Categorie:
Municipi: , ,

Pannelli solari sulle nuove case

Per produrre un terzo dell'acqua calda e del riscaldamento

La delibera preannunciata il 4 novembre dal Sindaco al convegno "Le città del Mediterraneo alla sfida di Kyoto" modifica il regolamento edilizio della Capitale, stabilendo che nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni complessive (esclusi gli edifici sottoposti a vincoli) dovranno obbligatoriamente essere installati pannelli solari per produrre un terzo del fabbisogno di acqua calda e riscaldamento.

D’accordo con le proposte della delibera si è dichiarato Silvano Susi, presidente dell’Acer – Associazione costruttori edili di Roma – che, ricordando come in città ci siano circa 1.700.000 appartamenti e che, secondo le previsioni del Piano Regolatore, le nuove regole riguarderebbero il 5% del totale, ha proposto di stabilire degli incentivi per i pannelli solari sulle vechie costruzioni.

Per Legambiente, Paolo Parlati ha calcolato che in cinque anni potranno essere installati 40 mila metri quadri di nuovi pannelli solari che corrispondono al 10% dei pannelli esistenti in tutta Italia.

Sull’argomento, novità sono state preannunciate anche dal presidente della Regione Marrazzo: una legge regionale che inserirà nei regolamenti edilizi l’uso del fotovoltaico (obbligatorio ed incentivato) e del risparmio energetico. "Non bastano i pannelli solari – ha sottolineato Marrazzo – non basta mettere regole a difesa dell’ambiente, occorre investire, anche se la Finanziaria potrà crearci dei problemi". Ed ha annunciato che il palazzo sede della Regione diventerà ecologico.

Il presidente nazionale di Legambiente Roberto Della Seta ha anche calcolato che, se Regione e Comune manterranno quanto annunciato, saranno creati 10 mila nuovi posti di lavoro.


Sostieni Abitarearoma è importante! ↙

Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento