racconta, riferendosi al blackout causato dal maltempo che ha colpito gli impianti elettrici.
Ma il problema maggiore è stato l’allagamento della Sala Consiliare, il cuore delle decisioni del municipio, che è finita sotto diversi centimetri d’acqua.
“Abbiamo attivato immediatamente tutte le squadre per risolvere la situazione – spiega Marchionne – ma la portata dei danni è ingente e richiede tempo”.
Il nubifragio ha messo a dura prova anche la viabilità del territorio. Strade cruciali come via Valle Melaina, via Franco Sacchetti, via Giulio Antamoro e via Umberto Fracchia si sono ritrovate sommerse da una colata di acqua e fango.
Nonostante i numerosi interventi di manutenzione sulle caditoie effettuati ad agosto, le reti di scolo non sono riuscite a contenere l’enorme quantità di pioggia.
“Abbiamo fatto molto, ma evidentemente non è abbastanza”, ammette il minisindaco. “Ora siamo al lavoro con l’Ufficio tecnico, la polizia locale e le ditte specializzate per riparare i danni e prevenire ulteriori problemi”.
Matteo Zocchi, l’assessore all’Ambiente, lancia un messaggio chiaro: “Abbiamo monitorato ogni punto critico del municipio e stiamo cercando di arginare i disagi. Tuttavia, dobbiamo restare vigili e preparati, perché il meteo sembra essere sempre meno prevedibile”.
Della stessa opinione è l’assessore ai Lavori Pubblici, Matteo Pietrosante, che mette in guardia dai limiti strutturali di fronte a eventi meteorologici così intensi: “Di fronte a bombe d’acqua di questa portata, è quasi impossibile evitare che l’acqua si accumuli nelle strade. Ciò che possiamo fare è intervenire rapidamente per garantire un deflusso efficace e limitare i danni”.
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