La “Conferenza degli Uccelli” l’8 febbraio ore 18 in via degli Scipioni
All’Associazione Culturale La Caverna di Platone con l’attrice Elena Baroglio in una performance teatrale, tratta dall’omonimo poema persianoAll’Associazione culturale “La Caverna di Platone” l’8 febbraio ore 18 in via degli Scipioni 175/A, – ROMA info@cavernadiplatone.it – +39 334 370 4913, l’attrice Elena Baroglio, accompagnata dal suono evocativo del pianoforte, si esibirà in una performance teatrale, tratta dal poema persiano “La Conferenza degli Uccelli”. INGRESSO LIBERO
Questo spettacolo è come un viaggio iniziatico tratto da un antico racconto sufi, nato dal poema di Farid Udin Attar e da un’idea di Anna Redici, viene portato in scena con sensibilità da Elena Baroglio che ci invita a riflettere su chi siamo e su dove stiamo andando. “La Conferenza degli Uccelli” infatti è la storia di un gruppo di volatili che, guidati dall’Upupa, si avventurano in un viaggio alla ricerca del loro re, il Simorgh. Ma il cammino non è facile: ostacoli, dubbi e sacrifici mettono alla prova il loro coraggio. Solo pochi arriveranno alla meta, scoprendo alla fine una verità sorprendente: il viaggio più importante è quello dentro di sé.
“Ogni ostacolo è una metafora delle difficoltà che incontriamo nel contatto con il nostro sé più profondo”
L’attrice, con l’aiuto di un pianoforte ed affiancata da un musicista con didjeridoo e altri oggetti sonori, attraverso parole, canti, musiche e suggestioni sonore creerà lo spazio del racconto. Nelle vesti dell’Upupa, trascinerà il pubblico nella storia parlando ad ogni spettatore come se fosse partecipe del viaggio stesso. I personaggi, da Derviscio a principessa, da schiavo a uccello, si susseguiranno senza soluzione di continuità attraverso i cambi posturali e la modulazione della voce dell’attrice, oltre all’utilizzo delle risonanze della cassa armonica del pianoforte. Le colorazioni e le trame del kimono indossato dalla protagonista, rimandano ai suddetti personaggi creando una sorta di scenario caleidoscopico.
“Cosa fare del nostro cuore?” si domandano gli uccelli.
Questo antico racconto sufi è capace, con semplicità, di spingerci a porci domande eterne ma quanto mai attuali. Ogni uccello esprime le ragioni che lo spingono a non partire, ma qualcuno riuscirà a vincere le proprie resistenze, qualcun altro no, altri si perderanno e altri ancora moriranno lungo il tragitto, ma andando avanti risulterà sempre più chiaro che ogni ostacolo incontrato rappresenta una metafora delle difficoltà in cui ogni essere umano si imbatte nel momento in cui tenta di entrare in contatto col suo sé più profondo. https://www.cavernadiplatone.it/event/la-c-onferenza-degli-uccelli/
La Caverna di Platone è uno spazio unico, dove l’innovazione multimediale si integra con le scienze del simbolo e il teatro. Qui, le modalità di comunicazione contemporanee si fondono con le espressioni archetipiche dell’umanità. Questo luogo stimolante offre un ambiente in cui scienza, musica, arte e teatro si uniscono per esplorare e approfondire la comprensione della coscienza. Un’esperienza artistica che invita a riflettere, connettersi e riscoprire il potere trasformativo dell’arte.
Dopo lo spettacolo i presenti sono invitati ad un aperitivo; occasione per condividere emozioni e scoperte.
Katriona Munthe, una psicanalista Junghiana è fondatrice del Biodrama Insitute of San Francisco e della Caverna di Platone a Roma. Questa scuola attraverso rappresentazioni della vita, dell’amore e della morte, offre spettacoli artistici e trasformativi per analizzare gli schemi del comportamento ed i tratti caratteriali di un individuo, usando il mimo invece della «Via delle Parole», esplorando il linguaggio del corpo, la scienza dei simboli e la mitologia classica, rivisitando anche i Misteri Orfici ed Eleusini per offrire un viaggio iniziatico contemporaneo essendo il Biodramma, scuola di psicoterapia contemporanea.
