Regione Lazio. Il presidente Rocca presenta il programma
Sanità, trasporti ed energia i temi al centro delle linee programmatiche illustrate in aulaDivenuto pienamente operativo il Consiglio regionale, nella giornata odierna il Presidente Rocca si è presentato in aula per illustrare al Consiglio le linee programmatiche della sua Giunta per il prossimo quinquennio.
Rocca ha preventivamente esordito dicendo che la Regione, nell’intento di riportare i cittadini a riavvicinarsi alla politica, deve tornare ad essere un luogo di ascolto, nello specifico la “casa dei Sindaci”, poiché è solo tramite le risposte agli enti di prossimità che si potrà generare un riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni.
La sanità
Rocca è quindi passato all’illustrazione degli ambiti oggetto del suo programma, partendo da quello che forse è il tema centrale di competenza della Regione, ossia la sanità, definita da subito una criticità sentita e prioritaria, motivo per cui Rocca ha tenuto per sé la delega. “Partiremo dando indicazione agli uffici” ha detto “una prima indicazione agli uffici per ottimizzare una piattaforma per il monitoraggio dei posti di ricovero”. Nel problema più generale del problema sanitario, Rocca ha evidenziato che molti utenti in attesa sono anziani perché hanno una bassa valorizzazione del DRG (Diagnosis Related Groups, ossia la classificazione dei ricoveri ospedalieri nell’ambito del Servizio sanitario nazionale anche a fini di remunerazione degli ospedali che risale al 1994) che si sostanzia in una bassa valorizzazione dal punto di vista economico. Rocca ha inoltre posto l’accento sul 30% di dimissioni in meno nelle strutture ospedaliere visto che il sabato e la domenica non si effettuano dimissioni e sulla grande carenza di personale infermieristico, che costituisce una lacuna da colmare.
Per quanto riguarda le liste di attesa, la Regione per Rocca intende riappropriarsi delle prestazioni del privato e dargli l’agenda, non subire al contrario l’agenda da parte del privato. La trasparenza dovrà essere il faro per rifondare la sanità regionale.
Trasporti e mobilità
Passando al tema dei trasporti, della mobilità e della carenza di infrastrutture, Rocca ha affermato che le due arterie stradali Orte-Civitavecchia e Roma-Latina devono essere terminate in termini ragionevoli per dare una risposta concreta ai cittadini. “Anche per quanto riguarda i trasporti pubblici, i pendolari vivono spesso un inferno quotidiano” per cui bisogna fare un grande sforzo per migliorare le linee ferroviarie Roma-Viterbo e Roma-Ostia e realizzare la Roma-Rieti, in concomitanza di un allargamento di via Salaria poiché non deve essere penalizzante vivere nella provincia di Rieti. Ragionando su un orizzonte quinquennale, l’obiettivo della Giunta è quello del potenziamento della rete viaria laziale, la realizzazione della “trasversale Nord” che colleghi l’Adriatico al Tirreno, nonché un ampio lavoro di ricostruzione viaria e dei servizi post sisma. “Migliorare la rete dei trasporti pubblici è un dovere morale anche in una visione ambientale, motivo per cui obiettivo della Giunta sarà anche quello di realizzare un vero anello ferroviario attorno al territorio di Roma”.
I rifiuti
Altro tema scottante trattato quello dei rifiuti: la Regione per Rocca dovrà dotarsi di strumenti per avere sui territori delle vere e proprie “miniere di recupero delle materie prime”, potenziando al tempo stesso la raccolta differenziata e rendendo più efficienti le filiere dei consorzi di recupero per non vanificarla; in questa ottica molta attenzione dovrà andare sulla qualità e le tipologie degli impianti di stoccaggio e smaltimento, spostando l’attenzione dal problema della localizzazione a quello della tipologia di impianto da realizzare. “È inaccettabile” secondo Rocca “schierarsi ideologicamente contro qualsiasi tecnologia idonea alla cosiddetta “chiusura del ciclo dei rifiuti”, ossia contro quelle soluzioni che consentirebbero di non inviare il residuo in altre Regioni o all’estero, con costi esorbitanti per la comunità nel suo complesso”. In quest’ottica il Presidente ha affermato che la Regione si mette a disposizione di una collaborazione con il Comune di Roma per arrivare ad un’alta percentuale di raccolta differenziata.
Posto l’accento anche sul tema della formazione: “La formazione” ha detto “è una risorsa che può arricchire il nostro territorio, dal momento che l’Europa ci affida volumi di risorse enormi, cui dovremo dare conto misurando la capacità di impatto che questi fondi hanno nel generare occupazione”.
L’approvvigionamento energetico
Tema trattato di sicura attualità è stato sicuramente quello dell’energia: grande attenzione da parte della Giunta sull’approvvigionamento energetico, anche con la creazione di un ufficio di scopo. Il tema dell’energia impone strategie di livello regionale che possano accompagnare la diversificazione degli approvvigionamenti e sostenere un maggior utilizzo delle rinnovabili. Molta attenzione è stata data sull’eolico ed il solare, garantendo contestualmente la preservazione dei suoli di pregio, non solo per aspetti ambientali anche per quanto riguarda il rispetto del suolo agricolo. “Bisogna, in tema di preservazione, evitare di concedere autorizzazioni imbarazzanti come è successo per i parchi eolici nella Tuscia, mentre al contrario sarebbe possibile ed auspicabile utilizzare dei tratti di mare”. In questa ottica si va ad inserire l’idea di un Piano Regolatore Energetico per determinare su quali aree si possano realizzare gli impianti.
L’edilizia popolare
Edilizia popolare: su questo la Regione deve ragionare sulla costruzione di case “a misura d’uomo” e ripensare luoghi come Corviale e Tor Bella Monaca. Non devono essere concepite situazioni di degrado urbano per i cittadini fruitori dell’edilizia popolare, poiché ciò “è intollerabile per il cuore e per l’anima. Vivere in un casermone”, secondo Rocca “crea una spersonalizzazione e genera una disgregazione sociale”.
La cultura
Da ultimo un richiamo al tema della cultura, con l’accento posto sull’istituzione di un Assessore alla Cultura, in discontinuità con l’amministrazione uscente, dove le deleghe sulla cultura erano rimaste in seno al Presidente Zingaretti. Per Rocca l’attenzione della sua Giunta alla cultura sarà morta forte, come molto forte sarà l’attenzione ai percorsi del turismo ad essa connessi, ivi inclusa la possibilità di creare una diversificazione dell’offerta culturale in occasione del Giubileo del 2025. “Nel Lazio c’è una concentrazione di beni culturali e paesaggistici che non ha eguali” ha terminato, sottolineando l’impegno programmatico della Giunta sia nell’ambito del miglioramento dei trasporti per arrivare nelle strutture culturali, sia in quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche, ancora troppo presenti in siti culturali ed archeologici del territorio regionale.
Rocca si è quindi congedato ribadendo ai consiglieri la sua futura attenzione all’ascolto, alla trasparenza ed alle fragilità nello svolgimento del suo mandato.