Passeggiata per le vie del V Municipio…

“Nonna, mamma dice che quando era piccola la portavi spesso in diversi parchi a Tor Tre Teste, a Centocelle e da altre parti ma non mi ricordo i nomi…è vero che c’era verde dovunque, che i prati erano tagliati, c’erano i fiori in primavera e si poteva giocare insieme agli altri bambini senza paura di animali, insetti?”

Esordisce così Ginevra, 5 anni. Passeggiamo per il quartiere, in realtà siamo già state a fare spese a Centocelle, passando sotto casa sua, a Tor Sapienza, con la macchina e, in pochissimo tempo, in pochissimi chilometri a cinque anni è stata capace di vedere il degrado di un territorio di cui noi adulti oggi ci vergogniamo.

Era il lontano 1986 quando venni ad abitare in questo Municipio, avevo 24 anni e tanta nostalgia del quartiere in cui sono cresciuta, il Tuscolano, pieno di negozi, con il parco di San Policarpo vicino e non mi rassegnavo all’idea di averlo lasciato. Sono bastati due anni per farmi innamorare del territorio in cui 37 anni fa ho deciso di crescere i mei figli, oggi 36 e 32 anni. Qua hanno frequentato il nido, la materna, le elementari e le medie. Qua hanno fatto il loro primo ingresso in chiesa ed hanno ricevuto comunione e cresima insieme ai loro amichetti. Oggi sono scappati quasi tutti. Ma hanno trovato altro degrado. Una città in pieno sconvolgimento, una città in agonia.

Passeggiando a Roma, ed in qualunque quartiere, Testaccio, Marconi, Piramide, Montesacro, Nomentana, tiburtina e anche le vie del centro di Roma oltre ad altri quartieri che frequento meno ma di cui mi raccontano tanto, con un po’ di fantasia e chiudendo gli occhi, possiamo sentire non solo le lamentele della gente ma quelle degli alberi, della terra, dei marciapiedi, delle scuole, dei bidoni dell’immondizia, delle erbacce, che non vorrebbero esserci ma ci sono, e spuntano sui marciapiedi, in mezzo ai muri; dovunque….e la metto così raccontandola ad una bambina di cinque anni.

Camminiamo un po’ nel parco perché le ho promesso di portarla da Fernanda, alle giostre, che ha visto crescere sua madre e suo zio, le racconto di quanto era bello uscire nel quartiere ed allontanarsi per fare spese, passeggiando nelle vie di tutto il Municipio, Alessandrino, Centocelle, Tor Sapienza, Tor de’ Schiavi, la Prenestina, il Collatino dove andavamo tre volte a settimana per fare sport, la piscina comunale al Quarticciolo dove il buon Enzo, che oggi non c’è più ti accoglieva con un “vieni qua, siediti, che ti prendi?” E tantissimi bambini che dovunque andavi riuscivano a giocare.

“Nonna ma perché non ci porti a giocare con i bambini?” Continua Ginevra alla quale fa da pappagallo suo fratello Leonardo,”…

”mah”, rispondo non sapendo cosa dire…”.non ci sono più tanti bambini specialmente qua dove abita nonna”, non potendo dire che i bimbi non vanno più al parco perché è impraticabile, perché dovunque passa un bimbo rischia di farsi male, di pungersi, e se va bene di sporcarsi con qualche escremento di cane (perché in molti quartieri neanche esiste un’area cani, nonostante ci siano tantissimi animali da compagnia alcuni dei quali tolti dal canile… e, purtroppo, c’è anche tanta gente irrispettosa.

“Nonna ma qui c’è un sacco di gente incivile”, continua la piccolina nella sua semplicità…ed io mi trovo a risponderle…

”è vero tesoro ma è anche vero che nessuno pulisce più, che l’immondizia regna sovrana per giorni e giorni e quando viene ritirata resta un marciapiedi unto, sporco e puzzolente per via dell’immondizia che è stata lasciata per giorni e giorni.”

Rifletto tra me e penso che una volta si parlava di tifo, di colera, di leptospirosi, dove sono finite queste malattie? A Roma non c’è più il pericolo considerata la sporcizia in cui siamo costretti a vivere?

Ginevra mi guarda con i suoi occhioni e si intristisce, dicendo che lei fa sempre tanti bei disegni con una città pulita e mi dice: “sai, basta pulire per tenere le cose in ordine, come fai tu!”

L’innocenza dei bambini colpisce ancora ma non so se colpirà il cuore di un Sindaco che ad oggi è totalmente invisibile, che non fa neanche parlare di sé tanto è inesistente, ma questo a cinque anni non glielo posso spiegare e mi accontento di sfogarmi tra me e me, pensando a quando questa città era la più bella del mondo, pensando a quando si poteva respirare aria pulita e non intrisa di sporcizia, pensando a quando non si trovavano sedie, water, lavandini, macchine del gas vicino ai secchioni, perché oggi qualcosa non funziona, perché non solo non si è capaci di governare la nostra città ma non si è capaci neanche di controllare chi non ha rispetto, chi si lava ad una fontanella, chi sbatte a terra una tartaruga al laghetto senza pietà… e viene scusata con la solita frase tristissima “non sta bene”.

Non stiamo bene neanche noi cittadini, costretti a pagare le tasse e a vivere in luoghi da terzo mondo, felici di rientrare in casa per respirare quella pulizia che fuori non esiste più. Non siamo felici di pagare l’AMA per un servizio che non esiste solo perché governati da gente incapace e senza alcuna voglia di risolvere i problemi ma che non fa altro di crearne altri, vedi la ZTL…ma con tutti i problemi che abbiamo questo è il principale? O lo scopo di Gualtieri è togliere la serenità ai romani?

