

Il destino di Piazza Ragusa è di nuovo al centro del dibattito municipale. Dopo mesi di sollecitazioni da parte dei residenti e delle associazioni di quartiere, il Municipio VII torna a discutere il rilancio dell’area, con un obiettivo chiaro: trasformare la piazza in uno spazio sicuro, vivibile e moderno.
Ancora una volta, maggioranza e opposizione hanno trovato un punto d’incontro sulle prossime mosse. Ma il percorso è tutt’altro che semplice, tra fondi mancanti, progetti da sbloccare e il nodo cruciale dell’ex deposito Atac.
Uno dei primi temi affrontati riguarda la sicurezza, una delle preoccupazioni più sentite dai cittadini. Inizialmente si era pensato di installare un impianto di videosorveglianza, finanziato con risorse della Regione Lazio, ma il piano è stato abbandonato per mancanza di fondi.
Tuttavia, la piazza è stata inserita tra le “zone rosse” individuate dal Prefetto, una misura che punta a prevenire nuovi insediamenti abusivi e il degrado urbano. Una soluzione che, pur non essendo risolutiva, rappresenta un primo passo per riportare ordine nell’area.
Ma la sicurezza non è l’unico nodo da sciogliere. Piazza Ragusa ha bisogno di molto di più.
Un tassello fondamentale per il futuro della piazza è il destino dell’ex deposito Atac. Acquistato dal Comune di Roma nell’ambito del piano di mobilità sostenibile, il grande edificio diventerà il cuore del progetto full green, con una nuova flotta di autobus elettrici.
Ma non tutto lo spazio sarà occupato dai mezzi pubblici. Ben 1.400 metri quadrati dell’immobile potrebbero essere destinati a servizi per il quartiere, e qui entra in gioco il Municipio VII.
“Abbiamo voluto impegnarci affinché questo spazio possa ospitare un presidio sanitario, di cui il territorio ha un bisogno urgente”, ha dichiarato Matteo Svolacchia, capogruppo PD in Municipio VII. La creazione di un centro medico, però, richiede il coinvolgimento di più livelli istituzionali, e il percorso per realizzarlo potrebbe essere lungo.
Un’alternativa in discussione è la realizzazione di un centro polifunzionale per giovani e famiglie, anche se questa ipotesi dovrà essere valutata per evitare duplicazioni con strutture simili in arrivo a Alberone e Arco di Travertino.
Anche l’opposizione, con Cristina De Simone di Fratelli d’Italia, ha sottolineato la necessità di riqualificare l’edificio, indipendentemente dalla destinazione finale. Insomma, lo spazio c’è, le idee anche. Ora servono azioni concrete.
Ma il vero game changer per il quartiere potrebbe essere il progetto Re-Inventing City – Campo Urbano. Un’iniziativa dal valore di 12,6 milioni di euro, che punta a trasformare un’area di 24.000 metri quadrati a ridosso della Stazione Tuscolana in uno spazio moderno e sostenibile.
Un’idea ambiziosa, rimasta però bloccata da anni. Per questo motivo, il Municipio VII ha chiesto un intervento diretto del sindaco affinché si sblocchi l’iter, coinvolgendo anche Ferrovie dello Stato per la riqualificazione della stazione. L’obiettivo è chiaro: completare il progetto, integrandolo in modo armonico nel tessuto urbano.
Su questo punto, almeno, tutte le forze politiche municipali hanno trovato un accordo. Piazza Ragusa può finalmente rinascere. Ma il tempo delle parole è finito: ora servono azioni rapide e decisive.
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