

L’aula del IV Municipio ha approvato mercoledì 12 febbraio una mozione per l’intitolazione ad Ennio Signorini di un’area verde a Colli Aniene. Subito dopo il suo funerale laico il 19 marzo 2024 – occasione in cui centinaia di persone avevano voluto portare un ultimo omaggio ad Ennio, scomparso 2 giorni prima all’età di 91 anni – molti cittadini del quartiere avevano iniziato a chiedere che ad Ennio potesse essere intitolata un’area verde del quartiere. E questa richiesta ora è divenuta finalmente un atto formale, con l’approvazione da parte del consiglio municipale.
Federico Proietti, capogruppo PD e primo firmatario della mozione, nell’illustrare il documento ha ricordato Ennio, evidenziando come fosse complesso descrivere in pochi minuti una vita come la sua: “una figura molto legata al nostro territorio, che si è confrontato con alcune delle fasi più complicate del nostro paese, dalla guerra alla ricostruzione all’emergenza abitativa“. Proietti ha riassunto – per quanto possibile – in due punti principali l’impegno di Ennio nell’arco della sua lunga vita: “Innanzitutto l’impegno politico: da sempre militante nel partito comunista, ha da subito svolto il suo impegno nei confronti delle categorie più fragili. Il suo lavoro è stato premiato dalla presenza in consiglio comunale in tutto il decennio degli anni 70, durante il quale ha affrontato in prima persona il grande tema dell’emergenza abitativa“. Il capogruppo PD ha ricordato come, in quegli anni, era evidentissimo a Roma il problema dell’immigrazione interna proveniente da altre città italiane (in particolare dal sud) che caratterizzò la nascita dei cosiddetti boghetti (esempio il Borghetto Prenestino, il Mandrione, il Borghetto Malabarba), luoghi dove in condizioni di estrema criticità vivevano migliaia di persone. “Grazie all’impegno anche di Ennio Signorini” ha continuato Proietti “si è arrivati anche all’emanazione della famosa Legge 167 sull’edilizia economica e popolare“.
“Un altro aspetto importante fu quello legato al movimento cooperativo edilizio” ha aggiunto “Il lavoro che fece Ennio, che assunse il ruolo di Presidente del più grande consorzio di cooperative edilizie che ancora oggi opera (l’AIC), seguendo l’opera politica di altre grandi figure come Virgilio Melandri e Aldo Tozzetti, si concretizzò nell’assetto urbanistico di alcuni quartieri che conosciamo benissimo. Colli Aniene, Pietralata ed alcuni interventi a Settecamini sono il frutto di quel percorso cooperativo che è andato a contrapporsi a quel processo speculativo che invece ha prodotto molti guasti urbanistici nell’assetto della città“. Proietti ha ricordato la sua opera di messa al centro delle necessità delle persone, tramite un’azione cooperativa che potrebbe essere definita come pratica antesignana di quella che oggi è la coprogettazione.
Testimonianza del tracciato storico che Ennio ha segnato è stata, non a caso, l’ampia partecipazione popolare al suo funerale pubblico che si è tenuto in via Meuccio Ruini, con un piazzale gremito di tutte le persone che lo hanno conosciuto a diversi livelli e che in vari passaggi della loro vita hanno avuto la fortuna ed il piacere di entrare in contatto con lui.
“Ancora oggi la sua figura è sentitissima tra le persone che l’hanno conosciuto, ed è per questo che come maggioranza riteniamo di dover onorare la memoria di Ennio, proprio per l’impegno profuso nel migliorare le condizioni dei più fragili” ha concluso Proietti “E soprattutto per aver fatto uscire migliaia di cittadini dei nostri territori dall’incertezza che in quegli anni era una delle maggiori criticità delle persone“.
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