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O felix culpa!

L’area archeologica posta tra Via Prenestina e Via di Tor Tre Teste vedrà finalmente la sua valorizzazione?

Nel preconio del Sabato Santo, nel momento della benedizione e del cero pasquale, si usa intonare un inno “O felix culpa!” che, in buona sostanza, considera una felice colpa quella di Adamo perché così il Redentore è potuto scendere sulla Terra.

Non volendo, assolutamente, essere tacciati di blasfemia, si potrebbe però così definire il travagliato iter che l’area archeologica tra via Prenestina e via di Tor Tre Teste ha intrapreso per arrivare, si spera il prima possibile, ad una felice conclusione.

Molte volte sempre su questo giornale si è trattato l’argomento, ma nello stesso numero di volte, oltre che a riscuotere un notevole successo di opinione tra i lettori non si è riusciti ad andare oltre.

Sono di quasi una decina di anni fa le prime notizie dell’importantissima scoperta di un tratto di strada dell’antica Via Praenestina (ma si potrebbe anche chiamare Gabina) e di una necropoli con oltre cento tombe, mausolei ed alcune costruzioni afferenti all’arte funeraria rinvenuti lungo il tratto discoperto.

Il proprietario dell’area, perché di un’area privata si tratta, consapevole dell’importanza storica del sito, progetta una musealizzazione del sito che, primo assenso della Soprintendenza, permetterebbe sia di poter godere della presenza di resti così importanti sia di intraprender attività commerciali.

Purtroppo, gli eventi politici mutano le condizioni amministrative del territorio e per tutto i mandato delle attuali giunte comunale e municipale nulla più se ne fa. L’area rimane abbandonata spettando tempi migliori.

Oltre un anno e mezzo fa, siamo nel giugno 2019, in una commissione dei LL.PP municipale si è fatto il punto sull’annosa vicenda e sembrava che la situazione si sarebbe potuta evolvere (https://abitarearoma.it/cremonini-musealizzera-limportante-sito-archeologico-di-via-prenestina-via-tor-tre-teste/).

Purtroppo, così non è stato e nulla è stato fatto. E’ di pochi giorni fa un video realizzato (il secondo da noi pubblicato in fondo a questo articolo) da un cittadino, il sig. Valentino Valenti, che ringraziamo per aver permesso la pubblicazione del suo video, che testimonia lo stato pietoso dell’abbandono del sito.

La speranza? E’ che in un prossimo futuro si possa pensare a questi anni semplicemente come quella felice colpa che ha permesso di arrivare alla realizzazione della valorizzazione dell’area.

Allora si che il sacrificio di veder svilito il diritto al bello ed alla cultura subito da tutti i cittadini del municipio, e non solo, avrebbe un senso. Perché è una lesione di un diritto quella che si è perpetrata in questi anni!

Il video realizzato dal signor Valentino Valenti

Il video del sig. Valentino Valenti

 


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