Sono partiti questa mattina 16 luglio i lavori di rifacimento del manto stradale di via dei Quintili. L’opera è realizzata dal Municipio Roma 6 grazie ad un finanziamento della precedente Giunta…
Quale futuro politico nel Municipio Roma V
Programmi copia incolla da parte dei candidati alla presidenza. Silenzio pressoché assoluto sulla trasparenza, l'informazione e la partecipazioneLa data delle elezioni amministrative è ormai alle porte e, dopo la rinuncia dettata dalla normativa vigente del presidente Palmieri, sono in tanti ad avanzare la propria candidatura per il rinnovamento della politica territoriale. Molti di questi potenziali presidenti hanno accompagnato i candidati Sindaco in giro per i nostri quartieri. Ne abbiamo seguito più di uno ed è stato un giro di una monotonia incredibile.
Tutti a visitare i luoghi del degrado e quindi come non farsi una passeggiatina nel campo Rom di via Salviati, poi in viale Giorgio Morandi (resa celebre dalla famosa guerriglia anti-rifugiati), nei mercati dove hanno potuto prendere atto dello stato di abbandono e senza venditori di Tor Sapienza o di quello martoriato a causa di una esecuzione dei lavori a dir poco approssimativa e che a pochi anni dalla sua realizzazione presenta sacche di pericolo a causa di una pavimentazione dissestata di viale della Primavera a Centocelle. Un mercato che ha subito un duro colpo anche dalla presenza per un lungo periodo di tempo di un mercatino abusivo dove i Rom portavano quotidianamente quintali di materiali provenienti direttamente dai cassonetti dell’Ama e che dopo un servizio di vigilanza da parte della Polizia Roma Capitale ha costretto l’Ags che gestisce il mercato a farsi carico della spesa per la vigilanza.
Non sappiamo se in questi tour degli aspiranti Sindaco ci siano state visite ai parchi, nelle piazze abbandonate a se stesse, a percorrere strade dissestate oltre che da buche anche da voragini o scavate per consentire il rifacimento della rete di distribuzione della metano da parte dell’Italgas e non sappiamo se abbiano fatto presente ai candidati della necessità di avere, una volta per tutte, regolamenti che obbligano le società di servizi a coordinare la propria attività con gli uffici tecnici municipali al fine di non sprecare le già scarse risorse disponibili. Vale la pena ricordare come in questi giorni l’Acea Spa ha riaperto per i lavori di ammodernamento della linea, via delle Albizzie a Centocelle, completamente rifatta dopo oltre venti anni, solo tre mesi fa.
Non crediamo che i candidati municipali abbiano accompagnato i potenziali Sindaci nelle nostre aree verdi e/o parchi e questo per il semplice fatto che subito dopo non avrebbero fatto mancare alle agenzie di stampa un loro comunicato di denuncia per le situazioni di degrado ed abbandono. Un degrado ed abbandono ben distribuito e che va dal Parco di Marcinelle a La Rustica, a quello di Madre Teresa di Calcutta a Centocelle da anni luogo di meretricio, o a quello si Villa De Sanctis dove a causa di cavità sotterranee ne è stato chiuso una parte, a al parchetto di via Balzani dove fu realizzata una pista ciclabile didattica oggi chiusa e abbandonata dove insetti e topi scorrazzano in grande libertà. Per non parlare del parco Archeologico di Centocelle, dove sono tornati insediamenti abusivi e lo scarico di rifiuti e dove una gara d’appalto per i lavori del 2° lotto è saltata a causa del fallimento dell’impresa aggiudicataria dell’appalto.
C’è fermento politico anche a livello municipale con una decina di aspiranti al ruolo che fu di Giammarco Palmieri e centinaia di aspiranti al ruolo di consigliere. Molti i programmi da parte dei partiti e delle liste civiche e molte le idee da parte dei potenziali consiglieri. Programmi ed idee che poi, la storia insegna, non saranno più validi dal giorno dopo l’insediamento.
Un discorso a parte merita l’informazione e la trasparenza su cui tutti i candidati assumono prima di essere eletti l’impegno solenne a perseguire, per poi però dimenticare in fretta il solenne impegno, infatti si chiudono quasi a riccio e poco o nulla si sa della loro attività che a giudicare dal numero di commissioni svolte e sedute di consiglio fatte, non avrebbe dovuto lasciargli nel corso di questa consigliatura neppure il tempo di respirare, da autentici stakanovisti della politica locale.
Basta pensare che negli ultimi due mesi di attività (fonte del Servizio Consiglio) si sono tenute ben 80 sedute di Commissione e 12 sedute di Consiglio dove sono state approvate 8 delibere (quasi tutti pareri non vincolanti richiesti dal consiglio comunale) e 10 mozioni.
Ottanta sedute di Commissione cosi divise e che hanno consentito agli eletti di fare il pieno di gettoni di presenza a 70€ cadauno ovviamente al lordo delle tasse e un numero impressionante di permessi retribuiti per i consiglieri dipendente pubblici (per quelli privati ci sono delle diversità). In questi due mesi a fare la parte del leone sono state le Commissioni Scuola e Cultura che con le sue 18 sedute ha praticamente stabilito un record, a seguire quelle del Territorio, Trasparenza e Urbanistica con 11 sedute, 10 per quella dei Lavori Pubblici e 9 per quella di Personale e Bilancio. Chiudono con 7 quella delle Politiche Sociali e con 3 quella del Commercio.
Cosa abbiano prodotto con così tanti incontri non è dato a sapere, certo è che le undici della trasparenza lasciano presupporre che in questa pur breve consigliatura la maggioranza (visto che la presidenza – Maurizio Politi dei Fd’I – di questa Commissione è di pertinenza delle opposizioni) viene il sospetto più che legittimo che nel palazzo di via di Torre Annunziata o in quello di via G. Perlasca si siano adottati provvedimenti “poco trasparenti o quantomeno dubbi “. Intendiamoci il tutto è stato certificato attraverso verbali redatti da funzionali pubblici e poi approvati nella stessa commissione e quindi qui non ci dovremmo trovare in un contesto da “furbi del cartellino”.