Quando la Scuola fa acqua. Il caso della “Guattari”
L’inizio dell’A.S. 2023/24 è il 12 settembre ma il V Municipio è immobile nonostante le assicurazioni date lo scorso anno. La protesta dei genitoriGià nell’anno scolastico 20220-2023 a causa di copiose infiltrazioni di acqua dai soffitti i bambini della Guattari erano stati costretti ad essere trasferiti in aule non certo accoglienti. Il V municipio aveva dato assicurazioni ai genitori di pronto e veloce intervento risolutivo. Invece nulla e questo lo si evince da recenti foto dove di fatto sono certificati gli inconvenienti e i mancati interventi indispensabili per evitare le infiltrazioni d’acqua dai terrazzi è un aggravarsi all’interno dove già si intravedono ammaloramenti degli intonaci e cadute in terra di parte di essi.
I genitori erano relativamente tranquilli circa gli interventi manutentivi promessi, non fosse altro per aver letto comunicati del municipio con cui si annunciavano interventi di sicuro con un maggior impegno economico in plessi scolastici al Pigneto e a Tor Tre Teste. Invece niente per la Guattari.
Da un agguerrito gruppo di genitori abbiamo raccolto questa più che eloquente protesta che praticamente inizia con una domanda rivolta al presidente Mauro Caliste, ai componenti della sua Giunta, ai presidenti delle commissioni e al Direttore della UOT di pubblichiamo una risposta scaturita da un accesso agli atti: CF20230163646-RISPOSTA ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO REP.N.9887 GRIFEO.
Inizia con un ma: “Voi mandereste i vostri figli in una scuola in cui alla prima pioggia l’acqua filtra attraverso pareti e soffitto, allargando tutto?
Per anni nella scuola dell’infanzia Mario Ugo Guattari, dell’IC Simonetta Salacone, i secchi e gli stracci di fortuna, posizionati qua e là lungo i corridoi e nelle varie stanze, hanno provato ad arginare lo sgocciolio. Ma a un certo punto non sono più bastati, tanto che lo scorso anno scolastico la sezione B è stata dichiarata inagibile a seguito di due allagamenti, a cui era stato posto rimedio con la cosiddetta “toppa” alla guaina del tetto, con i disagi enormi che ne sono conseguiti come facilmente immaginabile.
I genitori, le maestre, il personale, e i bambini soprattutto, hanno pazientemente sopportato questi ultimi, dietro la promessa che in estate sarebbe arrivato un intervento definitivo contro le infiltrazioni dal tetto.
“Ma ora, a circa 20 giorni dal rientro a scuola – dicono i genitori – dopo le vacanze estive, quando le porte dell’edificio dovrebbero spalancarsi per il centinaio di bambini tra i 3 e i 5 anni che la frequentano, scopriamo che non solo nulla è stato fatto, ma che addirittura l’amministrazione prevede solo interventi per i prossimi anni. Quindi niente di più che altre inutili toppe.
“Cosa accadrà alle prime piogge? Lo sappiamo bene e le immagini delle sezioni allagate (attualmente la B e la E, ma potenzialmente tutte potrebbero essere interessate), dell’intonaco crollato e dei corridoi con i muri spaccati dall’acqua, parlano chiaro. È inaccettabile pensare che i bambini debbano frequentare non una scuola sicura e accogliente, ma una pozzanghera.
“Sono stati mesi difficili e siamo esausti, arrabbiati – protestano i genitori – Gli interventi tampone non bastano. Abbiamo bisogno di certezze e di una soluzione subito.
I nostri figli non sono pacchetti da spostare qui e lì.
I lavori dovevano essere una priorità, così come ci era stato promesso con molte rassicurazioni e certezze.
La messa in sicurezza del tetto di una scuola dovrebbe essere in cima alla lista degli interventi fondamentali per un’amministrazione che abbia a cuore la salute, la serenità e la sicurezza dei bambini, delle loro insegnanti e di tutte le famiglie. Pertanto, chiediamo di risolvere questa situazione in modo definitivo prima dell’inizio dell’anno scolastico, perché noi una certezza l’abbiamo: le infiltrazioni d’acqua torneranno a verificarsi con un’incisività anche maggiore rispetto a quanto manifestato fino a ora. E allo stesso tempo troviamo inaccettabile che l’inettitudine di coloro che ci amministrano ricada su dei bambini che hanno già patito spostamenti di classe più e più volte, tanto da arrivare a manifestare regressioni, rifiuto della scuola e atteggiamenti aggressivi.
“La situazione attuale – dicono ancora i genitori – presenta dunque un elevato margine di rischio, vista la frequentazione costante di un ambiente poco salubre, il rischio di crollo di pezzi d’intonaco in classe, i pavimenti scivolosi e rigonfi. Non sappiamo se possa configurarsi addirittura il rischio di folgorazione, poiché le infiltrazioni potrebbero aver raggiunto i condotti elettrici dell’illuminazione. Chiediamo di eseguire immediati lavori di bonifica presso l’istituto scolastico, senza risparmiare sulla manodopera riservata alla salute e all’incolumità dei suoi piccoli cittadini, ritenendolo direttamente responsabile degli eventuali danni alla loro incolumità, non solo fisica ma anche psicologica.
“Qualsiasi conseguenza che comporti spostamenti in altre scuole o interruzioni del servizio avrebbe un impatto devastante su questi piccoli scolari che meritano di stare nella loro scuola asciutta. Soprattutto dopo aver patito la privazione dovuta alle chiusure per l’emergenza covid. Noi non abbiamo smesso di credere e sostenere la scuola pubblica, laica e solidale. Ma siamo stati abbandonati e qualcuno ha delle colpe che deve sanare, perché sta mettendo a rischio il sano sviluppo psicofisico dei più deboli, i bambini“.
La parola passa adesso al presidente del V Municipio Mauro Caliste, alla sua Giunta e alla UOT municipale che hanno ormai meno di venti giorni per dare risposte rassicuranti e certe per avere un plesso scolastico salubre e sicuro per i bambini e per il personale docente e non della Guattari.