Passa la delibera municipale sulla riacquisizione al patrimonio comunale del Centro Carni
All'unanimità nella seduta del V municipio del 22 ottobre 2013. Un cittadino di Tor Sapienza ha denunciato l'ennesimo tentativo di occupazioneNella seduta del 22 ottobre è passata all’unanimità con i voti di Pd-CD-Civica Marchini e M5S e con la sola astensione dei consiglieri del Pdl e di quelli dei Fd’I.
La delibera è in pratica la stessa che il Coordinamento Popolare ha presentato presso il Consiglio Comunale per essere proposta come delibera di iniziativa Popolare e per il quale il Comitato Promotore ha già iniziato la raccolta delle 5.000 firme necessarie.
Prima dell’apertura del consiglio un cittadino di via Morbelli n° 4 a Tor Sapienza ha denunciato l’ennesimo tentativo di occupazione di alcuni appartamenti oggi di proprietà della Rfi resi non abitabili dalla stessa società e con porte e finestre murate e per di più dotati di grate antiscasso; letteralmente smurate nel pieno della notte nel tentativo di occupazione gli alloggi.
Nel successivo dibattito per l’approvazione della delibera con cui il municipio richiede al Consiglio Comunale di recuperare al territorio il complesso industriale del Centro Carni che troppo frettolosamente la Giunta Alemanno annoverò nella disponibilità dell’Ama Spa nel tentativo di salvarla dal fallimento con tanto di consegna dei libri contabili in tribunale. Infatti la valutazione del complesso industriale consentì alla municipalizzata di poter sottoscrivere una fidejussione bancaria e quindi disporre di una apertura di credito da parte del sistema bancario.
E’ inutile nascondersi dietro un dito hanno detto negli interventi i rappresentanti di maggioranza – tra cui il presentatore della delibera Fabbroni Vice Presidente della Commissione Commercio e il Presidente del Consiglio Pietrosanti – dietro questa operazione bancaria c’è il pericolo che una mancata restituzione del debito contratto apra la strada alla cementificazione dell’area con oltre 400.000mc spalmati su palazzine alte quindici piani e qualcosa come 2.500 nuovi residenti.
Il centrodestra esprimendo un voto di astensione ha di fatto sostenuto l’iniziativa, sottolineando però con durezza il fatto di essere stata esclusa dalla discussione della proposta di deliberazione che doveva avvenire nelle sedi competenti, quali sono le commissioni consiliari.
Spetterà adesso ai componenti il Comitato Promotore raccogliere le oltre 5.000 firme necessarie a far si che il Consiglio Comunale metta la parola definitiva per evitare la speculazione edilizia sull’area e nel contempo puntare al rilancio della struttura e alla salvaguardia di centinaia di posti di lavoro.