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Romics, migliaia di supereroi hanno invaso la Fiera di Roma

Boom di presenze alla sedicesima edizione della kermesse internazionale del fumetto. Deludente il trasporto pubblico locale

Cosplayer ovunque in un’onda umana che ha letteralmente invaso la Fiera di Roma per la sedicesima edizione di “Romics”, il festival internazionale dedicato al mondo del fumetto. Quattro giorni, dal 2 al 5 ottobre 2014, interamente all’insegna dello spettacolo e del divertimento. Nei tre padiglioni della fiera, tra centinaia di stand, e lungo i piazzali esterni c’è chi posa per una foto con i propri supereroi e chi vaga alla ricerca del souvenir da portare via tra cappellini e magliette per tutti i gusti.

Dai personaggi Marvel, passando per simpatiche rivisitazioni vintage dei videogame anni ’80 fino all’immancabile mondo dei manga senza escludere il nostrano ed evergreen Diabolik. Insomma la ricca carrellata di gadget di ogni genere e gli espositori di t-shirt e fumetti hanno tenuto occupati per ore ed ore i semplici curiosi e gli appassionati, ma soprattutto i cosplayer accorsi in massa all’edizione autunnale della celebre kermesse romana. Tutti pronti per la sfida finale, il Romics Cosplay Award ovvero l’attesissima sfilata dei cosplayer nell’ambìto contest che è accompagnato da altre iniziative di intrattenimento come il Romics Karaoke Award.

Numeroso il popolo dei cosplayer – amanti del mondo dei cartoon di ogni età che si costruiscono da sè gli abiti del proprio personaggio preferito – li si può incontrare già in giro per Roma, nella centralissima stazione Termini e lungo le banchine di attesa della stazione Tiburtina. E poi ancora sul treno regionale diretto all’aeroporto di Fiumicino intenti a confezionare l’ultimo dettaglio del vestito piuttosto che il trucco facciale. Niente viene lasciato al caso e non li scoraggia neanche la fila che li attende agli ingressi.

Peccato che a rovinare un pò la festa ci sia stata l’intossicazione di 28 persone, poi trasportate in ospedale per le cure del caso, che hanno accusato dei malori dopo aver mangiato del sushi in uno stand del polo espositivo, fatto perciò chiudere dagli organizzatori.
Oltre  alla pessima gestione del trasporto pubblico locale che, nell’intero pomeriggio di sabato, ha provocato attese infinite e caos alla stazione Fiera di Roma nonostante l’evento sia notoriamente frequentato da migliaia di persone ad ogni edizione.

Caos stazione Fiera di Roma
Caos stazione Fiera di Roma

Un’immagine sicuramente poco edificante per la città di Roma dover vedere una banchina della stazione ferroviaria trasformata in una sorta di ring dove devono volare spintoni per poter entrare nei vagoni del treno regionale, proveniente da Fiumicino Aeroporto e diretto verso Roma, benché dovesse essere palese per le istituzioni competenti il bisogno di potenziare la linea o quantomeno disporre, in alternativa, dei bus navetta per permette il raggiungimento della prima metropolitana utile.


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