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Condannato a morte dall’ignavia delle Istituzioni locali

Un senza fissa dimora che ha trovato riparo sopra le tavole messe a protezione della piccola voragine nel centro di Centocelle

Circa tre mesi fa il consigliere del Municipio Roma V Walter Pacifici chiese all’Assessore ai LL.PP. Stefano Veglianti di intervenire in via dei Noci dove da tempo un gruppo di residenti gli aveva segnalato un guasto alla rete fognaria e la presenza di una voragine.

L’intervento richiede la ricerca attraverso la dispersione di sostanze colorate, indispensabile per accertare se il guasto è dovuto alla rete pubblica o se invece la causa è addebitabile ad utenze private e a guasti all’allaccio di queste con il collettore pubblico.

Trascorsi un un paio di mesi e, a problema non risolto, il consigliere chiede di effettuare un sopralluogo con la commissione preposta. Il sopralluoogo viene effettuato ma, tra l’incredulità dei commissari, ci si accorge che un cinquantenne senza fissa dimora ha trovato riparo sopra le tavole messe a protezione della piccola voragine. Ha posizionato un vecchio materasso, radunato degli oggetti e materiale vario e lì è solito passare la notte, avvolto da vecchie coperte e dei teli di plastica, tra l’indifferenza generale e senza che nessuno si sia mai preoccupato più di tanto della sua condizione, anche perché – si dice – “che non vuole accettare una sistemazione diversa”.

via dei Noci senza fissa dimora

Il consigliere Pacifici quella mattina stessa chiese di segnalare la cosa alla Polizia Roma Capitale e al Servizio Sociale. Tutto, almeno dicono, è stato fatto, ma quel signore intorno ai cinquanta di cui non conosciamo neppure il nome è rimasto li, al freddo, sotto la pioggia insistente di questi giorni e ieri, domenica 8 dicembre, lui alle 10 del mattino era ancora li a dormire sotto la plastica semicoperto dalle foglie dei platani di via dei Noci.

Walter Pacifici
Walter Pacifici

Uno spettacolo indegno per la città capitale d’Italia e, con il freddo sopraggiunto, si potrebbe classificare la sua situazione come una sorta di un “tentato omicidio perpetrato dalle Istituzioni locali” ma chissà, se per colpa dell’ignavia collettiva non possa trasformarsi a breve in un vero e proprio “omicidio”. Proprio così, omicidio, perché al consigliere Pacifici che gli ha prospettato una sistemazione diversa e più umana in quanto li, in via dei Noci e sotto un telo di plastica ci si può anche morire, il senza fissa dimora ha risposto: “tanto in un posto devo morire!…”


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