Non brillante ma cinica: la Roma vince in rimonta a Bergamo
Trascinata dal talento di Ljajic la Roma risponde al "gol lampo" nerazzurro e batte l'Atalanta per 2 a 1La Roma è chiamata ad affrontare una difficile sfida sul freddo campo bergamasco contro un’Atalanta che, seppur recentemente a secco di risultati utili, è sempre stata un’avversaria ostica in casa per i giallorossi.
I precedenti all’Atleti Azzurri d’Italia vedono infatti la squadra bergamasca vincente ben 18 volte, due in più rispetto alle vittorie delle Roma; 18 le partite finite in parità.
Il match inizia in salita per i giallorossi che subiscono dopo appena 50 secondi il gol nerazzurro, frutto di un’ingenuità di Cole che si lascia superare facilmente sulla sinistra da Raimondi il quale dalla linea di fondo mette dietro un ottimo pallone che Maxi Moralez battezza sapientemente in rete.
Uno a zero per i padroni di casa e del gioco: nei primi minuti in campo il possesso e le occasioni sono tutte atalantine. Prima un tentativo da fuori di Baselli che finisce di poco a lato. Al 10′ i giallorossi, feriti e storditi, rischiano grosso: cross insidioso di Dramè dalla destra, De Sanctis in uscita alta respinge corto proprio sui piedi del solito Baselli che calcia di prima e colpisce in pieno la traversa.
La Roma si scuote e prova a mettere ordine. Inizia a fare possesso e spreca al minuto 13° una grande occasione capitata sui piedi di Pjanic dopo un ottimo contropiede: destro a giro bello, ma impreciso, che si spegne alla sinistra di Sportiello.
La squadra di Garcia continua a prendere campo e sfrutta le disattenzioni della difesa nerazzurra. Trova, finalmente, il pareggio al 23′ quando, dopo aver ricevuto un pallone diligentemente recuperato da Pjanic, Ljajic, si lancia in un’azione personale sfidando la difesa: parte largo sulla sinistra, poi rientra e calcia un destro micidiale che con precisione millimetrica si infila alla sinistra del portiere atalantino sfiorando il palo e finendo in rete.
Un cross pericoloso di Moralez, respinto fuori da De Sanctis, è quanto rimane di un’Atalanta decisamente meno brillante che sembra rivedere i fantasmi di inizio stagione.
Ne approfitta la Roma che, sull’onda dell’entusiasmo, mette la freccia e sorpassa al 42′ con una splendida azione ancora una volta in contropiede.
Nainggolan ruba palla e conduce la galoppata dell’attacco romanista, allarga sulla sinistra per Ljajic che chiude il triangolo restituendo palla al belga e fornendo l’assist per il sinistro all’angolino che vale il 2-1 giallorosso.
La ripresa riserva poche emozioni. Garcia, costretto a fare a meno di Torosidis, provato dai problemi fisici, alla quinta partita consecutiva in campionato per assenza di Maicon sulla fascia destra, fa esordire il giovane Somma, classe ’95. Poco dopo un affaticato Iturbe, che non ha risparmiato il fiato, mostrando buone qualità in fase difensiva, lascia il posto al recuperato Florenzi. I giallorossi sono già proiettati alla sfida di Mosca e soffrono di cali di concentrazione concedendo due ottime occasioni per il pareggio nerazzurro. Al 65′ Stendardo non sfrutta l’assist derivante da una punizione di Moralez e la palla si spegne sul fondo: al 71′ De Rossi perde un brutto pallone in area e serve il pari ai piedi di Moralez che, a tu per tu con De Sanctis, spreca sparando a lato.
Colantuono le prova tutte: mette dentro Bianchi e Boakye e passa al 4-2-3-1, mentre Garcia risponde con Keita per Ljajic e un prudente 4-5-1. Sul finale proprio il nuovo entrato Boakye lascia in dieci la propria squadra abbandonandosi a veementi proteste dopo un fallo che l’arbitro Massa non perdona.
La sfida si conclude sull’1-2. Una vittoria sofferta ma tutto sommato meritata dagli uomini di Garcia che dedicano unanimemente il successo al compagno di squadra Leandro Castan, il quale, come comunicato in settimana dallo staff giallorosso, dovrà subire nelle prossime ore un delicato intervento neurochirurgico che lo terrà lontano dal campo fino a data da destinarsi.
ATALANTA – ROMA 1-2
Atalanta (4-4-2): Sportiello; Bellini, Stendardo, Cherubin, Dramè; Raimondi Baselli (Dal 69′ Grassi), Carmona, Gomez (Dal 75′ Boakye), Moralez, Denis (Dal 75′ Bianchi). A disp.: Avramov, Benalouane, Zappacosta, Biava, Scaloni, Del Grosso, Molina, D’Alessandro, Migliaccio, Baselli, Boakye, Bianchi. All.: Colantuono.
