Stazione Termini protagonista di scippi e racket

Furti, scarsa sicurezza, inciviltà. Questa è l’istantanea che consegnamo a Roma e al mondo della Stazione Termini. Nelle ultime settimane si sta, infatti, affermando una tecnica di borseggio innovativa. Dopo aver individuato la vittima, meglio se turisti stranieri con al seguito diverse valigie, la gang, composta da minorenni rom, entra in azione. Due del gruppo si appostano dietro al malcapitato mentre “il palo” pensa a bloccare la scala mobile premendo il pulsante d’arresto. Il tutto provoca uno scossone che alle volte genera delle cadute, tanto meglio per gli scippatori, perché con la scusa di aiutare le persone in terra ripuliscono tasche, borse e quant’altro. E’ capitato, anche, che dei turisti ringraziassero questi individui per la “cordialità” avuta nei loro confronti.

Alle biglietterie automatiche invece c’è una nutrita squadra di “addette” rom che operano in maniera coatta. “Faccio io signore” oppure “Prego metta qui i soldi”, poche parole ma tanto basta per assicurarsi una mancia “volontaria” per paura di rimetterci la valigia o il portafoglio. Insomma in maniera silente sui biglietti Atac (all’interno della Stazione Termini) è stata introdotta una sorta di aliquota, potremmo ribattezzarla “aliquota rom”. Gli addetti alla sicurezza, di tanto in tanto, invitano alle nomadi di allontanarsi e di non importunare i turisti, l’effetto del richiamo dura pochi minuti e poi di nuovo sotto con il “pizzo” sui biglietti.

Alcuni testimoni tra i commercianti della zona, così come riporta il sito de Il Messaggero, hanno dichiarato:” Li vediamo passare, sappiamo chi sono ma dobbiamo stare attenti a guardarli, perché sono violenti e minacciosi. Qui comandano loro”. Ed ancora:” Ragazzine e ragazzini che avranno al massimo 15 anni ma anche più piccoli. Si muovono velocemente, agganciano turisti e poi li aggrediscono sotto la metro lungo le scale mobili”. La situazione è a dir poco pessima. Roma vive di turismo e Termini è la stazione principale della capitale. Per quanto tempo vogliamo continuare a farla passare come una zona franca?

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