E' decisivo. Spalletti lascia dopo quattro stagioni e con due anni di anticipo la panchina giallorossa. Al suo posto la Sensi ha voluto Claudio Ranieri, ex allenatore della Juventus. Una svolta che non ha lasciato…
Roma-Pescara, le pagelle
Perotti mattatore e Dzeko gol e giocate per la squadra. Emerson il peggioreROMA-PESCARA 3-2
ROMA:
Szczesny 7: In almeno due occasioni si fa trovare pronto a sventare il pericolo davanti alla sua porta. È la prestazione tipica del grande portiere, che segue il trend delle sue ultime apparizioni
Bruno Peres 5: A parte qualche discreta sgambata in avanti è poco incisivo. Sbaglia tutti i cross e nella ripresa va in crisi quando il pressing degli ospiti si fa più intenso
Ruediger 5,5: Lotta da vero leone, ma è dura con una squadra sbilanciata riuscire a trovare il giusto feeling con i compagni e l’adeguato assestamento dopo i tanti mesi di stop
Fazio 6: Ancora il migliore della difesa. Difficile che sbagli a impostare. Sempre più un punto di riferimento per il gioco di Spalletti
Emerson 4,5: Inizia bene, ma è solo fumo negli occhi. Dopo pochi minuti la sua potenza di fuoco è nulla e in fase difensiva è un disastro. Poco assistito dalla mediana, non riesce mai a cavarsela da solo commettendo falli rischiosi perché è sempre fuori tempo. Gli abruzzesi lo puntano spesso
Gerson 5: Il diciannovenne fa molta fatica nella sua prima da titolare in serie A. Forse Spalletti non si aspettava una tale foga agonistica da parte degli avversari e chi ci rimette è soprattutto il brasiliano che mostra tutti i suoi limiti di mancato adattamento al calcio italiano in aggiunta alla sua giovane età. Lento, scontato e poco fisico dovrebbe farsi le ossa in una squadra italiana minore
(72′ Totti) 6: Entra nel momento più difficile per la squadra. Ancora imballato fisicamente dopo lo stop per infortunio, ma non lesina la solita personalità e qualche assist dei suoi
Strootman 5,5: Ancora lontano parente del campione ammirato due anni fa e anche di quello di inizio stagione. Sempre in ritardo negli scontri e l’inferiorità numerica a centrocampo non lo aiuta. Manca il suo gioco
Salah 5,5: Scompare per larghi tratti della gara per poi cercare di sferrare qualche colpo dei suoi, ma è sfortunato sotto porta
(90’+1 Vermaelen) s.v. Al rientro dopo un lungo stop. Per lui oltre al consueto ruolo di difesa potrebbe esserci anche quella di centrocampista visti i suoi buoni piedi
Nainggolan 5,5: Un po’ isolato sulla trequarti il ninja non è brillante e a parte la solita foga agonistica non riesce a essere determinante. Mancano le prestazioni della scorsa stagione
(65′ De Rossi) 5,5: Entra subito nel vivo del match con il solito contributo di qualità, ma da un suo errore la squadra rischia di prendere il gol della beffa, ma è sempre lui poi a rimediare. Sul secondo gol preso ha responsabilità nell’aver lasciato solo Caprari libero di calciare in rete
Perotti 7,5: Il play maker. Tutte le azioni più pericolose passano dai suoi piedi. Sulla fascia è inarrestabile e prova spesso azioni personali. Da una di queste nasce l’assist per la seconda rete di Dzeko. Segna il bel rigore del terzo gol romanista
Dzeko 7: Ancora una volta la squadra fa affidamento su di lui che da solo riesce a fare reparto e a segnare gol pesantissimi. Stavolta in dieci minuti segna due reti, ma poi anche tanta quantità e qualità. Capocannoniere della serie A
All. Spalletti 6: La squadra è molto offensiva con i due esterni che badano più a spingere che a difendere e con Gerson nella mediana. E i nodi vengono al pettine. Il mister, che forse non si aspettava un avversario così su di giri, fa quel che può, anche se lo squilibrio è più delineato dalle scelte estive del calciomercato che dai suoi reali intenti
PESCARA: Bizzarri 6; Vitturini 5,5 (46′ Verre 6,5), Zupasic 5, Biraghi 5,5; Zampano 6, Brugman 6, Memushaj 6,5, Crescenzi 6; Benali 5 (78′ Cristante 6), Pepe 6; Bahebeck s.v. (5′ Caprari 6,5). All. Oddo 6,5
Arbitro: Irrati 6,5: Gara meno facile del previsto. Non gli sfuggono i casi più importanti e i 5 cartellini gialli che sfodera sono sacrosanti, così come è sacrosanto il rigore assegnato alla Roma