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis (Dal 49′ Somma), Manolas, Astori, Cole; De Rossi, Pjanic, Nainggolan; Iturbe (Dal 58′ Florenzi), Destro, Ljajic (Dal 82′ Keita). A disp.: Skorupski, Lobont, Somma, Calabresi, Holebas, Emanuelson, Strootman, Paredes, Florenzi, Uçan, Keita, Pjanic, Gervinho, Sanabria. All.: Rudi Garcia.
Arbitro: Davide Massa (Imperia)
Marcatori: 1′ Moralez (A), 23′ Ljajic (R), 42′ Nainggolan (R)
Ammoniti: 3′ Nainggolan (R), 14′ Carmona (A), 19′ Moralez (A), 50′ Pjanic (R), 63′ Astori (R), 80′ Somma (R), 85′ Keita (R)
Espulsi: 95′ Boakye (A)
Le pagelle di Gianluigi Polcaro
Atalanta: Sportiello 6; Bellini 5, Stendardo 6, Cherubin 5,5, Dramè 5,5; Raimondi 7, Baselli 6 (Dal 69′ Grassi s.v.), Carmona 6, Gomez 5,5 (Dal 75′ Boakye s.v.), Moralez 6,5, Denis 5 (Dal 75′ Bianchi s.v.). All.: Colantuono 6,5
Roma: De Sanctis 5: Ha difficoltà nelle uscite alte, rischiando di far prendere alla Roma il secondo gol dopo pochi minuti, segno che qualcosa fisicamente ancora non va. Incolpevole sul gol preso, ma sbaglia spesso i rinvii;
Torosidis 6: Fa il suo, coprendo bene la sua zona di competenza. Poi esce per infortunio. Si spera che Garcia possa recuperarlo per il martedì di coppa;
(Dal 49′ Somma) 6: Esordio del Primavera. Buona tenacia;
Manolas 6,5: Bene nelle chiusure e nel far sentire la sua possente presenta a Denis e compagni;
Astori 6: Un po’ imballato al rientro dall’infortunio, ma ci mette tanta esperienza per tappare i buchi e non rischiare figuracce e coprire alcuni errori;
Cole 4: Impresentabile sotto tutti i punti di vista. Il gol preso è tutto suo: si fa surclassare da Raimondi che diventa una sintesi tra Cristiano Ronaldo e Robben. Non è un caso che gli uomini di Colantuono giocano spesso dalla sua parte. Male anche in fase di impostazione e i compagni di reparto devono sopperire pure alle sue pecche;
De Rossi 5: Fatica a rientrare in condizione dopo l’infortunio, sfornando un’altra prestazione deludente (compresa quella in Nazionale). Manca molto alla squadra il suo equilibrio difensivo e la capacità di saper far ripartire l’azione. Rischia nel finale regalando a Morales la palla del possibile pareggio bergamasco;
Pjanic 6,5: Sempre presente nel vivo del gioco, riesce a gestire con sapienza il palleggio dei centrocampisti. Manca un gol che avrebbe meritato;
Nainggolan 7,5: Qualche pallone in appoggio lo sbaglia, ma è essenziale per dare sostanza e carattere al centrocampo. È uno di quelli che aziona la riscossa giallorossa coronando la prestazione con il gol della vittoria;
Iturbe 5,5: Ancora lontano da una condizione adeguata. La voglia c’è e fa sempre qualcosa di buono, smarcandosi, all’inizio, a dovere per vie centrali. Poi nel proseguo del match i calci presi e la precaria tenuta fisica lo portano a perdersi;
(Dal 58′ Florenzi) 6,5: Innesto prezioso. Ottimo collante tra attacco e centrocampo, si inventa azioni preziose e la sua mobilità tiene a bada la difesa di casa;
Destro 5,5: Parte bene, giocando con i compagni e regalando a Pjanic un bell’assist. Poi man mano scompare dal vivo del gioco. E’ vero che è poco assistito, ma non fa nulla per andarsi a cercarsi palla e alla sua età non può pensare di giocare solo al centro dell’area, perche se non segna diventa inutile;
Ljajic 7,5: Altro artefice della vittoria giallorossa. Seconda prestazione coronata con un gol pregevole. Poi colpi di classe tutti al servizio della squadra, come l’assist per il gol vittoria del Ninja;
(Dal 82′ Keita) 6,5: Pochi minuti per il professore, ma fondamentali per il controllo della partita.
All.: Rudi Garcia 6,5. Vittoria storica, visto che a Bergamo non si vinceva da 5 anni, dai tempi di Ranieri. E’ dura dover schierare l’ennesima difesa inedita. I troppi infortuni di qualità stanno mettendo in crisi la stagione della Roma. Ma non si riesce a capire il continuo inserimento di Cole. Sebbene Holebas abbia deluso, avrebbe diritto a essere maggiormente utilizzato per dargli il ritmo partita e poi giudicarlo definitivamente. L’inglese, invece, sembra ormai un ex giocatore.
Arbitro: Davide Massa 5. Nonostante non abbia condizionato il risultato, dirige con un metro di giudizio fiscale e dimostra tutta la sua miopia calcistica. Sforna cartellini gialli per nulla e spezzetta il gioco inutilmente.
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