Stranezze di città, il Ponte Ilaria Alpi in viale Giorgio De Chirico a Tor Sapienza

Un ponte per non dimenticare

Per trovare una “stranezza in città” è sufficiente osservare. Tutti osserviamo, ma se facciamo l’abitudine a qualcosa, arriviamo a non avvertirne più la presenza.

Chissà quante volte negli anni abbiamo percorso viale Giorgio De Chirico a Tor Sapienza, nel quadrante est della Capitale, sia nel verso per andare a via Prenestina, sia nel verso per andare a via Collatina.

Chissà quante volte negli anni abbiamo visto quel ponte pedonale in legno sopraelevato in viale G. De Chirico, che collega il mini quartiere di via G. Morandi/T.Cremona al quartiere di Tor Sapienza.

Forse una parte di noi non sa che il ponte in legno è intitolato alla memoria di Ilaria Alpi, forse non sappiamo nemmeno chi era Ilaria Alpi e chi era Miran Hrovatin.

Oggi ho trovato la mia “stranezza in città” nel ponte di legno intitolato alla memoria di Ilaria Alpi in viale Giorgio De Chirico.

Un ponte inaugurato, durante il primo mandato del sindaco Walter Veltroni, dalla vice Sindaco l’On. Garavaglia.

Abitare A all’epoca era presente, riporto immagine e testo dell’articolo recuperato dalla nostra sempre più piena sezione dedicata all’archivio PDF.

Tor Sapienza: il ponte Ilaria Alpi

Il 7 giugno si è svolta la manifestazione per la dedicazione ad llaria Alpi del ponte di legno nel parco «Barone Rampante» in viale Giorgio Morandi con animazioni per bambini, esibizioni di bands giovanili del Bottardi, Giorgi e Antropos jazz, la rappresentazione teatrale «Verso la pace in versi» a cura degli attori del Teatro della Forma.
La vicesindaco on. Garavaglia ha scoperto la targa che ricorda la coraggiosa giornalista di Rai 3. Presenti i genitori Luciana e Giorgio Alpi (nelle foto), l’assessore comunale alla Sicurezza Urbana Liliana Ferrato, il consigliere comunale Pino Battaglia, il presidente del VII Municipio Stefano Tozzi, gli assessori municipali Giampiero Cioffredi e Elisabetta Aloisi, numerosi consiglieri del VII Municipio e il presidente dell’associazione Antropos Cristina Gerardo.

Premiati anche i lavori più signiricalivi degli studenti delle scuole medie inferiori e superiori del VII e raccolti nel libro «llaria Alpi. Un ponte per la verità». Ricordiamo le scuole partecipanti: medie Salvo D’Acquisto, Andersen, San Bene­ detto, Catullo, Tommaso Grossi, Giovanni Verga, Borgo Ragazzi Don Bosco; liceo scientifico Fran- cesco d’Assisi; gli istituti Jean Piaget, Virginia Wolf, Giovanni XXIII, Botticella Livia Bottardi ed il C.F.P. Teresa Gullace.

 

Ponte chiuso nel 2021 e nel 2022 la nuova giunta capitolina ha deliberato un progetto di fattibilità tecnico-finanziaria:

“la struttura sarà demolita e ricostruita grazie a un finanziamento di 617mila euro.
Il progetto sarà inserito all’interno del piano investimenti 2022-2024”.

In questi giorni, siamo a maggio del 2024, sono andato vicino al ponte che versa in stato di assoluto degrado, chiuso da anni e senza apparenti novità e che continua a non consentire il transito dei pedoni.

Sono sincero, non ero più entrato nel parco del Barone Rampante, in viale G. Morandi, dal 7 giugno 2004.

C’ero andato, con mia moglie e mia figlia, su invito della Professoressa Gilda Palma, coordinatrice dell’evento, dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Livia Bottardi” a La Rustica, per la consegna di una targa a mio figlio per un suo componimento su Ilaria Alpi, che il 20 marzo 1994 perdeva la vita assieme al suo operatore Miran Hrovatin sotto i colpi di un agguato a Mogadiscio, capitale della Somalia.

Un omicidio per il quale non si è purtroppo ancora arrivati a una verità e a una giustizia definitiva.

Come passa il tempo, trent’anni dall’uccisione dei due giornalisti, vent’anni dalla premiazione e …..

Un ponte per non dimenticare!


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Un commento su “Stranezze di città, il Ponte Ilaria Alpi in viale Giorgio De Chirico a Tor Sapienza

  1. Quel 7 giugno ero presente anche io, ricordo che la Garavaglia fece un sentito discorso che si concluse con il chiaro invito rivolto a tutti (autorità e semplici cittadini) a “mantenere in buone condizioni il ponte”, ma purtroppo… ‘che amarezza’

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