Scoperta la targa commemorativa per Ennio Signorini

A Colli Aniene molte istituzioni presenti per rendere omaggio al personaggio che tanto ha fatto col suo impegno nella politica romana

Colli Aniene omaggia Ennio Signorini con una targa commemorativa. Purtroppo ancora non è stato possibile intitolare una vera e propria area, come richiesto dall’aula del IV Municipio nella seduta del 12 febbraio, perché le leggi in tema di toponomastica lo consentono solo dopo i 10 anni dalla scomparsa di un personaggio pubblico, ma un primo importante omaggio è stato fatto.

Nel pomeriggio di giovedì 27 marzo è stata scoperta una targa nell’area verde di via Meuccio Ruini, alla presenza di molte istituzioni, tra cui il Sindaco Gualtieri, il Presidente del Municipio Umberti e il capogruppo del PD Federico Proietti. Le condizioni meteo avverse, con pioggia che cadeva a tratti, non ha impedito alla popolazione di Colli Aniene di riempire completamente l’area per un evento a cui non voleva mancare.

Molti cittadini che hanno rappresentato la storia associativa e politica del quartiere fin dai tempi della sua fondazione, ed anche tanti cittadini comuni che hanno conosciuto Ennio nell’arco temporale della sua attività politica ed associativa.

Ad aprire gli interventi Federico Proietti, capogruppo PD in IV Municipio: “Oggi dimostriamo quanto ci tenevamo, come Municipio, ad onorare con un atto tangibile la memoria di Ennio Signorini, in attesa dei 10 anni stabiliti per legge per l’intitolazione di un’area.

La piantumazione di un leccio e di una targa in sua memoria in questo luogo rappresentano il riconoscimento di una vita spesa con impegno personale, politico e professionale nella tutela delle fasce più fragili.

Un impegno che si è concretizzato nel nostro territorio nella realizzazione, durante l’esperienza del consorzio cooperativo AIC, con la realizzazione di quartieri come Colli Aniene, Pietralata e Settecamini.

Massimiliano Umberti, Presidente del Municipio, nel suo intervento, ha detto che “oggi, a un anno dalla sua morte, onoriamo un personaggio importante per la storia di Roma e di questo quadrante territoriale. Ricordiamo il suo essere in prima linea nella lotta per il diritto alla casa e per la lotta per la riqualificazione delle periferie romane, grazie alla quale è stato possibile far uscire da una condizione abitativa precaria migliaia di famiglie.

Lo ringraziamo per il suo attivo contributo verso il cambiamento di un paese che, nel dopoguerra, ha consentito alle fasce popolari ai margini della società di pretendere e ottenere più diritti

L’intervento più sentito, ovviamente, quello del figlio Claudio Signorini: “C’è stata una caparbietà e una passione nel lavoro che ci eravamo dati solo un anno fa. Non possiamo ancora intitolare questa piazza ad Ennio perché la toponomastica non lo consente, lo faremo tra 9 anni, ma intanto è un riconoscimento molto importante.

E’ un riconoscimento anche per voi, perché lui ha speso la sua vita per associare le persone e non solo per poter dare ai ceti meno abbienti la possibilità di avere un tetto sulla testa. Lui voleva creare dei luoghi dove le persone si potessero incontrare, e questo è un luogo.

Ci sono tantissime periferie a Roma che, per varie motivazioni, non sono luoghi. Lui si è speso fino alla fine per creare luoghi, come ad esempio quello dove domenica abbiamo intitolato un albero, agli Orti Urbani Sociali di Tor Carbone, l’ultimo dei suoi sforzi per creare luoghi di aggregazione. Ci rivediamo tra 9 anni per l’intitolazione della piazza

A chiudere gli interventi, prima ella scopertura della targa, il Sindaco Roberto Gualtieri: “L’amministrazione ha voluto comunque fin da subito riconoscere un tributo alla memoria di Ennio, in attesa dei 10 anni per intitolargli un luogo. Ennio ha dato molto a questa città, con la sua alta idea di politica verso la città e verso i più deboli.

Noi oggi dobbiamo prendere questo testimone e rilanciarlo, perché attualmente uno dei problemi principali di questa città è proprio che la grande stagione delle politiche pubbliche per la casa è stata accantonata.

Ricordiamo con Ennio che c’è modo e modo di fare politica nell’amministrazione, e quella capacità straordinaria di essere integerrimi, vicini alle persone e di considerare la politica una missione, sono valori che devono ispirare tutti noi.


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