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Concetti di salute e malattia fino al tempo del Coronavirus di Giorgio Cosmacini

Il nostro giornale ha già pubblicato un articolo su Giorgio Cosmacini, medico, filosofo, saggista e docente universitario (uno tra i più autorevoli storici della medicina) riguardo il saggio “Dante e l’arte medica” 2021 – https://abitarearoma.it/dante-e-larte-medica-del-dott-giorgio-cosmacini/

Adesso è la volta di parlare del suo penultimo saggio, pubblicato nell’annus horribilis 2020, ma scritto in gran parte prima della irruzione sulla scena mondiale della pandemia, infine completato con un ultimo aggiornato estendendo “fino al tempo del coronavirus” la ricognizione dei “concetti di salute e malattia” con riflessione ulteriore sugli ostacoli, frapposti da natura e società, che impediscono a ogni essere umano, come i “longevi di oggi e di domani”, di completare il loro naturale ciclo vitale.

Le riflessioni a cui ci invita sono molteplici e non scontate, tanto che il sottotitolo ci illumina sul contenuto essenziale del libro “Manoscritti medico-filosofici per longevi di oggi e di domani”. Lui stesso, nato nel 1931, è una dimostrazione vivente di longevità e chiarezza mentale, inoltre questa della longevità, è una tematica fondamentale che l’autore affronta avendo la certezza della sua attualità. Infatti mai nella storia della nostra specie l’aspettativa di vita si è così allungata come oggi, almeno in alcuni paesi, ma questo ha consentito l’emergenza di alcune importanti problematiche, mentre si evidenzia altresì il nesso tra accresciuta longevità, inverno demografico ed immigrazione.

Nella presentazione al volume del dott Francesco Sardanelli, (professore Ordinario, Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute Università degli Studi di Milano) egli premette che questo libro non è un istant book sulla pandemia, ma parte da lontano, con interessanti citazioni e confronti fin dall’antica Roma e dall’antica Grecia, sottolineando quanto sia significativo per l’autore confrontare la definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con quella delle civiltà antiche, dalla Bibbia all’antico Egitto, a Pitagora ed Aristotele.

Rilegge Eraclito negli scritti di Gadamer. Affronta il tema mai concluso del confine tra normale e patologico con Canguilhem e approda alla “teoria microbica” con Pasteru e Koch. Coglie con Canguilhem una preziosa citazione di Leriche secondo la quale “la salute è nel silenzio degli organi”. Ritorna al manzoniano don Ferrante che nega la peste in quanto né sostanza, né accidente e ne muore. E’ densa di significati la definizione che Cosmacini dà della salute “una costante naturale e una variabile storica” (…) Sono rilevanti le distinzioni tra salute individuale  e sanità pubblica, tra organismo biologico e persona, capace di relazioni sociali, tra terapia, i mezzi e cura, il fine dell’agire medico. In quest’ultimo caso il riferimento è al medico olandese di Goldoni, quel Boerhaave che sa essere presente, cioè medico davvero curante, di fiducia … 

Impossibile riassumere le argomentazioni e le citazioni riattualizzate dall’autore, che certamente fanno fare un piacevole bagno nel passato che tanto passato non è. Bisogna quindi leggere e regalare questo libro scritto con una semplicità invidiabile, che si muove con disinvoltura sul terreno minato delle problematiche della Sanità attuale come sui percorsi labirintici della Storia della medicina e delle nuove tecnologie della Bioscienza.

La bioscienza della longevità infatti vive una contraddizione; nel rassicurare un tempo di vita più lungo nella pienezza delle risorse psicofisiche, riducendo le situazioni di bisogno e di disagio, dall’altro invece permette il permanere in condizioni di precarietà fino alla perdita dell’autonomia e della coscienza vigile.

Concludo riportando le parole dell’autore nella Premessa:

Nell’intitolare questo “manuale”Manoscritti medico-filosofici non ho inteso peccare di presunzione, ma fare riferimento ad argomenti che, sulla scia puramente lessicale dei titoli marxiani, hanno nel mito di Prometeo, nella scienza di Democrito, nell’etica di Epicuro e nella fraternità interumana quale criterio di verità, una motivazione o giustificazione autorevole dei concetti, valori ed eventi narrati. Quanto alla destinazione del libro ai “longevi di oggi e di domani” essa sta nel fatto che la longevità è, per ogni essere umano, non soltanto la realtà senile, ma anche l’aspettativa dell’adulto e del giovane.

 Per farsi un’idea intanto degli argomenti trattati, potremo scorrere l’indice generale, diviso in sette sezioni ed approfondimenti tematici –

Parte Prima Salute e malattia: ontologia e fenomenologia

Che cosa è la salute? 2. Dove si nasconde la salute. 3. Il normale e il patologico. 4. Costante naturale e variabile storica.

Parte Seconda Le parole della salute

Salute / sanità. 2. Organismo / persona. 3. Terapia / cura. 4. Natura / società.

Parte Terza Le insidie della longevità

Ictus, colpo in testa o colpo al cuore. 2. Cancro, metafora del male assoluto. 3. Osteoporosi, fragilità del corpo umano. 4. Demenza, perdita della propria identità.

Parte Quarta Il concetto di vita lunga

Genetica premoderna dell’idea di vecchiaia. 2. Verso il concetto moderno di longevità. 3. Una desiderabile età da elogiare. 4. Una indesiderata paura di morire.

Parte Quinta Una nuova disciplina per la longevità

Nascita e crescita della geriatria. 2. Compassione: un prerequisito geriatrico. 3. Il cibo e la moda, integratori della terza età. 4. La borsa e la vita, parametri della vita senile.

Parte Sesta Bioetica e biopolitica

Migrazione e volontariato. 2. Placebo e nocebo. 3. Curare e riformare. 4. Primum vivere.

Parte Settima Al tempo del coronavirus

Dalla spagnola alla SARS. 2. Il primato della prevenzione. 3. Le parole e le cose. 4. Il passato, il presente, il futuro.

 

Giorgio Cosmacini (Milano, 10 febbraio 1931) è medico, filosofo, saggista, storico ed accademico italiano. Docente universitario e socio onorario della Società italiana di igiene e sanità pubblica e della Società italiana di antropologia, attualmente insegna Storia della medicina presso la Facoltà di Filosofia e quella di Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele e presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano. È considerato il maggiore storico della medicina italiana ed è autore di numerose opere d’argomento storico-medico e filosofico-medico. È collaboratore della pagina culturale del Corriere della Sera. Il 14 gennaio 2016 il sindaco di Milano Giuliano Pisapia gli ha conferito l’Ambrogino d’oro. Tra i numerosi saggi dell’autore per Raffaello Cortina editore, segnaliamo Ciarlataneria e medicina (1998), Il mestiere di medico (2000), La scomparsa del dottore. Storia e cronaca di un’estinzione (2013). Tra i recenti saggi dell’autore per Pantarei segnaliamo (oltre al presente) Medici e medicina durante il fascismo (2019), Il viaggio di un ragazzo attraverso il fascismo. 1935-1946 (2019) Risorgimento a due voci ovvero Il medico politico. Vite parallele di Giovanni Lanza e Agostino Bertani (2021).

La foto dell’autore è tratta da questa interessante intervista – https://www.corriere.it/politica/20_maggio_18/coronavirus-cosmacini-passera-come-spagnola-vinceremo-la-sanita-pubblica-c3ec8d90-98c0-11ea-8e5b-51a0b6bd4de9.shtml


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