Categorie: Cinema e Tv
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Riapriranno i vecchi cinema di Roma

In 22 strutture apriranno negozi e attività di servizio, metà degli spazi saranno riservati alla cultura

A Roma 22 cinema dimessi, impolverati, occupati, pieni di rifiuti e ricordi,stanno per rinascere.
Per sale dimesse, si intendono quelle che al 31 luglio 2005 hanno comunicato al comune la cessazione dell’attività. E’ per loro, per chi ha chiuso i battenti, che è stata approvata la delibera comunale, con la quale si invitano i proprietari delle sale, a presentare entro sei-sette mesi proposte di riqualificazione anche con diverse destinazioni d’uso. Purché sia previsto almeno un 50% della funzione culturale della struttura (cinema, gallerie, sale concerti, librerie), l’altro 30% sarà destinato ad attività commerciali e servizi privati, e il rimanente 20% a servizi per i cittadini, ma anche a parcheggi privati.
Potranno trovare spazio in questo mix anche banche, centri sportivi (Veltroni spera piscine coperte), uffici, sedi universitarie, studi professionali.

Entro sei mesi sarà pubblicato il bando, una commissione si riunirà per valutare le proposte in base alla qualità del progetto architettonico, alla preservazione dei beni architettonici e storici, all’integrazione delle funzioni.

Il progetto è sostenuto dall’Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), e comprende le seguenti sale:

1 Accademy via Stamina 7
2 Airone via Lida 44
3 Apollo via Galla a Sdama
4 Archimede via Archimede 71
5 Astor via Baldo degi Baldi 134
6 Astra viale Jonio 215
7 Capitol via Giuseppe Sacconi
8 Diamante via Predestina 230
9 Empire 2 viale dell’esercito 38
10 Excelsior via Beata Vergine del Carmelo 2
11 Golden via Tarano 36
12 Impero via dell’Acqua Bulicante 125
13 New York via delle Cave 36
14 Preneste via A da Giussano 39
15 Quirinale via Nazionale 190
16 Quirinetta via Marco Minghetti 5
17 Volturno via Volturno 37
18 Tiffany traversa via Nazionale
19 Capranichetta piazza Montecitorio
20 Paris via Magnia Grecia 112
21 Sisto via dei Romagnoli 125
22 Risalto via IV Novembre 125

“Vedere tutte le mattine il cinema Quirinale chiuso mi fa soffrire, sono luoghi chiusi della città che devono riaprire” ha annunciato il sindaco Walter Veltroni, ricordando quanto avvenuto a partire dalla seconda metà degli anni 90. “Allora ero ministro della Cultura: ci fu un forte aumento del numero degli schermi a Roma: dai 68 del 95 ai 284 del 2004, un aumento del 320%”. Contemporaneamente si è sviluppata la domanda, gli spettatori sono passati dagli 8 milioni del 95 ai 12 milioni del 2001.
“Dopodiché la spinta si è arrestata e gli spettatori nel 2003 si sono fermati a 11 milioni. Questo ha comportato la chiusura delle sale tradizionali, a favore delle multischermo di gusto più moderno. “E’ importante riaprire queste strutture anche per i servizi che porteranno ai quartieri”. Parola di Veltroni: non ci sarà una sola Sala Bingo “Roma ha già dato”.

Anche la Regione Lazio aumenta il proprio intervento nel settore della cultura e dello spettacolo, lo hanno annunciato Piero Marrazzo e Giulia Rodano in un convegno alla Casa del Cinema. Nel 2006 la Regione metterà a disposizione del cinema 10 milioni di euro, finalizzati a sostenere creatività, produzione, innovazione, formazione, esercizio, allo scopo di creare un vero sistema e favorire lo sviluppo di un distretto industriale dell’audiovisivo: “considero il cinema un industria che produce ricchezza – ha detto Marrazzo – pertanto mettiamo a disposizione del cinema tutto quello che possiamo”.

Si interverrà inoltre, con la creazione di una rete di esercizio per il cinema di qualità, nelle zone periferiche di Roma e in Provincia, con ingressi a costi contenuti (si parla di 40 sale con biglietti a 2,50 €.

Un programma dunque impegnativo, che a già riscosso l’apprezzamento del mondo del cinema.


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