Si nun conosci Roma, te la racconta Fabrizio Amici
Fino a domenica 27 aprile 2008, al Teatro Tirso, il popolare cantante ripercorre la storia della canzone romanaDal 22 al 27 aprile, al Teatro Tirso De Molina, il popolare cantante romano Fabrizio Amici, figlio ed erede del grande Alvaro, “la voce di Roma”, è impegnato in un percorso storico sulla canzone romana.
Si nun conosci Roma, questo è il titolo del concerto-spettacolo che parte dalle origini della canzone romana, dal 1260, fino ad arrivare ai giorni nostri, omaggiando chi l’ha composta e chi l’ha interpretata: da Balzani a Fregoli, Petrolini, Fabrizi, Gabriella Ferri, Sordi, Proietti e Rascel.
E il viaggio è divertente e soprattutto immune da attacchi di noia e pericolosi cali di tensione, perché, all’intonata voce di Amici e la sua chitarra, sul palco, c’è la presenza della viva comicità (e non solo) di Pietro Romano; le evoluzioni artistiche e acrobatiche dei ballerini Valeria Palmacci e Ivan Bottaro (molto applauditi dal pubblico); e le gradevoli note di un ben assortito quartetto composto da Alessandro Di Stazio, alla fisarmonica, Claudio Merico (violino), Ennio D’Alessandro (clarinetto) e Carmine Bruno (percussioni).
L’interpretazione di Fabrizio Amici parte proprio dalla prima canzone romana, Er testamento del Capitano (1260). Poi un salto nel settecento con Come te posso ama’, seguita da Le streghe, canzone vincitrice del primo Festival della canzone romana che si svolse a San Giovanni nel 1891.
La più bella serenata è di due anni dopo, 1893: Affacciate Nunziata.
Doverosi gli omaggi che Fabrizio ha reso all’indimenticabile Gabriella Ferri, cantando una delle canzoni più belle del repertorio della cantante, Vecchia Roma, e a Nino Manfredi, con Tanto pe’ cantà.
Non potevano mancare: Nina si voi dormite (1901), anche questa cantata dalla Ferri, di Leonardi e Marino; Aricciarola; L’eco der core; Fiori trasteverini; Roma nun fa la stupida, sempre dal Rugantino; Er barcarolo di Balzani e cavallo di battaglia di Lando Fiorini; e Sora Menica.
Nel programma di Fabrizio Amici anche tre interpreti romani di eccezione: Gigi Proietti, con la sua La vita è un’osteria; Aldo Fabrizio con È bello avè ‘na donna dentro casa, canzone inserita nel Rugantino; e Renato Rascel con Domenica è sempre domenica e Arrivederci Roma, quest’ultima, non a caso, inserita da Amici nel finale.
Musica accompagnata bene dal ballo e dalle gag comiche di Pietro Romano, il quale, alla fine del primo tempo, nella serata d’esordio ha sorpreso tutti interpretando per la prima volta, con forte intensità, Bruno, il fratello che uccise il prepotente fratello minore ne Er fattaccio de vicolo del Moro.
“Più semo e mejo stamo”, recita una canzone romana. Sono d’accordo tutti, alla fine dello spettacolo. E il bis Fabrizio Amici non poteva non dedicarlo al caro papà Alvaro scomparso cinque anni fa, salutando il pubblico con Vojo abbraccià Roma mia, meglio conosciuta come "Termini".
BOX INFORMAZIONI : Si nun conosci Roma. Percorso storicomico sulla canzone romana
Dal 22 al 27 aprile – Teatro Tirso De Molina, via Tirso 89 (vicino piazza Buenos Aires) -Tel. 068411827 – www.teatrotirsodemolina.it
Spettacoli: martedì-venerdì ore 21; sabato ore 18 e 21; domenica ore 18. – Biglietti: prezzo intero 21 €; ridotto 19 €
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