Paura a Tor Tre Teste. Tentano di rapire un bimbo di otto mesi
Sabato 15 novembre una donna, con l'aiuto del figlio più grande, è riuscita ad impedire ad una coppia di nomadi di rapire il suo bimboUn pomeriggio di paura, sabato 15 novembre, per una mamma di Tor Tre Teste. La donna, con l’aiuto del figlio più grande, è riuscita ad impedire ad una coppia di nomadi – provenienti dal campo di via di Salone – di rapire il suo bimbo di otto mesi che era stato prelevato dal suo seggiolino mentre si attendeva proprio insieme al fratello maggiore il ritorno della mamma.
A lanciare l’allarme è stato il bambino di 7 anni, come racconta la mamma al Messaggero: “Erano intorno alle quattro di pomeriggio, quando ho deciso di uscire con i miei figli. Ho messo il piccolo sul seggiolino e siamo scesi in cortile, quando mi sono accorta di aver dimenticato il giubotto del grande in casa e sono risalita un attimo.
Dopo poco ho sentito mio figlio più grande urlare corri mamma c’è un uomo che sta prendendo Andrea (nome di fantasia) dal seggiolino. Sono corsa nel cortile, dove ho visto un individuo con in braccio il piccolo di otto mesi. Ho urlato a squarciagola. Lui, dopo avermi minacciato di spararmi alla testa è fuggito su un furgone bianco”.
Subito sono scattati in azione gli uomini del 113 che hanno individuato il furgone e fermato la coppia a bordo. Si tratta di uomo e una donna di origini slave, di 42 e 47 anni, accusati di tentato rapimento e violazione di domicilio. Le forze dell’ordine, infatti, avrebbero constatato che la catena del cancello esterno è stata forzata con un piccone.
Al momento sono in corso le indagine per scoprire la reale motivazione per cui i due nomadi volevano portare via il piccolo. Visto che la donna ha dichiarato che l’uomo prima di fuggire le avrebbe detto: “Torneremo a prendere il bambino. Verremmo nella notte con dei complici e spareremo a te e tuo marito”.
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