Lunedì 30 ottobre 2017 alle ore 16,30 presso l’Aula Magna del Centro Carni, sito in Viale Palmiro Togliatti 1280, si terrà un incontro pubblico organizzato dal Presidente del V Municipio…
Centro Carni: ennesimo incontro pubblico senza risposte
Il Coordinamento Popolare e i lavoratori abbandonano l'assemblea in attesa che il Comune decida il futuro della struttura produttivaLunedì 30 ottobre 2017 presso l’Aula Magna del Centro Carni si è volto un incontro pubblico organizzato dal Presidente del V Municipio Boccuzzi per discutere sulle proposte per l’area del Centro Carni. All’incontro hanno partecipato rappresentanti del Coordinamento Popolare contro la speculazione sul Centro Carni, una delegazione di lavoratori e alcuni Comitati di Quartiere.
I progettisti di Risorse per Roma hanno illustrato con delle slides alcune caratteristiche di tipo sociale e urbanistico del quadrante in cui è ubicata l’area del Centro Carni allo scopo di costruire un progetto di rigenerazione urbana che tenga conto delle reali esigenze del territorio.
Il Coordinamento Popolare ha presentato invece un progetto concreto che prevede il mantenimento della struttura produttiva dell’attuale Centro Carni, con l’ingresso di altri operatori del pesce e dei fiori e con un ulteriore incremento di occupazione sul territorio. La proposta è stata integrata con il possibile utilizzo di energie alternative attraverso un impianto di biogas, che produca energia dagli scarti della macellazione e attraverso un impianto fotovoltaico che, con la copertura di oltre 40.000 mq di superficie, potrebbe produrre energia per tutto il Centro Carni e per l’illuminazione pubblica dell’intero municipio, diventando il più grande impianto fotovoltaico dell’intera città. Questa proposta prevede anche degli spazi per il territorio, da recuperare nelle aree attualmente occupate dall’AMA del VI municipio.
I successivi interventi dei lavoratori e dei rappresentanti del coordinamento hanno sottolineato l’inadeguatezza di un approccio socio urbanistico, che rinvia e non affronta il nodo politico del rapporto con le banche e del conflitto interno all’amministrazione comunale sul futuro di quest’area. Gli interventi hanno ricordato tra l’altro che una grande partecipazione del territorio è stata dimostrata dalle oltre 8.000 firme per la Delibera di iniziativa popolare con cui si chiede che il Centro Carni ritorni di proprietà del Comune di Roma.
Non ha quindi molto senso discutere oggi di proposte alternative al mantenimento ed allo sviluppo delle attività produttive all’interno dell’area. Con queste motivazioni i lavoratori e i rappresentanti del Coordinamento Popolare hanno abbandonato la sala inscenando una manifestazione nel piazzale antistante con striscioni e clacson di alcuni mezzi per il trasporto delle carni. Questo rappresenta infatti il terzo incontro nel mese di ottobre tra il Coordinamento Popolare e i rappresentanti del Comune di Roma, senza che sia stato presentato un atto pubblico del Comune in cui cessino definitivamente le spinte per il trasferimento al Car di Guidonia e senza che si riprendano le assegnazioni degli spazi inutilizzati agli operatori che ne fanno richiesta.
Mentre infatti il Consiglio municipale ha votato all’unanimità una risoluzione in cui chiede di far tornare al Comune l’area del Centro Carni e i consiglieri comunali della commissione Commercio, dopo il sopralluogo al mattatoio comunale, hanno condiviso la necessità di sviluppare questa struttura, leggiamo sui giornali che l’assessore Meloni pensa ad una doppia valorizzazione portando gli operatori al Car e vendendo l’area di viale Togliatti e che il Direttore generale AMA Stefano Bina ha dichiarato nella Commissione bilancio comunale il suo obiettivo di vendere l’area del Centro Carni, ricavando 137 milioni di euro che servirebbero per ridurre il deficit AMA.
Nonostante le rassicurazioni verbali i lavoratori del Centro Carni continuano ad essere preoccupati per la perdita di circa 1000 posti di lavoro, che deriverebbero dalla chiusura del Centro Carni e dal potenziale trasferimento al Car di una parte degli operatori in uno spazio 15 volte inferiore a quello attuale.
Il Presidente Boccuzzi e Risorse per Roma hanno comunicato che gli incontri proseguiranno nei giorni 7 e 14 novembre, ma i lavoratori che hanno già presentato una proposta alternativa, restano in attesa di atti significativi dell’amministrazione comunale, in cui si decida se l’area del Centro Carni debba essere soggetta alla speculazione edilizia per risanare i debiti dell’AMA, oppure se possa avere uno sviluppo produttivo e ambientalmente compatibile con la trasformazione in un Centro ingrosso e in spazi per il territorio.
Sergio Scalia