Saluti romani in classe: avviata un’indagine al Liceo Montessori di Roma
A pochi giorni dal voto per il rinnovo dei rappresentanti d'istituto, arriva una foto-denuncia della Rete degli Studenti Medi che immortala due giovani con il braccio tesoSi infiamma il clima nelle scuole romane, a pochi giorni dalle elezioni per i rappresentanti studenteschi, con un episodio che ha provocato indignazione e denuncia.
Una foto, circolata velocemente tra gli studenti della Capitale, mostra due ragazzi in una classe della succursale del liceo Montessori di via Casperia mentre esibiscono il saluto romano.
Indossano maglie nere e posano davanti a uno striscione che recita: “Prendi nota, prendi atto, è ora di riscatto” – uno slogan di promozione per la lista studentesca “Riscatto”.
Le Reazioni: denuncia dalla rete degli studenti e condanna delle autorità
La foto ha suscitato una reazione immediata da parte della Rete degli Studenti Medi, che sui social media ha lanciato un messaggio di denuncia: “Pretendiamo che tutte le liste fasciste ritirino la candidatura e che le associazioni fasciste si sciolgano”.
La Rete segnala che il fenomeno sarebbe diffuso in vari istituti romani, dove altre liste – come “Factotum” al liceo Giulio Cesare e “Iter” all’Avogadro – sarebbero riconducibili all’organizzazione neofascista “Generazione Popolare”.
La denuncia della Rete si allarga, citando anche altre associazioni di ispirazione neofascista, come Raido, Gioventù Nazionale e Azione Studentesca, che, secondo quanto riportato, avrebbero sostenitori in liste studentesche come “Omega”, “Vola Alto” e “Virus”.
Organizzazioni, queste, accusate di minare la libertà all’interno delle scuole e di promuovere atteggiamenti prevaricatori e violenti.
“Non ci fate paura. Non c’è spazio per il fascismo nelle nostre scuole”, conclude il messaggio della Rete degli Studenti Medi su Instagram.
L’indagine dell’ufficio scolastico Regionale del Lazio:
L’episodio ha suscitato anche la reazione dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Lazio. La direttrice generale Anna Paola Sabatini ha ribadito con fermezza che si tratta di un atto inaccettabile, sottolineando come l’utilizzo di simboli legati a ideologie di odio sia incompatibile con i valori dell’istituzione scolastica.
“La scuola è un luogo sacro per l’apprendimento e la crescita personale, dove devono essere promossi il rispetto, l’inclusione e la convivenza pacifica”, ha dichiarato Sabatini all’Ansa, aggiungendo che l’USR del Lazio ha già avviato un’indagine per fare luce sull’accaduto.
Un clima di intolleranza e preoccupazione:
Il fenomeno dell’infiltrazione di organizzazioni di ispirazione neofascista nelle scuole romane solleva preoccupazioni profonde, specialmente in un momento in cui il ruolo della scuola come luogo di confronto civile e democratico appare fondamentale.
Da una parte, l’espressione del pluralismo e del libero pensiero è alla base del sistema educativo, dall’altra, comportamenti che evocano ideologie di intolleranza rischiano di trasformare il contesto scolastico in terreno di scontro ideologico.
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