

Apprendiamo dal sito del Comune che il 29 settembre in Campidoglio è stato firmato il protocollo d’intesa tra Comune di Roma, Ministero per i Beni Culturali, Regione Lazio e Coni Servizi, per il Foro Italico.
“Il progetto, – si legge sul sito – nell’assoluto rispetto delle strutture esistenti, prevede un’opera di riqualificazione e modernizzazione destinata a trasformare il Foro Italico di Roma in un parco dello sport vivace e multifunzionale, coerente con il territorio urbano circostante e aperto alla città anche per eventi culturali, di intrattenimento e spettacolo.
Un’operazione che mira a raddoppiare il flusso di frequenze, attualmente sui 2 milioni e mezzo, creando un indotto di 400 nuovi posti di lavoro. Cinque le principali direttrici d’intervento individuate dal piano di riqualificazione: il ’portale sud’, con il museo dello sport (che abiterà nella recuperata Casa della Scherma, gioiello architettonico firmato da Moretti), il Centro Servizi e l’accesso alla nuova area pedonale; il complesso del Tennis, con un nuovo Circolo e un nuovo campo centrale, oggetto quest’ultimo di un concorso internazionale di architettura; il complesso delle Piscine, con centro fitness e benessere, ristorante panoramico e mini-lido estivo; il sistema di percorsi pedonali, che attraverserà tutta l’area, con la riqualificazione degli spazi verdi, la creazione di aree commerciali ipogee e nuovi parcheggi sotterranei (1000 posti), il restauro di viali e beni artistici. Quinto obiettivo sarà lo stadio Olimpico, con interventi programmati di riqualificazione, arricchimento di servizi e adeguamento alle norme antiviolenza.
L’investimento complessivo (sostenuto da Coni servizi, fondi pubblici e project financing), sarà di 80 milioni di euro, con un ritorno in redditività di oltre 13. I primi interventi, relativi alla ristrutturazione della sede degli internazionali di tennis, partiranno ai primi di ottobre, mentre gli altri bandi di gara sono in calendario per il 2007.”
Sul progetto di valorizzazione del Foro Italico, la sezione di Roma di Italia Nostra, aveva chiesto con una lettera del 15 settembre scorso, al presidente della Regione Lazio Marrazzo, di garantire, prima della firma del Protocollo, l’avvio delle procedure V.I.A. (Valutazione d’Impatto Ambientale) e V.A.S.(Valutazione Ambientale Strategica), come prescrivono specifiche direttive della Comunità europea per i grandi progetti di trasformazione del territorio.
Secondo Italia Nostra, infatti, il progetto proposto dalla Coni Servizi S.p.A. è soggetto ad ambedue le procedure, “in quanto prevede trasformazioni edilizie, urbanistiche ed ambientali di tale ampiezza che andranno a modificare fortemente funzioni e utilizzi delle attuali strutture e degli spazi ad esse strettamente connessi. Le trasformazioni, poi, possono produrre un forte impatto ambientale sull’adiacente area protetta regionale di Monte Mario e un’insostenibile impatto sociale sulla vita degli abitanti di quel settore della città (Municipi II, XVII e XX) già oggi sottoposti a gravi disagi per il blocco del traffico per le partite di calcio di Roma e Lazio ed a impatto acustico per i grandi concerti”.
Al momento in cui scriviamo non sappiamo se tali procedure siano state avviate.
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