Bob and Weave di Adelmo Togliani e Gianni Quinto
Al Maxxi la prima nazionale del cortometraggioIl 2 novembre 2023 si è svolta al Maxxi, in via Guido Reni, la prima nazionale del cortometraggio Bob and Weave scritto da Adelmo Togliani e Gianni Quinto regia di Adelmo Togliani una produzione di SantaPonsa Film, Ciro Lab aps e Opes aps.
Interpretato da Alessandro Benvenuti, Bianca Guaccero, Simone Casanica e con la partecipazione straordinaria di Emanuele Blandamura e Roberto Manieri.
Il cortometraggio è il risultato espressivo e artistico di un progetto culturale ad ampio respiro: “Bulli Free Club” patrocinato dal Comune di Fonte Nuova e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La storia è quella di un ragazzo di strada Gabriele (Simone Casanica) condannato a scontare una pena per atti di bullismo, con i lavori socialmente utili all’interno di una palestra di Box nel proprio quartiere.
Ed è proprio in palestra che incontrerà due figure di riferimento importantissime per la sua crescita che lo aiuteranno a rendersi consapevole delle azioni commesse, la prima Laura la proprietaria della palestra (Bianca Guaccero) e il secondo Gino (Alessandro Benvenuti). Ed è proprio nella relazione un ad uno con l’adulto, (1:1 anche il formato cinematografico che incornicia la storia) che Gabriele vincerà su se stesso e sulle proprie debolezze entrando nel finale a far parte della squadra dei ragazzi che si allena in palestra a fianco del grande campione Emanuele Brandamura.
Il cortometraggio in ventuno minuti riesce con chiarezza ed efficacia ad affrontare il tema del bullismo, saltando ogni cliché dove il confine tra vittima-carnefice si fa sottilissimo e si riesce ad empatizzare con il protagonista nella sua lotta per la trasformazione.
Bob and Weave è una tecnica pugilistica che si attua per schivare i colpi sul ring sulla quale si basa la difesa, ed è inequivocabile che per difendersi dal bullismo e dal cyberbullismo, i ragazzi oggi debbano conoscere il fenomeno e le dinamiche.
Il regista Togliani con una scelta precisa, quasi neorealista, quella di girare le scene proprio all’interno della Polisportiva di Casal Bruciato spinge con forza sul piano della realtà che non abbandona mai lo spettatore.
Il cortometraggio propone lo sport in questo caso la box come alternativa educativa per una crescita sana e di valore dei ragazzi.
La palestra diventa la protagonista insieme ai giovani di una rivincita sociale e culturale dove il rispetto di sé stessi, degli altri e delle regole sono alla base per una vita comunitaria sana.
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