La seduta di Consiglio del IV municipio del 15 febbraio 2023
Consiglio del cibo e tutela degli animali al centro del dibattitoPrima dell’avvio dei lavori, saluti di congratulazioni da parte di tutti per l’avvenuta elezione della Consigliera Roberta Della Casa al Consiglio regionale del Lazio.
La capogruppo M5S è infatti risultata la seconda tra gli eletti nel M5S e si prepara quindi a traslocare alla Pisana, con le conseguenti prossime dimissioni dalla carica di consigliere municipale. (Qui il link all’articolo con l’elenco completo di tutte le preferenze ottenute dai vari candidati alle Regionali del Lazio 2023)
Istituzione del consiglio del cibo
Discussione quindi aperta con l’analisi dell’istituzione del consiglio del cibo e del relativo regolamento.
Nella sua esposizione il Presidente della Commissione Ambiente Bardini (Roma Futura) ha spiegato come tale documento si vada ad inserire tra gli impegni che l’Italia ha preso nell’ambito dell’Agenda 2030 e sia rivolto ad un sistema di attuazione dell’economia circolare, che vede nel cibo un elemento fondamentale.
“In un contesto fortemente urbanizzato come quello del Comune di Roma” ha detto Bardini “ci sarà una sempre maggior esigenza di strategie di approvvigionamento alimentare, in un quadro nel quale è facile prevedere una diminuzione costante del volume delle materie prime alimentari”.
Il Consiglio del cibo è un luogo in cui viene garantita la partecipazione dei soggetti che partecipano alla definizione delle politiche per il cibo, ossia gli stakeholders di tale ambito. Nello specifico permette di costruire una politica urbana del cibo (Food Policy), e risponde all’assenza di coordinamento direzionando gli attori in una strategia unitaria, incidendo sui diversi ambiti di interesse: economico, formativo, ambientale e sociosanitario.
Tra le funzioni del consiglio illustrate da Bardini, porre una limitazione al problema dello spreco del cibo e valorizzare ciò che spinge in tale direzione, come ad esempio le filiere corte ed i mercati contadini (nel territorio di Roma Capitale sono presenti circa 2.656 aziende agricole, 127 mercati rionali), strategia per il cui raggiungimento è prevista l’istituzione di tavoli tematici e di un’assemblea.
Infine, un accenno alla composizione del Consiglio, all’interno del quale è prevista la presenza di rappresentanti delle istituzioni capitoline e di soggetti portatori di interessi e diritti in ambito alimentare (ad esempio aziende specialistiche, imprese di distribuzione, associazioni civiche che si occupano del tema della lotta agli sprechi…)
Modifica regolamento a tutela degli animali
Il secondo documento, illustrato nuovamente dal Presidente Bardini, analizzava la tematica della tutela dei cavalli da trazione per carrozzelle, comunemente note a Roma come “botticelle”, per i quali è stato previsto un limite di utilizzo nel periodo estivo (dal 1° giugno al 15 settembre) onde evitare un eccessivo affaticamento degli animali in questione.
L’atto muove le basi da un documento tecnico fornito dall’ISPRA, che ha rilevato un deciso aumento delle temperature nel contesto temporale considerato. Tale rilevazione ha spinto il comune ad aggiungere alcuni commi al regolamento di tutela già in essere, prevedendo appunto per il periodo estivo il divieto di utilizzo di cavalli da trazione nel centro di Roma durante la fascia oraria 11:00-18:00. Intervenuta anche la Consigliera Della Casa (M5S) che ha espresso parere favorevole al provvedimento, aggiungendo che secondo lei sarebbe stato decisamente più sensato legare lo stop al raggiungimento di una temperatura e non ad una fascia oraria, dal momento che nei mesi più caldi anche prima degli orari previsti è possibile registrare temperature estremamente elevate.
Mozioni di Fratelli d’Italia
Il capogruppo di FdI Luca Scerbo Polverato ha quindi illustrato all’aula due mozioni a sua firma.
La prima mozione, come sottolineato da Scerbo, facente parte del gruppo di 60 documenti non accettati in sede di presentazione di bilancio, chiedeva che fosse data sistemazione ad un ascensore non funzionante da anni in un edificio scolastico in zona Podere Rosa. A rispondere a Scerbo la Presidente della Commissione Scuola Danila Fruci (PD), la quale ha ricordato al presentatore della mozione che la problematica è inerente un ascensore che in 20 anni non ha mai funzionato, e che per risolvere il problema in questione c’è un lavoro congiunto in corso d’opera da parte dell’Assessorato alla scuola e del SIMU, motivo per cui il problema è in via di risoluzione, anche se ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che l’impianto possa tornare ad essere operativo.
Con la seconda mozione, Scerbo chiedeva che si mettesse mano all’incrocio tra via Filippo Meda e via Achille Benedetti, ponendo rimedio in qualche modo al pericolo che si crea quotidianamente a quell’incrocio, causa continua di incidenti automobilistici spesso anche molto gravi.
La Consigliera Della Casa ha illustrato come già all’epoca della sua Presidenza si era tentato di mettere mano al problema, avendo però ricevuto già allora una serie di pareri che impedivano tra le altre cose di installare dei dossi stradali o degli attraversamenti rialzati, nonché l’installazione di un semaforo vista la presenza vicinissima di un altro impianto semaforico (all’incrocio con via dei Durantini).
L’unica possibilità a seguito dei pareri forniti risultava essere quella di installare delle bande rumorose o, eventualmente, la creazione delle cosiddette “orecchie di elefante” (ossia un allargamento del marciapiede in prossimità dell’incrocio), eventualità che però avrebbe reso impossibile il transito dei Bus, tutte soluzioni che comunque avrebbero risolto il problema in maniera molto limitata.
Ad integrazione di quanto illustrato dalla ex Presidente, il capogruppo PD Proietti ha oltretutto ricordato come, secondo quanto comunicato dalla Polizia Municipale dopo diversi sopralluoghi effettuati, la segnaletica verticale presente risulta essere adeguata. Proietti ha quindi detto che la maggioranza avrebbe bocciato il documento in esame poiché a sua detta un corretto metodo di lavoro non consiste nel portare in aula mozioni irrealizzabili, bensì un corretto iter prevedrebbe un passaggio nelle Commissioni, al fine di poter affrontare le problematiche da un punto di vista tecnico. Presentare mozioni del genere in aula, secondo Proietti, significherebbe delegare a qualcun altro la soluzione del problema, lavandosene quindi le mani.
La bocciatura del documento da parte della maggioranza, quindi, coinciderà secondo Proietti con l’assunzione di responsabilità su questa tematica, con l’impegno a verificare nelle sedi adeguate le migliori soluzioni realizzabili per migliorare il livello di sicurezza dell’incrocio.