

È ufficiale: Igor Tudor e la Lazio si sono separati. Il tecnico croato, arrivato sulla panchina biancoceleste lo scorso 18 marzo, è stato esonerato dopo meno di tre mesi a causa di “divergenze sulla costruzione della rosa per la prossima stagione”.
Kamada: Tudor desiderava fortemente il centrocampista giapponese, mentre Lotito non era disposto a soddisfare le sue richieste economiche.
Guendouzi e Isaksen: Tudor non li considerava centrali per il suo progetto, mentre Lotito non voleva privarsi di due giocatori acquistati a caro prezzo la scorsa estate.
Filosofia di gioco: Tudor propugnava un calcio rivoluzionario, mentre Lotito preferiva un approccio più pragmatico con innesti mirati.
La Curva Nord ha contestato pesantemente il tecnico croato, sia per i risultati non brillanti che per il suo atteggiamento in alcune circostanze.
L’ambiente teso ha ulteriormente complicato la situazione di Tudor, rendendo difficile la sua permanenza sulla panchina biancoceleste.
Marco Baroni è il favorito per la successione. L’ex tecnico dell’Hellas Verona ha ottenuto ottimi risultati in Serie A, conquistando una salvezza insperata con i veneti e guidando il Lecce alla promozione in Serie A l’anno precedente.
Altri candidati sono Klose, sogno proibito dei tifosi, e Allegri, un ritorno difficile ma non impossibile. Sfumati invece Palladino e Italiano.
La scelta del nuovo allenatore sarà fondamentale per il futuro della Lazio. Il nuovo tecnico dovrà costruire una squadra in grado di competere per i vertici della classifica e di soddisfare le aspettative dei tifosi.
La società biancoceleste si trova in un momento delicato, ma ha la possibilità di rilanciarsi con un nuovo progetto ambizioso. La scelta del nuovo allenatore sarà il primo passo in questa direzione.
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