

La Corte dei Conti ha deciso di aprire un’inchiesta sul progetto di trasformazione dell’ex sede della Kpmg in via Petrolini ai Parioli in un condominio di lusso.
Il cantiere, avviato dalla Ecopetrolini Spa, prevede la realizzazione di 53 appartamenti di pregio, ma il progetto ha sollevato forti polemiche tra i residenti e l’attenzione delle autorità.
Le prime segnalazioni risalgono all’agosto 2023, quando un gruppo di cittadini di via Salvini, via Eleonora Duse, via Petrolini e via Ristori, insieme al Codacons, ha denunciato possibili criticità del progetto.
Il principale timore riguarda l’impatto paesaggistico e il rischio idrogeologico, poiché la zona è storicamente soggetta a frane.
L’assessora ai Lavori Pubblici del II Municipio, Paola Rossi, aveva chiesto un monitoraggio del progetto, ma dopo 15 mesi la situazione si è rivelata ancora più complessa.
Secondo il Comitato delle Muse, infatti, il cantiere sarebbe stato avviato con una semplice SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), anziché con un regolare permesso di costruire. Questo ha permesso ai costruttori di evitare oneri urbanistici che sarebbero stati invece dovuti con un’autorizzazione più stringente.
“La proprietà ha sfruttato la legge regionale numero 7, ma non avrebbe potuto farlo, perché l’area non è degradata e non necessita di riqualificazione”, sostiene Francesco Benigni, presidente del Comitato.
Dopo una lunga battaglia tra comitati, uffici tecnici e giustizia amministrativa, la questione è arrivata sulla scrivania del magistrato Chiara Imposimato della Corte dei Conti. L’ipotesi sotto indagine è che vi sia stato un danno erariale, dovuto alla mancata riscossione degli oneri urbanistici da parte del Comune.
L’assessora Paola Rossi ha voluto chiarire il proprio ruolo:
“Il progetto è stato approvato dal CoQue (Comitato per la qualità urbana ed edilizia), non da noi. Il Municipio non può controllare ogni singola SCIA depositata. Io già nel 2023 avevo chiesto massima attenzione, ma dopo non so cosa sia accaduto”.
Dal Dipartimento Urbanistica di Roma Capitale, invece, si ribadisce che la competenza resta in capo al Municipio.
Nonostante le indagini in corso, la promozione del complesso residenziale è in piena attività. Sul sito delle Residenze Le Muse, la società Fare Cantieri presenta il progetto come un’opportunità unica per vivere nel lusso ai Parioli.
“Bilocali, trilocali, quadrilocali e attici con balconi o terrazzi, finiture di pregio, riscaldamento a pavimento e domotica avanzata. Ogni bagno padronale dotato di vasca Jacuzzi”, si legge sul portale.
Il 6 febbraio, presso il Circolo Antico Tiro a Volo, si terrà un evento esclusivo (solo su invito) per presentare gli appartamenti e raccogliere le prime manifestazioni d’interesse all’acquisto.
Nel frattempo, il Comitato delle Muse ha fatto un’ultima mossa:
“Abbiamo chiesto la sospensione della SCIA al Tribunale Amministrativo. Il procedimento è partito, ora vediamo quanti mesi ci vorranno per una sentenza”, conclude Benigni.
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