

Un ampio intervento su una struttura, come quella del San Camillo-Forlanini, risalente agli anni ’20. Un investimento complessivo di 78 milioni di euro utilizzati per la ristrutturazione completa di sei padiglioni e per quella parziale di altri due per il San Camillo e per la messa in agibilità di strutture attualmente fatiscenti ed abbandonate dell’ospedale Forlanini.
Previsto anche il recupero degli impianti grazie ad un accordo con il ministero dell’Ambiente che offrirà un contributo di 4 milioni di euro per interventi che garantiranno il risparmio energetico attraverso co-generatori che trasformano il calore in energia elettrica.
Da ottobre verranno inoltre introdotte una Tac a 128 volumi che farà del San Camillo la prima azienda in Italia dotata di questa apparecchiatura e di un acceleratore lineare che soltanto altri due ospedali italiani possiedono.
Nell’immediato sono interessati dalla ristrutturazione il padiglione Bassi, destinato alle medicine specialistiche con stanze a due letti e bagno in camera, il padiglione Cisalpino, per il centro trasfusionale, i laboratori Hla e l’ematologia e il padiglione Flajani, che ospiterà la chirurgia e la medicina oncologica.
In fase di aggiudicazione della gara gli altri lavori che prevedono radicali interventi per il padiglione Malpighi, il padiglione ex-specialità, il padiglione Maternità e il padiglione Lancisi.
Ristrutturazione parziale anche per il padiglione Marchiafava, dove verrà trasferita l’agenzia dei trapianti e i laboratori del centro regionale trapianti.
18 i milioni stanziati per il Forlanini, che diventerà sempre più un ospedale specializzato nella diagnosi e cura delle malattie polmonari ma anche un importante centro di riabilitazione.
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