Nuova ZTL A1, limitazioni agli scooter. Spunta anche l’ipotesi via Dei Cerchi, Circo Massimo e Palatino

Il nuovo piano della mobilità del Sindaco Marino nel centro storico non piace ai cittadini. Da questa mattina 20 ottobre è partita ufficialmente la nuova Ztl A1 del Tridente, estesa anche alle moto, dopo la settimana sperimentale. Cinque nuovi varchi (via di Ripetta, via Capo le Case, via Condotti, via dei Pontefici, salita di San Sebastianello), che i vigili urbani presidieranno fino a gennaio, quando entreranno in funzione le telecamere.

Ma il Sindaco di Roma non sembra volersi fermare qui: “Il progetto che abbiamo avviato adesso è già abbastanza ampio – ha detto a margine del Viaggio della Memoria – Penso che dovremmo dedicarci ad una maggiore chiusura al traffico del Parco archeologico centrale. Intendo, ad esempio, via dei Cerchi e, quindi, includere il Circo Massimo interamente insieme al Palatino nell’area archeologica centrale. Questo non solo per rispetto nei confronti dei monumenti ma anche come investimento”.

Proseguono intanto le proteste di coloro che sono contrari al provvedimento e che lamentano la mancanza di tempestiva comunicazione. Alla loro voce si aggiunge quella di Federico Rocca responsabile enti locali Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.

“Mentre scooteristi e automobilisti stanno impazzendo con le nuove regole nel Tridente, mentre residenti e commercianti si lamentano perché gli ha reso la vita impossibile, il Sindaco Marino invece di fermarsi a riflettere, rilancia.

E’ assurdo che il primo cittadino non sia conscio del fatto che sta rendendo la vita impossibile ai romani. Tutti gli stanno dicendo fermati, anche autorevoli esponenti della sua parte politica, ma a quanto pare vive in un mondo tutto suo ed è convinto di essere nel giusto. Ora però basta la misura è colma, invitiamo i cittadini e i commercianti a mettere in campo una class-action e qualsiasi altra forma di protesta contro queste decisioni e invitiamo Marino a fare un referendum serio sui provvedimenti che sta adottando, poiché cambiamenti così radicali che condizionando in peggio la vita dei cittadini non possono essere assunti in questo modo.

Al Sindaco vorrei dire che non tutti abitano in centro come lui e molti non possono andare in bicicletta, perché da Centocelle per venire a lavorare in centro non si può, idem da Isola Farnese o da Ponte di Nona. Marino vive in una città immaginaria che esiste solo nella sua testa, qualcuno lo riporti nella realtà prima che sia troppo tardi perché a forza di immaginare sta distruggendo Roma sotto ogni punto di vista”.

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