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Stranezze di città, Via Francesco Tovaglieri, a Tor Tre Teste

Un anello stradale che circonda la parte nuova del quartiere e che attende risposte concrete

Abitare A, con i suoi cronisti ha scritto e pubblicato una infinità di articoli su via Francesco Tovaglieri e sul quartiere di Tor Tre Teste. 

Dopo aver scritto, il giornale non ha dimenticato.

Il cronista tiene sempre tutto in evidenza e riscrive su ciò che è migliorato, su ciò che è peggiorato o che è rimasto invariato.

Oggi il cronista ciclo-turista ha deciso di trasformarsi, anche, in Operatore Periferico”, l’uomo che organizza un itinerario completo e riassume l’intero viaggio.

Risparmia al lettore qualsiasi onere, presentando un prodotto completo basato sulla quotidianità e la conoscenza diretta dei luoghi.

Sempre nella speranza che il tutto sia nel desiderio del lettore.

Via Francesco Tovaglieri inizia da una diramazione di via Angelo Viscogliosi.

È un anello stradale di circa 1500 metri, che ci da la possibilità di visionare le bellezze e le bruttezze di una qualsiasi via periferica della nostra città, ma anche di tutte le vie più piccole che confluiscono su questa arteria . 

Iniziamo dal marciapiedi di destra. Anche a Tor Tre Teste c’è un “’ecomostro” o “multipiano”, una struttura realizzata a fronte della Convenzione Urbanistica Tor Tre Teste E1 e che fornisce da quarant’anni tante idee a tante persone….”Parcheggi a rotazione? Box? Centro commerciale? (ancora?) e tante altro”. 

https://abitarearoma.it/utilizzo-multipiano-di-via-francesco-tovaglieri-a-parcheggio-pubblico

Nelle periferie romane le idee sono il carburante necessario per trascorrere al meglio le giornate.

Attualmente c’è un concreto uso dell’“ecomostro” come deposito dei materiali del Servizio Elettorale del Comune di Roma, ma altre idee e progetti continuano a fiorire.

Lato marciapiedi di sinistra, di fronte al “multipiano”, c’è il supermercato CONAD, il bar-pasticceria-pizzeria  BLUE ICE ( gastronomia ottima), un Centro di Assistenza Abitativa Temporanea.

https://abitarearoma.it/vinzi-fdi-sindaco-e-presidente-del-v-municipio-chiariscano-la-destinazione-duso-dello-stabile-di-via-viscogliosi-a-tor-tre-teste/

Uno spelacchiato prato confinante, nella parte superiore, in via Olcese, a proposito del quale ricordiamo una direttiva di giunta municipale del 2022, che prevedeva un’area destinata alle attività annonarie e associata al parcheggio multipiano fronte strada, l’individuazione di altre aree di parcheggio, variazione urbanistiche per far trasformare l’area in verde municipale, provvedere all’installazione di giochi protetti.

Ultimamente “il giardino di via Olcese” ha ricevuto la messa a dimora di più piante. 

Se saranno irrigate, attecchiranno e cresceranno. Un primo passo? A quando i passi successivi?

https://abitarearoma.it/via-olcese/

Proseguiamo il piccolo  viaggio sulla prima e breve  salita di via Francesco Tovaglieri. 

Alla nostra sinistra parcheggi e condomini, alla nostra destra piazza Largo Terzo Millennio e la Chiesa di Dio Padre misericordioso, meglio nota come chiesa del Giubileo o Dives in misericordia oppure ancora di Meier (l’architetto che l’ha ideata). 

MI sono sempre posto una domanda dalla facile risposta: se fosse stata edificata in luoghi più rilevanti di Roma, che risultati di affluenza, visite e frequentazioni avrebbe avuto?

L’estate, sul mattonato di Largo Terzo Millennio ci sono le partite in diretta dei “ragazzini del quartiere”.

https://abitarearoma.it/estate-romana-a-tor-tre-teste-due-neanche-un-prete-per-chiacchierar/

Tutti i pomeriggi e tutte le serate gli abitanti dei palazzi adiacenti assistono o ascoltano le partite in diretta .Sfide interminabili, ma ai residenti arrivano sensazioni di piacere o di dispiacere?

Poche centinaia di metri di strada e sempre sulla destra troviamo largo Serafino Cevasco, dove s’affaccia un vasto lato del parco Alessandrino, Tor Tre Teste, Quarticciolo, sulla nostra sinistra altri condomini e altri parcheggi.

Parco da rivalutare , potrebbe essere una bellezza invidiabile da tutta la città, l’odierna trascuratezza porta critiche da tutta la città (specialmente il laghetto, un tempo prescelto, per la sua bellezza, per le foto di nozze.

Il parco al suo interno ha anche  il “famoso” Impianto di Atletica e Rugby “Antonio Nori”, e la sua pista di atletica per la quale è urgente un intervento. Quanto inchiostro ci ha fatto consumare per stampare gli innumerevoli articoli sullo stato penoso della pista di atletica,.

https://abitarearoma.it/la-stanza-della-cultura-per-il-parco-di-tor-tre-teste/

In questo ultimo periodo abbiamo chiesto “All’Associazione Amici del parco Bonafede” di farci scuola, per poter realizzare in futuro ciò che hanno realizzato loro.

