La Colonia di Dacia Maraini… – … E la Colonia di Vauro – Lezioni

Fatti e misfatti di gennaio 2016
Mario Relandini - 10 Gennaio 2016

La Colonia di Dacia Maraini…

“Le violenze di Capodanno in Germania sono state un atto di guerra misogino – ha dichiarato la nota scrittrice Dacia Maraini – ma sono sicura che, tra gli aggressori, non ci fossero migranti e rifugiati”.

dacia-maraini-1L’ “intelligence” tedesca ha raccolto inconfutabili prove che ci fossero. Perché l’intelligenza di Dacia Maraini, a 1.400 chilometri di distanza da Colonia, nega che ci fossero?

… E la Colonia di Vauro

“Il vignettista Vauro – sempre sulle violenze di Capodanno nella città tedesca – ha invece costruito, sul “Fatto quotidiano”, questa vignetta: sopra la scritta “Europa. Dopo i fatti di Colonia uno scatto d’orgoglio”, sotto il disegno di un energumeno con occhiali da sole scuri, camicia sbottonata, catenina con grande Crocifisso e dalla cui sguaiata bocca escono queste parole: “Le nostre donne ce le stupriamo noi””.

Ora, obiettivamente, in Europa c’è anche qualche stupratore fra cui, data tanta accesa rivendicazione, magari anche qualche vignettista. Una vignetta come quella pubblicata da Vauro sul “Fatto quotidianoi”, però, è una falsa immagine di un’Europa al maschile. Ma, soprattutto, una cinica offesa e un palese disprezzo nei confronti di un’Europa al femminile. E che, c’è sa sperare, non avrà fatto ridere alcun lettore del giornale.

Lezioni

“In Europa – se n’è uscito l’europarlamentare “leghista” Gianluca Buonanno – tutti vogliono darci lezioni e, poi, non hanno nemmeno il “bidet””.

Che il “bidet”, in Europa, sia un qualcosa di spesso raro è indubbiamente vero. Solo che l’europarlamentare Buonanno dovrebbe tuttavia distinguere. Quando l’Europa ci dà lezioni, non ce le dà di igiene personale, ma di igiene di bilancio pubblico e di prodotto interno lordo.


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  1. Devo pensarci ancora un poco su forse, ma d’istinto penso che la vignetta sia una provocazione sulla reazione dell’indegno fatto di Colonia che ha visto la gran parte delle persone indignarsi ma non sullo stupro quanto sugli esecutori, trovando un ennesimo motivo di guerra allo straniero. La qual cosa, giustificata o meno, rende pero’ evidente che lo sdegno dell’atto si nutra di questo : che da sempre in Italia si attui – in modalità da leggere a pesanti fino allo stupro e omicidio – violenza fisica alla donne, non ha mai trovato altrettanto sdegno popolare e di media. E questo è realtà. Molti degli indignati di Colonia non si sono mai alzati a protestare su episodi nel nostro belpaese. Scrivere ” il branco straniero” ne è la prova.Questa è per me la vignetta. Un’autocritica a questo. Accettarla ? Rifletterci ? E invece no, sempre a vederci il significato “stranieri a casa nostra”. Non sulla mia pelle, grazie.

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