Katriona Munthe è nipote del rinomato medico svedese, Axel Munthe, (scrittore della Storia di San Michele) ed è cresciuta in Italia, Inghilterra, Francia e Svezia. Educata in Storia dell’Arte e nella scienza dei simboli all’École du Louvre a Parigi, riceve poi il dottorato in psicoterapia all’università La Sapienza di Roma. Si specializza in psicoanalisi con Mario Trevi ed in teatro terapia con Lorenzo Ostuni, finché non si trasferisce nel 1989 in California, per approfondire l’Enneagramma della personalità con lo psichiatra Claudio Naranjo e molto altro si può leggere nel sito … https://www.cavernadiplatone.it/
Citando psicologia e teatro, il Biodramma è da considerarsi un metodo simbolico di sviluppo personale, basato sulla messa in scena dei contenuti del mondo interno di un individuo protagonista, da parte di altri psicologi sostenitori. Si snoda come viaggio alla ricerca di Sé, attraverso tre porte che si aprono su tre palcoscenici universali (la vita, l’amore e la morte). Una tecnica d’indagine psicologica, o la rappresentazione della storia di una vita che consente al protagonista di vedere il suo mondo intrapsichico espresso in uno spazio simbolico teatrale trasformativo.
Pochi giorni fa il nostro giornale ha pubblicato un articolo su di una splendida mostra di Antonella Cappuccio, proprio nella sede dell’Associazione Culturale Caverna di Platone di Roma – https://abitarearoma.it/cosa-possono-rappresentare-i-vestiti-vuoti/ – Anche in questa occasione le opere d’arte della pittrice, ispirati nella loro costruzione simbolica agli enneatipi di Claudio Naranjo (che ha studiato nove tipologie di personalità ed i relativi schemi comportamentali) sono state occasione di elaborare proiezioni personali dei singoli partecipanti che, sotto la guida della dottoressa Munthe hanno potuto avere un saggio su questa raffinata tecnica – l’Enneagramma della personalità. Ogni quadro è divenuto uno specchio, in cui osservare i tratti archetipali dei personaggi che costruiamo per affrontare la realtà, un modo di interpretare il mondo e reagire agli stimoli esterni, ma anche una prigione da cui è possibile liberarsi, se sappiamo riconoscerla.
FOTO – Elena Baroglio – Attrice – Fotogallery – Casting News …
Elena Baroglio è un’attrice, performer, cantante e artista Italiana. Attualmente collabora con i musicisti Ivan Macera e Roberto Bellatalla ad un progetto performativo e musicale di cui è ideatrice e realizzatrice. Elena Baroglio fa parte di un gruppo di ricerca antropologica guidata dal collaboratore di Peter Brook Mamadou Dioume, sulle radici culturali della Sardegna, utilizzando strumenti narrativi, musicali e teatrali innovativi. Con questo gruppo sta portando in scena lo spettacolo “Sulle Tracce di Bakis”….
Conduce inoltre da molti anni un laboratorio teatrale per adolescenti a Roma. E’ stata interprete, all’ interno del Centro di Creazione Teatrale Internazionale Policardia Teatro, degli spettacoli: “Pianeta”, tratto da “Il Segreto del mondo” di J.C. Carrière con Regia di Andrea Elodie Moretti; “Tre Racconti di Anton Cechov” con regia di Bruce Myers, rappresentato presso il Teatro Rossi di Pisa insieme al Grande Inquisitore di Peter Brook e “Andare verso…” con regia di Mamadou Diuome.
Ha collaborato con i registi Cecilia Bernabei, Gianluca Riggi , Giovanni Greco , Vania Castelfranchi ,Renato Capitani con il quale nel 2013 ha presentato “Frida, la verità rielaborata” e con Chiara Guidi lavorando come performer nello spettacolo “Gola”. Elena Baroglio ha inoltre ricevuto: Premio Troisi 2015 categoria attori per la sua interpretazione di un estratto di “Mamma Roma” di P.P. Pasolini; Premio Galantara 2015 alla satira Teatrale insieme a Stefano Benni per la sua interpretazione nello spettacolo “Profili di Donne Lupo” con Regia di F. di Nicola. Nel 2013 è stata interprete nello spettacolo “Panic” di Luogocomune Danza che ha ricevuto il primo premio nella rassegna “Esplorare lo spazio” presso il Macro Factory-Ex mattatoio a Roma …
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