

«Anche nell’Istituto Penale Minorile di Casal del Marmo, come nelle strutture similari, continuano ad aumentare le giovani persone detenute, ora sono circa 70.
Il Ministro Nordio, cominciando da Bologna, vorrebbe contrastare il sovraffollamento trasferendo una parte di minorenni e giovani nelle carceri per adulti, sottoponendoli al rischio di vessazioni in aggiunta alla privazione della libertà personale.
Al contrario vanno incentivati i percorsi esterni, prevedendo pene alternative: la detenzione infatti deve essere ridotta al minimo, sempre e in particolare per i più giovani, privilegiando educazione, formazione, reinserimento, come avviene in altri Paesi europei come Norvegia, Germania e Spagna e come fino a non molti anni fa accadeva anche negli Istituti Penali italiani.
Purtroppo, oggi abbiamo un governo che si vanta di aver prodotto 3000 detenuti in più nel 2024, avendo un ideale di società repressivo e senza seconde chance. Contro tali scelte nelle prossime settimane rilanceremo le mobilitazioni, per guardare alla prospettiva di ridurre al minimo la detenzione in genere e di chiudere gli Istituti Penali Minorili nel particolare delle persone da 14 a 25 anni».
Lo dichiara Andrea Catarci, responsabile dell’Ufficio Giubileo delle Persone e Partecipazione di Roma Capitale a margine della conferenza stampa presso l’Istituto di Casal del Marmo.
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