

Da mesi, i piccoli alunni della scuola dell’infanzia Emma Castelnuovo, in via Oscar Romero (zona Ponte di Nona), non possono più giocare all’aperto. Il giardino, che dovrebbe essere un luogo di svago e crescita, si è trasformato in una trappola insidiosa, con il terreno segnato da profonde crepe e cedimenti.
Inizialmente si pensava a un problema di semplice risoluzione. Ma le verifiche tecniche hanno rivelato una situazione ben più grave: gli smottamenti hanno indebolito la stabilità dei muri perimetrali, mettendo a rischio l’intero plesso scolastico.
A seguire il caso è il Comitato Ambiente e Tutela del Territorio di Colle degli Abeti, che da mesi raccoglie la frustrazione e la rabbia delle famiglie. “L’area esterna è inutilizzabile a causa di voragini e cedimenti, con un rischio concreto per la sicurezza di bambini e insegnanti“, spiegano dal comitato.
Ma il vero scandalo, secondo i residenti, è l’immobilismo delle istituzioni. “Mentre in altre scuole gli interventi vengono effettuati in tempi rapidi, qui nessuno si muove“, denunciano le famiglie, sottolineando come la struttura sorga in un quartiere popolare, spesso trascurato dalle amministrazioni.
Dopo mesi di solleciti inascoltati, i genitori sono pronti a passare alle vie legali. “Se non arriveranno risposte concrete, presenteremo un esposto alla magistratura“, avvertono. L’obiettivo è chiaro: individuare i responsabili dell’inerzia e ottenere un intervento immediato.
Il ripristino dell’area esterna richiederà un’operazione complessa e costosa: sarà necessario rimuovere il terreno compromesso, consolidare le strutture perimetrali e poi ricostruire il giardino. Un lavoro lungo, ma essenziale per garantire la sicurezza dei piccoli alunni.
Nel frattempo, i bambini continuano a osservare il giardino da dietro i vetri delle finestre, sognando il giorno in cui potranno finalmente tornare a giocare all’aria aperta. Ma per ora, resta solo l’attesa e la speranza.
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