

Tutto è cominciato con un alterco tra i due uomini, un 30enne e un 22enne, entrambi ospitati nella struttura
Una lite nata per futili motivi, un’aggressione iniziale, poi la vendetta. A sangue freddo.
È successo nella notte tra domenica 18 maggio e lunedì 19 maggio all’interno di un centro di accoglienza in via di Villa Troili, nella zona ovest della Capitale, dove due ospiti, entrambi cittadini del Camerun, sono finiti uno in ospedale e l’altro in carcere. Uno per sopravvivere, l’altro per tentato omicidio.
Tutto è cominciato con un alterco tra i due uomini, un 30enne e un 22enne, entrambi ospitati nella struttura. Secondo le prime ricostruzioni, il più grande avrebbe colpito il più giovane alla testa con un oggetto contundente.
Il 22enne, ferito, è stato soccorso dal 118 e trasportato d’urgenza all’ospedale Aurelia Hospital per le cure del caso.
Ma quello che sembrava l’epilogo violento di una lite tra coinquilini si è trasformato, nel giro di poche ore, in un episodio ancora più grave.
Il giovane ferito, infatti, ha lasciato autonomamente il pronto soccorso e ha fatto ritorno nella struttura di accoglienza. Non a mani vuote.
Poco dopo la mezzanotte, mentre il 30enne dormiva nel suo letto, il 22enne si è introdotto nella stanza brandendo un coltello da cucina.
Con violenza improvvisa ha colpito il rivale più volte: fendenti al volto, alla schiena, a una gamba. Una scarica di rabbia e vendetta. L’uomo aggredito è rimasto a terra in un lago di sangue, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.
Immediato l’intervento dei Carabinieri della Stazione Roma Bravetta, allertati dagli operatori della struttura. Il 22enne è stato arrestato in flagranza di reato e portato nel carcere di Regina Coeli, dove il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare.
Il 30enne è ancora ricoverato in codice rosso all’Aurelia Hospital, monitorato dai medici. L’accusa per il suo aggressore è pesantissima: tentato omicidio.
Le indagini proseguono per chiarire le cause scatenanti dell’aggressione e se ci fossero stati segnali precedenti di tensione tra i due.
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