Nuova serie di azioni dei Robin Hood contro l’overtourism
Lasciati appesi anche dei vademecum su come poter emulare le azioni di sabotaggioDanneggiati e manomessi nella notte del 21 novembre molti lucchetti per i check-in, dispositivi ormai molto comuni utilizzati dai proprietari di appartamenti adibiti a B&B e case vacanze.
I locker o keybox sono delle piccole scatoline dotate di combinazione, dove i proprietari degli immobili (gli host) lasciano le chiavi degli appartamenti, senza dover quindi incontrare fisicamente i turisti per la consegna. Si tratta di contenitori diffusissimi, specialmente al centro di Roma, e si trovano attaccati a pali o incollati sui muri come fosse una piccola cassettina della posta.
Questa volta, oltre all’azione di sabotaggio, il gruppo di attivisti ha affisso vicino alle cassettine danneggiate anche dei volantini con un vademecum per manomettere le keybox, con una accortezza: “Manometti anche te i lucchetti dei tuoi quartieri ma stai attento a non farti vedere”
Come denunciato dagli attivisti con un comunicato a La Presse, “nel mese scorso abbiamo deciso di intervenire su un fenomeno fuori controllo che produce disuguaglianze in tutto il paese di cui questi lucchetti non sono altro che l’evidente manifestazione. In seguito alla nostra azione qualcosa è iniziato a muoversi, nella Capitale è stato di recente discusso un regolamento municipale per porre un freno agli affitti brevi nel centro storico”.
Il comunicato si rivolge anche al Governo nazionale: “Chiediamo un piano nazionale che regoli il fenomeno degli affitti brevi e ponga un freno alla fame delle piattaforme” per arrivare infine a criticare anche l’operato della Chiesa su questo tema, accusandola del fatto che “nonostante gli sforzi arrivati in ritardo delega quasi totalmente al mercato privato l’onere di ospitare i pellegrini che questa città non è in grado di ospitare.
Per tanto siamo tornati a sabotare i lucchetti disperdendoci per vari quartieri della Capitale sperando che farete anche voi lo stesso“, conclude il comunicato riferendosi alla speranza che molti altri cittadini possano seguire il loro esempio nel compiere tali azioni dimostrative.
Già nei primi sabotaggi del 23 ottobre il gruppo aveva lasciato un messaggio in cui veniva ben esplicitato il motivo delle loro azioni: “Ci ribelliamo: rimuoviamo questi lucchetti per denunciare la svendita della città al turismo mordi e fuggi che aliena e lascia per strada le persone che la abitano.
Negli ultimi anni è stata registrata una crescita esponenziale nel prezzo degli affitti. Si parla di decine di punti percentuali a fronte degli stipendi delle persone che non crescono. Gli affitti a breve termine divorano quelli a lungo periodo, togliendo spazio alle famiglie per crearne, di più redditizio, per i turisti.
Questa è solamente la prima azione che facciamo contro il vostro giubileo dei ricchi. Il sindaco Gualtieri dovrebbe garantire un patto sociale per il Giubileo, che determini una soglia massima degli immobili adibiti agli affitti brevi in città. Aiutateci, sabotiamo il Giubileo dei ricchi. Sabotiamo la speculazione per difendere il diritto alla casa. Costruiamo il giubileo dei poveri!“
Sostieni Abitarearoma è importante, clicca qui! ↙
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che provvederà alla rimozione.