

Seconda stella a destra e poi dritti fino al mattino. Era questa la strada per l’isola che non c’è, canzone di qualche tempo fa. Eppure con una rotta simile esiste un “mercato che non c’è” nel quartiere Pietralata.
Seconda traversa a destra (in via di Pietralata) e poi dritti all’inizio di via del Cottanello, eccolo il nostro mercato che non c’è.
Da anni ormai vi raccontiamo le vicissitudini di questa opera pubblica diventata quasi “invisibile” agli occhi dei residenti.
Prima ritrovamenti archeologici e qualche intoppo di progetto, piccole modifiche da apportare strada facendo, poi la poca illuminazione e quindi il rinforzamento dell’impianto, poi ancora il famigerato “ultimo collaudo” etichetta solenne che a conti fatti di solenne ha avuto ben poco.
Luglio 2017 nel “La presidente del IV informa” Roberta Della casa annuncia, “importanti novità, abbiamo sbloccato la questione collaudo del nuovo mercato coperto in via di Pietralata e ci auguriamo di poter proporre il trasferimento delle attività intorno ad ottobre“.
Settembre 2017, sembrava vedersi uno spiraglio di luce dopo l’incontro in Municipio tra Istituzioni e commercianti, dove si era parlato di un accordo per iniziare i lavori di adeguamento ai box che ogni commerciante dovrà apportare a seconda delle sue esigenze; e poi? E poi il nulla… passano sia ottobre che novembre ed ora siamo qui ad attaccare un addobbo natalizio ad una saracinesca ancora abbassata per far si che sia tutto meno triste; metafora fantasiosa forse, ma d’altronde siamo nel “mercato che non c’è” e la fantasia è d’obbligo.
I commercianti dal canto loro sanno poco, sono rimasti fermi a quell’incontro di settembre, ma ad oggi probabilmente hanno più dubbi, più incertezze, su un qualcosa che avrebbe già dovuto essere e invece ancora non è.
Per la verità, qualche dubbio lo avrebbe anche un normale cittadino non comprendendo, ad esempio, perché è stato costruito un solo ascensore per il trasporto dei clienti e per lo scarico merci?
Si, perché avendo le celle frigorifere nel piano interrato non vi è altra via per reperire la merce e trasportarla al piano superiore, quello della vendita per intenderci. Altro dubbio sorge se il commerciante è solo e non può permettersi un’altra persona come dipendente, chi baderà ai suoi prodotti mentre esegue il tragitto nel piano sottostante per reperire un prodotto terminato?
Altro interrogativo piuttosto semplice riguarda il deterioramento dei materiali.
Era nato sotto la buona stella di essere un mercato 2.0, innovativo, alla portata di tutti grazie al parcheggio interrato, eppure così facendo si va incontro ad un mercato nuovo ma già vecchio, un ossimoro che probabilmente nemmeno gli estimatori del genere “vintage” gradirebbero.
Capitolo campetto di calcio a 5 nel piano superiore al mercato. E’ stata la prima cosa ad essere ultimata ed anch’essa rimane inutilizzata. Dopo due anni di pioggia, sole, umidità, vento, escursioni termiche, il campo pubblico, e vogliamo porre l’accento su questa parola pubblico, si sta logorando senza che nessuno ne possa godere, anzi magari un’anziana signora che finalmente poteva vedere giocare suo nipote su uno spazio consono e predisposto, al contrario di un cortile, lo può guardare sfiorire dalla finestra; i più fantasiosi potrebbero dire che in ogni caso ne sta godendo in un certo qual modo.
Natale 2017 è alle porte e salvo improvvisi cambi di marcia, questo mercato che non c’è non vedrà il suo battesimo prima di gennaio/febbraio 2018. Vogliamo essere ottimisti, magari è nei buoni propositi del nuovo anno.
Però non ci si scomponga poi se i cittadini non apprezzano la conduzione politica del Municipio, i soldi utilizzati per quell’opera vengono proprio da quelle tasche.
“Forse questo vi sembrerà un po’ strano, ma la ragione vi ha un po’ preso la mano, ed ora siete quasi convinti che non possa esistere un mercato che non c’è…”
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