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Affondata nel Municipio Roma V la proposta di rivitalizzare le Consulte

La mozione a firma delle consigliere M.P. Federici e M. Marchionni del Pd e di L. Arioli della Civica per Alemanno, tesa a rivitalizzare l’istituto delle Consulte è stata miseramente affondata il 24 novembre dai resti di una maggioranza compatta, forte nell’occasione anche di un voto di astensione del centrodestra.
Assenti alla seduta i due componenti del M5S.

Una pattuglia quella del centrodestra, coesa quando si tratta di criticare l’operato del Sindaco Marino e del Presidente del Municipio Palmieri per quanto concerne gli sperperi, coesa anche nel sostenere e partecipare ad una Commissione Speciale che secondo il Segretario Gen.le del Comune di Roma presenta vizi formali sia sul numero dei componenti, sulle competenze “già espletate dalle Commissioni Permanenti Ordinarie prefigurando così un inutile sperpero del pubblico denaro” e sul numero dei presenti per ciascun partito in quanto non  è stato tenuto conto della consistenza degli stessi e altrettanto coesi nel bocciare una proposta tesa a rivalutare la presenza delle Consulte, formate da Associazioni e Comitati, nelle dinamiche politiche del territorio.

Maria Marchionni
Maria Marchionni
Maria Pia Federici
Maria Pia Federici

Una chiusura netta, un “niet” sancito in primo luogo dallo stesso Pd di cui è bene ricordarlo fanno parte le due consigliere. Neppure una richiesta di rinvio in Commissione, neppure una proposta di emendamenti migliorativi. Un no, punto e basta.

E questo mentre in un altro Municipio di Roma, quello di Roma VIII, nella giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne del 25 novembre, il Consiglio si riunirà presso il Casale Rosa (in via di Grotta Perfetta 610), sede del servizio SOS DONNA H24, e approverà il nuovo regolamento della Consulta Femminile del Municipio, ritenendola un importante strumento di condivisione delle politiche di genere e di monitoraggio del territorio. Nella sostanza, un rilancio della Consulta aperto e rivolto alle Associazioni.

Eppure nell’ex Municipio Roma VII le Consulte c’erano e nel corso degli anni hanno fatto da pungolo alle scelte sulla politica territoriale su tematiche come la cultura, lo sport, il sociale… proprio quei temi che in questo primo anno e mezzo di istituzione del nuovo e accorpato municipio, hanno segnato il passo entrando nell’anonimato ed in pratiche a dir poco chiacchierate. Del resto basta ricordare question time ed interrogazioni sulla realizzazione di progetti culturali non condivisi, sui soggiorni per anziani, sull’assistenza domiciliare, sul campo rom di via Salviati e sull’accoglienza in generale e sul degrado.

Insomma, il municipio Roma V di fronte ad un progressivo ed inesorabile allontanamento dei cittadini dalla politica, punta all’autosufficenza e alle doti politiche degli eletti e respinge al mittente (i tre proponenti) la richiesta di allargare la partecipazione e il contributo di un associazionismo che nel corso degli anni ha mostrato grandi capacità organizzative e professionali, ovviamente in regime volontaristico e senza nessun compenso.


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