All’ interno del parco Alessandrino, Tor Tre Teste, Quarticciolo,, a metà della discesa di destra, uno stupendo anfiteatro non utilizzato da anni per gli scopi prefissati.

Sono passati quattordici anni…….sembra un’eternità.

https://abitarearoma.it/anfiteatro-parco-tor-tre-teste-appuntamenti-e-spettacoli-da-non-perdere/

Per la precisione, fortunatamente viene utilizzato come palestra all’aperto da vari insegnanti di ginnastica a corpo libero.

Dalla parte opposta di largo Serafino Cevasco, c’è un parcheggio, una scuola, i condomini, c’è il desolato largo  senza nome” che segue la numerazione civica di via Francesco Tovaglieri.

Qui la natura ci ha fatto il suo regalo, che poi è la “stranezze di città” di oggi.

A circa 100 metri dal cancello di entrata della scuola materna, al civico 201, e a pochi metri dai secchioni dell’immondizia, un paio di anni fa è nato spontaneamente sul marciapiedi l’albero denominato “il fico pungiglioso”, me lo  ha riferito un giardiniere. 

Passati due anni è diventato un bellissimo alberello, che prova a riempire un desolato largo, lasciato volutamente “senza nome.

La natura ci ha fatto il secondo regalo nei pressi del civico 205 di via Francesco Tovaglieri, è vicino alla piccola pista di pattinaggio. 

La nascita delle tre oleandri è precedente a quella del fico, ed oggi sono tre voluminose piante di oleandro con fiori di colore rosso.

Lo scorso autunno due anziani del quartiere, all’ombra degli oleandri naturali si godevano il sole di una “ottobrata romana”.

Ci tocca una seconda piccola salita da percorrere in via Franceco Tovaglieri per arrivare alla biblioteca Gianni Rodari.

Sul marciapiedi di sinistra superiamo il piccolo giardino “dimenticato”, quel giardino non rasato dell’erba per più di due anni. 

https://abitarearoma.it/il-giardino-dimenticato-in-via-f-tovaglieri-a-tor-tre-teste-3a-puntata/

Non deve accadere di nuovo. Il cronista non è fiducioso.

Sul marciapiedi di destra, qualche passo dentro il parco, c’è il meraviglioso “laghetto delle paperelle” che attende da anni una definitiva sistemazione dell’impianto idrico.

Lo attende anche il  mio amico Angelo Calabrese che l’osserva tutte le mattine all’alba. 

Angelo tutte le mattine di buon ora parte con la sua macchina da Torre Angela per venire a passeggiare nel parco Alessandrino, Tor Tre Teste, Quarticciolo.

https://abitarearoma.it/in-via-tovaglieri-un-laghetto-che-perde-acqua/

Arrivo alla piccola pineta di fronte alla biblioteca Gianni Rodari. Dall’Assessore del Verde del V Municipio di Roma attendiamo ancora risposte alla nostra richiesta d donazione di una panchina, ma di quelle grandi che si vedono in pubblicità nei paesini del nord Italia, che sono posizionate su terrazze naturali e che hanno vallate da ammirare. E qui ci sono da ammirare i Castelli Romani, i Monti Tiburtini e i Lucretili!

https://abitarearoma.it/donazione-al-parco-palatucci-di-tor-tre-teste/

L’idea mia e di Claudio Giuliano era di posizionarla ai limiti della piccola pineta, con lo sguardo verso il  “laghetto delle paperelle” e “le mura dell’acquedotto Alessandrino”. 

Arriverà una risposta? Luigi Giuliano ha tanto amato il parco e il figlio Claudio non ha chiesto soldi, ha chiesto di donarli.

In via Francesco Tovaglieri, di fronte al civico 329 ho con piacere incontrato il mio amico Edoardo, che aspetta seduto sulla panchina fai da te, l’autobus 556 per andare al mercato di piazza delle Iris a Centocelle..

https://abitarearoma.it/stranezze-in-citta-edoardo-aspetta-seduto-il-556/

Edoardo è dispiaciuto che la sua panchina, con la sua fermata dell’autobus, non è stata tra le prime ad usufruire della zona d’ombra che il Comune di Roma prevedeva di installare alle fermate dei bus più esposte al sole.

Poche centinaia di metri, dopo una piccola discesa con condomini a destra e condomini a sinistra, termina via Francesco Tovaglieri. Il cronista, a questi ultimi 200 metri dedica il “doloroso” articolo di Caterina Tonetti. 

Giro a destra e rientro a via Angelo Viscogliosi

https://abitarearoma.it/tor-tre-teste-da-bomboniera-a-quartiere-dimenticato-dal-sindaco/

Come cittadino e come cronista alla fine del viaggo mI sono posto una domanda, ma la “stranezza di città” di oggi sono il “fico pungiglioso” e gli “oleandri naturali”? 

No! La  stranezza di città” è quello che avete letto!

Sindaco, Assessore all’ambiente del Comune, Presidente del V municipio, Assessore all’Ambiente municipale, consiglieri municipali che pure vivono nel quartiere, non lasciateci con il vostro assordante silenzio.


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