

“Una fotografia con luci ed ombre” così il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra ha definito la ricerca dell’Eures (un’indagine in cui si analizzano i dati emersi da un sondaggio svolto nelle province del Lazio).
I dati più rilevanti: la crescita dei piccoli comuni; un mini boom economico nel litorale; la famiglia in cima a tutti i valori; la crescita della società multirazziale; un balzo nell’uso di internet (lo usa la metà dei romani); in crescita il lavoro ma anche i debiti.
Continua la fuga da Roma, verso i piccoli comuni all’interno dei quali vivono ormai 1 milione e 200 mila persone.
Nelle città costiere del Lazio (10 comuni della provincia di Roma, Ostia inclusa, 2 della provincia di Viterbo, 12 della provincia di Latina) abitano 894 mila persone. Qui c’è un maggiore sviluppo (7 imprese e 27,5 addetti ogni 100 abitanti) e un reddito più alto. Purtroppo però cresce anche la criminalità: 347 reati ogni 10 mila ab., contro i 273 dell’entroterra.
Il 77,3 per cento dei 2.018 cittadini laziali intervistati, ha dichiarato di porre la famiglia al di sopra di tutti o al primo posto o tra i primi posti dei suoi valori. Per quanto riguarda il disagio sociale, il 48,5 per cento delle famiglie è alle prese con un caso di disagio (il più frequente, il caso dell’anziano solo, seguono quello dell’adolescente problematico e dell’anziano non autosufficiente).
Nel 1996 nel Lazio gli stranieri erano il 3 per cento, nel 2004 sono saliti al 6,4% nel Lazio e 7,8 nella provincia di Roma (3,8, la media nazionale) e nel 2005 la crescita è proseguita ulteriormente. Crescono conseguentemente gli alunni stranieri iscritti nelle scuole, i matrimoni in cui un coniuge è straniero ed anche la natalità. I cittadini sopra i 64 anni sono il 18,8 della popolazione.
Cresce l’occupazione, anche se in modo meno impetuoso che nel passato, e in maniera notevole quella in nero (1 lavoratore su 7, addirittura 1 su 3 nell’agricoltura). Aumentano i depositi bancari (27.742 euro per famiglia, più 6,1 sopra la media nazionale) ma pure l’indebitamento con le banche soprattutto per l’acquisto di una abitazione.
Una casa su 4 nel Lazio è collegata in internet. Sono in maggioranza i romani e laziali che dichiarano di usare internet (52,8 per cento). Il 15 per cento si collega tutti i giorni e il 16,8 almeno 3 o 4 volte a settimana. Gli indirizzi per siti internet sono 66.442 di cui 56.444 a Roma (circa 15 ogni mille abitanti). Un cittadino su 5 usa i servizi bancari on line.
Per il presidente della Provincia Enrico Gasbarra “il Lazio non è più il fanalino di coda come 15-20 anni fa. La casa è il dramma delle nostre famiglie e il forte indebitamento per l’acquisto della casa si somma all’effetto ancora più drammatico degli sfratti. Fra i dati positivi l’incidenza dei matrimoni misti con 3.500 nuovi cittadini per amore e la presenza di un alunno straniero pe ogni classe, lasciano intuire che il dato della multietnicità è acquisito. E’ l’elemento che sta svecchiando la società.”
Guerino Di Tora, direttore della Caritas diocesana di Roma, ha commentato: “Tre sono i dati che spiccano con più insistenza dall’indagine: il pericolo della disgregazione cui va incontro la famiglia, lo squilibrio demografico, l’aumento della presenza straniera. Tre aspetti collegati e che ci interrogano su quale società siamo chiamati a realizzare. Una famiglia su due presenta un aspetto di problematicità, una su quattro è multiproblematica. E’ evidente la crescita costante dell’immigrazione. I nuovi cittadini sono un beneficio per la società: aiutano a bilanciare la struttura demografica con più alti tassi di nascite e un’età media più bassa; sono un’importante risorsa del mercato del lavoro. Ma l’apporto maggiore è sui valori ai quali ci richiamiamo. Mamme che lasciano i propri bambini in patria per curare i nostri, donne che accudiscono i nostri anziani, lavoratori che risparmiano per inviare ai propri cari i soldi. Esperienze che fino a qualche decennio fa erano comuni a molte famiglie italiane e che ora ci vengono rammentate. Il futuro dipende dai rapporti che sapremo instaurare: nella famiglia e con chi ci èvicino; con l’altro, colui che proviene da altre culture e che ci porta valori importanti che sapremo cogliere solo superando i pregiudizi.”
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