Continuo a passeggiare con Ginevra e Leonardo quando una signora anziana inciampa in una delle tante buchette che fanno di una strada e di un marciapiedi una groviera. Non ripeto ciò che è uscito dalla bocca di quella povera signora perché ha ragione ma la ragione non risolve mai i problemi, quelli rimangono se non ci si tirano su le maniche e si comincia dall’inizio. Si, dall’inizio perché la nostra è una città alla deriva, che va salvata, non lasciata con un salvagente ad affannarsi per tenersi a galla. Anche questo fa parte della nostra città…ma si continua a pensare alla ZTL.

“Nonna perché noi non prendiamo mai l’autobus?”

“Ginevra… questa domanda è una delle domande che non mi sarei mai aspettata ma la risposta è semplice: non prendiamo mai l’autobus perché non possiamo aspettare 40 minuti per arrivare dopo 2 ore e fare la stessa cosa al ritorno….ma sei piccola, spero di non dovertelo spiegare quando sarai grande; purtroppo dicevo la stessa cosa a tua madre ed oggi anche lei si è arresa all’auto privata.”

“Nonna senti”…”.

“Ma quante domande fai Ginny, forse se ti candidassi tu riusciresti almeno a non far finta che non ci sono problemi in questa città, con il tuo cuore di bambina non solo li vedresti ma riusciresti a trovare delle soluzioni, quelle soluzioni che, ahimè sono promesse in campagna elettorale ma non riescono a sopravvivere e a divenire azioni successivamente.”

Queste sono alcune poche delle tante domande poste da una bambina di cinque anni che non ha mai visto la vera bellezza della nostra città, ricoperta di rifiuti, sporca, offesa e vilipesa, una bambina che come tutti i bambini di oggi non sa quanto sono belle le cose semplici, cosa significa anche sedersi sul bordo di un marciapiedi senza sporcarsi, o bere ad una fontanella senza pensare che poco prima qualcuno l’ha utilizzata per lavarsi le zone più intime, o sdraiarsi su un prato senza il pericolo di infettarsi con una siringa o altro.

“Nonna ma davvero quando eri piccola il mondo era tutto più bello?”

“Si Ginevra. Non avevamo tante cose, il necessario, avevamo dei giocattoli ma non tanti come ne avete voi bambini oggi, andavamo a mangiare la pizza il sabato ed era festa, andavamo in vacanza vicino Roma ed eravamo felici, uscivamo per un gelato, poche giostre ma avevamo tutto, il profumo di una città meravigliosa, pulita, con turisti e cittadini rispettosi, i giardini curati, le strade pulite, senza bottiglie a terra, senza nessuno che si lavava alle fontanelle; era la città più bella del mondo.”

“Davvero?” “

Si dai….ti ho fatto fare un sogno oggi pomeriggio, tienilo da conto, mettilo nella parte più profonda del tuo cuore e curalo…forse un giorno si avvererà.”

Lorena Vinzi, Coordinamento Fratelli d’Italia Municipio V – Roma


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2 commenti su “Passeggiata per le vie del V Municipio…

  1. Lorena, ho letto il tuo bel racconto che hai fatto ai tuoi nipotini che, è vero oggi non possono andare a giocare in un prato in un parco perché mal tenuti; dei quartieri sporchi e a riguardo posso raccontarti che martedì mio marito ed io eravamo andati in via dei Faggi dalle nostre podologhe, “forse ne conosci una”, e non ho guardato la situazione cassonetti posti in via delle Mimose e ci incamminiamo su via delle Begonie, tutta via delle Azalee via dei Faggi e la situazione davanti i cassonetti tutta uguale, sporcizia e immondizia, materassi e mobila e soprattutto……PUZZA! E menomale che usiamo ancora la mascherina e mio marito, essendo ipovedente, deve usare il bastone ed io ogni tanto gli dicevo di stare attento alle Cacche dei cani! La sera a casa mi sono affacciata sul balcone e guardando di sotto Miracolo! Era stata portata via tutta l’immondizia e perfino il materasso che era lì ai cassonetti di via delle Mimose 42 da 3 settimane! Sono in attesa, con ansia, della fattura AMA, quanto pagherò? È a mio nome. Buon lavoro a te, Lorena, e a tutto il Municipio V! Stefania De Falco.

  2. Tutto il racconto di Lorena Vinzi sulla bellezza del quartiere dei tempi andati
    mi mette tristezza e chiama in causa l’attuale sindaco . Ma Lorena Vinzi dovrebbe ricordare che il sindaco che c’era prima Alemanno, era un appartenente al suo stesso partito Fratelli d’Italia, e non mi pare che abbia fatto molto per Roma. Anzi si, qualcosa l’ha fatto: ha fatto assumere all’AMA tutti suoi “amichetti” che si vede come hanno lavorato bene per rendere pulita Roma. Infatti il degrado dell’AMA è iniziato in quei tempi. E noi ci ritroviamo con dei lavoratori dell’ Ama che sono quelli che ha fatto assumere Alemanno e che non fanno il loro dovere. Detto questo certo Gualtieri non lo giustifico , ma ricordiamoci chi c’era prima di lui e cosa ha fatto , anzi
    “non “fatto per la pulizia della città.

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