Lazio-Milan 0-3: il cuore non basta
La squadra, spuntata ed in emergenza, ha pagato dazio nella gara contro i rossoneri e vede allontanarsi la vetta. Cronaca, pagelle, tabellino e videosintesiSi sapeva, giocando ogni tre giorni a luglio la Lazio non poteva reggere il confronto con la Juventus. E così è stato, con i tre goal subiti dal Milan è arrivata la seconda sconfitta post lockdown, che allontana la Lazio dalla vetta di ben sette punti. Un’eternità ma ed era facilmente prevedibile: purtroppo la stagione trionfale della Lazio è stata compromessa dall’emergenza Covid-19.
A marzo c’erano tutti i presupposti per sognare, con i capitolini che stavano a mille, in una forma strepitosa e giocavano ogni sette giorni mentre la Juventus aveva l’impiego europeo e l’imperativo di battere il Lione dopo la sconfitta nella gara di andata degli ottavi di Champions League.
A luglio lo scenario è mutato completamente ed il primo a rendersene contro è stato Inzaghi che giustamente ha parlato di obiettivo Champions. Per la matematica certezza mancano pochi punti e la concentrazione massima è rivolta alla qualificazione. Raggiungere la Juventus è una missione impossibile, ma anche qui finché la matematica non emette i suoi verdetti è giusto sperare.
Disfatta senza appello
Contro il Milan la Lazio all’Olimpico ha rimediato un secco tre a zero per mano di una squadra più in forma, più in salute, più completa in questo momento. Inzaghi di contro è stato costretto a schierare una squadra spuntata, senza Immobile e Caicedo, puniti oltre modo dallo zelante arbitro Massa, e con molti elementi acciaccati o affaticati (Correa e Leiva su tutti).
Il Milan ci ha messo poco ad indirizzare la gara sul suo binario, con il gran goal di Calhanoglu al 23’. Dopo la mezzora è salito in cattedra Ibrahimovic che dapprima si è visto annullare un goal per fuorigioco e dopo ha esultato per il raddoppio sul calcio di rigore.
Anche qui, come a Torino, Calavarese è stato fiscalissimo nei confronti di Radu, infatti ha punito il tocco di palla con la mano, nonostante avesse il braccio attaccato al corpo.
Infermeria piena
Nella ripresa, con la squadra tutta in avanti, trascinata da gente come Vavro, Adekanye e D. Anderson, la Lazio ha subito il tris di Rebic al 59’.
Da quel momento la gara è finita, con il Milan che ha anche sfiorato e fallito clamorosamente il quarto goal con Theo Hernandez.
Della serie per non farci mancare niente, dal campo dell’Olimpico sono usciti malconci Correa e Milinkovic che hanno chiesto il cambio ad Inzaghi.
Le pagelle di Lazio-Milan 0-3
LAZIO
Strakosha 6.5 – Per il portiere laziale è stata una serataccia in tutti i sensi. Il tiro di Calhanoglu si è trasformato in pallonetto e l’ha battuto, aveva neutralizzato il rigore di Ibrahimovic ma la palla in qualche modo gli è sfuggita ed è andata dentro. Sul terzo goal non ha potuto fare altro che raccogliere la sfera dalla porta.
Patric 5 – Ha difeso male ed ha lasciato troppo campo a Rebic, che ha siglato il terzo goal.
Acerbi 6 – L’ultimo a mollare anche se gioca pesantemente condizionato dalla diffida che pende sulle sue spalle.
Radu 5.5 – Involontariamente ha causato il calcio di rigore del raddoppio milanista. A fine prime tempo ha chiesto il cambio perché aveva finito la birra in corpo.
55′ Vavro 6 – Nella ripresa ha fatto il suo.
Lazzari 6 – L’ex Spal è uno dei più in forma nonostante fosse stato in dubbio alla viglia del match.
Parolo 5.5 – Ha provato a contrastare senza fortuna il tiro di Calhanoglu.
Leiva 6 – Reduce dall’operazione al ginocchio non era al meglio e sul campo si è visto. Se non eravamo in emergenza Inzaghi non l’avrebbe neanche convocato.
46′ Adekanye 6 – Il giovane attaccante ha fatto quello che ha potuto.
Milinkovic 5.5 – Non una partita fortunata. Sul tre a zero dopo un tiro da lontano ha chiesto il cambio, forse pensando già alla prossima gara contro il Lecce. Speriamo in buone notizie dall’infermeria.
67′ D. Anderson 6 – Ha fatto quello che ha potuto provando a rivitalizzare un attacco spuntato.
Jony 5 – Il più in difficoltà, un pesce fuor d’acqua nell’orchestra laziale.
55′ Lukaku 6 – Le sue accelerazioni fanno ben sperare.
Luis Alberto 6 – Lo spagnolo è stato chiamato ad inventare ma senza veri riferimenti in avanti tutto è stato più complicato.
Correa 5 – Molle, poco cattivo e con una condizione fisica tutta da recuperare. In queste condizioni non è riuscito a supportare sulle spalle il peso dell’attacco.
64′ Cataldi 6 –In extremis ha fatto quello che ha potuto.
All. Simone Inzaghi 6 – La Lazio è stata sconfitta sonoramente ma non si può colpevolizzare. Troppe le attenuanti: rosa corta, infermeria piena e forma fisica traballante. La sconfitta non cancella il meraviglioso percorso della squadra fatto fino ad ora.
MILAN
Donnarumma 6; Conti 6,5 (Calabria 6), Kjaer 6, Romagnoli 6,5, Theo Hernandez 6,5; Kessié 6,5 (86’ Biglia sv) Bennacer 6; Saelemaekers 6, Bonaventura 6,5 (71’ Krunic 6), Calhanoglu 7 (37’ Paquetá 6); Ibrahimovic 6,5 (46’ Rebic 7). All. Stefano Pioli 7.
Arbitro: Gianpaolo Calvarese (Sez. di Teramo) 5.5
Il tabellino di Lazio-Milan 0-3
Marcatori: 23′ Calhanoglu (M), 34′ rig. Ibrahimovic (M), 59′ Rebic (M)
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (55′ Vavro); Lazzari, Parolo, Leiva (46′ Adekanye), Milinkovic (67′ D. Anderson), Jony (55′ Lukaku); Luis Alberto, Correa (64′ Cataldi). A disp. Proto, Guerrieri, Jorge Silva, Armini, Bastos, Falbo, A. Anderson. All. Simone Inzaghi.
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Conti (71′ Calabria), Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Kessie (86′ Biglia), Bennacer; Saelemaekers, Bonaventura (71′ Krunic), Calhanoglu (37′ Paqueta); Ibrahimovic (46′ Rebic). A disp. Begovic, A. Donnarumma, Gabbia, Laxalt, Brescianini, Maldini, Leao. All. Stefano Pioli.
Arbitro: Gianpaolo Calvarese (Sez. di Teramo). Ass.: Peretti – Bindoni. IV uomo: Giua. V.A.R.: Rocchi. A.V.A.R.: Carbone.
NOTE. Ammonito: 78′ Lukaku (L). Recuperi: 2′ pt; 2′ st.