Lazio-Roma 3-0, le pagelle
Nella Roma disastro totale, il peggiore è Ibanez e nessuno raggiunge la sufficienza. Luis Alberto il migliore della LazioLazio-Roma
Lazio: Reina 6,5; Luiz Felipe 6,5 (69′ Patric 6), Acerbi 6,5, Radu 6,5 (83′ Hoedt 6); Lazzari 8, Milinkovic 7, Leiva 7 (66′ Escalante 6,5), Luis Alberto 8,5, Marusic 7, Caicedo 6,5 (66′ Akpa Akpro 6,5), Immobile 8 (83′ Muriqi s.v.) All.: Inzaghi 8
Roma:
Pau Lopez 5,5
Sui tre gol è impotente, forse troppo
Mancini 5
Parte bene, soprattutto negli anticipi e nel supporto della manovra, ma dopo gli errori del compagno Ibanez tutta la squadra si avvia velocemente verso il disastro
(71′ Mayoral) 5,5
Fa quel che può, ma in una situazione ormai irreversibile
Smalling 4,5
Crolla scivolando spesso in occasioni cruciali. Devastato dalle accelerazioni di Immobile
Ibanez 3
E’ l’artefice dell’inizio della disfatta. Quando la squadra ancora prova a giostrare palla per provare a capire il meccanismo tattico di Inzaghi, lui commette un errore talmente ingenuo quanto goffo in area su Lazzari, che porta al primo gol biancoazzurro. Ma in tutta la gara viene ampiamente surclassato da Lazzari. La Lazio vince la partita nella sua zona
Karsdorp 5,5
Dalle sue parti c’è meno intensità di gioco rispetto all’altra fascia, ma lui non è molto concreto nel supporto della manovra
Villar 5,5
Uno dei più positivi, soprattutto nel primo tempo in cui cerca di prendere in mano la squadra, ma quando non riesce a trovare spazi per ispirare i compagni, si fiacca e diventa inutile
(60′ Cristante) 5
Non meglio di Villar, nemmeno in fase difensiva
Veretout 4,5
Si fa schiacciare dai centrocampisti avversari e lui tenta di eluderli pressando più alto, escludendosi totalmente dal gioco. Sembra fuori fase e troppo insicuro in questo momento
(45′ Pedro) 5
Cerca di dare una mano giocando a tutto campo, ma il suo palleggio è fine a se stesso
Spinazzola 4
Molto male sulla fascia in cui la Lazio vince la partita. I suoi spunti sono inesistenti e non riesce mai a dare una mano a livello difensivo lasciando Ibanez in balia di Lazzari e di se stesso
(71′ Bruno Peres) 5,5
Qualcosa in più rispetto a Spinazzola, ma non raddrizza le sorti del match
Pellegrini 4,5
Senza dubbio ci prova a prendere in mano la squadra, ma non gli riesce proprio nulla. Non si ricorda un contrasto, una ripartenza, un lancio preciso o un tiro in porta che sia
Mkhitaryan 4,5
Neutralizzato completamente dalla pressione asfissiante dei laziali. Da lui in queste gare ci si aspetta qualcosa di più
Dzeko 4,5
Si vede solo a sprazzi, con qualche scatto di orgoglio, ma è totalmente inutile per buona parte del match. Emerge nel finale trovando anche il tiro in porta, ma Reina è attento e gli nega la gioia del gol della bandiera
All.: P. Fonseca 3
La scorsa stagione è stato fortunato, ma quest’anno arriva la prima sonante sconfitta nel derby che nasce già in conferenza stampa, quando si azzarda a dire che, pur essendo una partita importante, vale sempre tre punti. Tradotto: è una partita come tutte le altre. Zeman pagò a caro prezzo quella frase, ma sembra che in società si sia persa la memoria storica, quella da infondere ai neofiti tecnici romanisti. In campo i giocatori applicano la vulgata del suo allenatore alla perfezione e Inzaghi raccoglie i frutti di una gara studiata attentamente e affrontata con il coltello tra i denti: ingredienti da derby, ma solo per chi li conosce e li sa usare
Arbitro: Orsato 5
Male la gestione dei cartellini, visto che non li distribuisce uniformemente. Dubbi sul secondo gol laziale con Caicedo che in fuorigioco non attivo è comunque sulla traiettoria della palla. Quando sale la tensione, l’arbitro deve riuscire comunque a mantenere la calma con autorevolezza e non con autoritarietà