Strepitoso successo di critica e di pubblico per il Centenario di Pasolini a Sambuci

Venerdì 26 agosto 2022 convegno “IN LÌMINE URBIS. IL POETA OLTRECONFINE” realizzato dall’Associazione Culturale Terzo Millennio

Si è svolto venerdì 26 agosto a Sambuci il convegno “IN LÌMINE URBIS. IL POETA OLTRECONFINE” realizzato dall’Associazione Culturale Terzo Millennio.

L’iniziativa, che ha ricevuto il Patrocinio del Comitato Nazionale per le celebrazioni per il centenario della nascita di P. P. Pasolini, della Regione  Lazio, di Città Metropolitana Di Roma Capitale,  e del Comune di Sambuci ha avuto luogo nella splendida cornice del Salone delle Prospettive di Castello Theodoli. Per offrire una panoramica il più possibile esaustiva del Poeta, in una sintesi efficace ma profonda e pienamente comprensibile, fondamentale e insostituibile la presenza del Prof. RINO CAPUTO, Presidente del Comitato Scientifico Nazionale per la Celebrazione per il Centenario di Pasolini, già Ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università di Roma Tor Vergata il quale, sollecitato dalle domande proposte dalla coordinatrice dell’evento, dott.ssa AURORA FRATINI anche su temi inconsueti in merito al Poeta ha ritenuto il Convegno pasoliniano di Sambuci estremamente originale e innovativo.

«Il convegno di Sambuci» dice il prof. RINO CAPUTO «si distingue, tra i pur benemeriti interventi in questo anno della ricorrenza del centenario della nascita di Pasolini, per la sua completezza appassionata, ma anche per aver individuato alcuni temi non consueti dell’opera pasoliniana. Innanzitutto un rapporto più esplicitò tra Pasolini e le donne, tra Pasolini e la figura della donna, veicolato rispetto alle donne concrete con cui è entrato in contatto, da Elsa Morante a Maria Callas; il rapporto tra Pasolini e il dialetto che, come sappiamo, è però poietico perché spinge ad una riconsiderazione del rapporto tra lingua nazionale e parlate dialettali locali, fino a lanciare la cosiddetta “poesia neodialettale”; il rapporto, fondamentale, tra i classici della letteratura italiana e della letteratura occidentale più in generale con l’opera di Pasolini, dove si può notare che l’eredità, in particolare di Dante Alighieri, ma anche come sappiamo del Boccaccio e della letteratura greca antica è molto ben presente nell’opera di Pasolini. Infine è da segnalare che dal convegno di Sambuci viene fuori un modo nuovo di vedere il rapporto tra Pasolini e un autore  per l’innanzi poco avvicinato al Poeta friulano e cioè Luigi Pirandello. Proprio “Che cosa sono le nuvole?” dà la misura di un impegno di Pasolini a voler quasi ereditare i temi pirandelliani per collocarli nella sua opera.»

L’itinerario pasoliniano è stato intervallato dalla musica e dalle voci dei Cori Riuniti (Nuovo Coro Popolare e Bibliocanto) diretti dal M° PAULA GALLARDO, che ha commentato l’esperienza dedicata al Poeta a Sambuci con queste parole: «Essere stati coinvolti in questo progetto pasoliniano da Aurora Fratini ci onora tantissimo. Ci ha dato tanto, perché ci ha fatto imparare tante cose, soprattutto a me, che non sono italiana e che conoscevo Pasolini ma in maniera, per così dire, molto superficiale. La data stabilita per il convegno mi ha offerto la possibilità di riunire un  numero cospicuo di coristi sia del Nuovo Coro Popolare, nato per forte suggerimento di Vincenzo Luciani per  partecipare ad eventi dedicati alla poesia dialettale, sia di Bibliocanto, nato nella biblioteca di Spinaceto, intitolata proprio a Pier Paolo Pasolini, per desiderio di un gruppo dei lettori della biblioteca, per i quali è sta davvero un’occasione d’oro poter partecipare a questo evento. Esserci esibiti nella sala del castello di Sambuci è stato ancora più prestigioso, perché dignifica ancora di più il lavoro che facciamo con i cori. Essere lì presenti per impreziosire qualcosa di così importante, con oratori di così alto livello come tutti voi per noi è importantissimo. Cantare nelle sala del castello è stato molto bello. Quella sala “ispirava”, con tutti i suoi bellissimi affreschi e una acustica perfetta. Vi ringraziamo moltissimo. E’ stato molto molto interessante e molto importante per noi.»

Letture tratte dalle opere di Pasolini sono state lette ed interpretate dall’attrice SARA PROIETTI, del Laboratorio teatrale “Antelitteram” dell’Associazione:

«Ero ancora piccola quando sono entrata a far parte dell’Associazione Culturale Terzo Millennio. Sono rimasta affascinata dalla vastità di conoscenze e di proposte che la nostra Presidente, Aurora Fratini, ha saputo infonderci e che ancora oggi ci trasmette con immutato entusiasmo. Con lei sono cresciuta nel teatro interpretando tanti ruoli, dai più popolari ai più colti e impegnativi, ma sinora non avevo ancora avuto l’opportunità di “interpretare” Pasolini, cosa di cui sono stata felicissima e onorata. Il castello di Sambuci è il nostro “locus” magico che abbiamo eletto da sempre, con il suo bel giardino e la piazza di Corte, per le nostre manifestazioni più importanti e degne di nota per il loro spessore culturale. Alternarmi alle spiegazioni del Prof. Caputo e alle canzoni dei Cori Riuniti diretti dal M° Gallardo è stata un’esperienza unica e un’emozione fortissima. Spero di poter partecipare ancora agli eventi dedicati a Pasolini in questo Centenario che arriverà fino al 2025, cinquantesimo della sua tragica morte. Interpretare Pasolini non è facile. Devi meditare, concentrarti, entrare in lui, un esercizio che gli attori sanno di dover fare, ma forse per Pasolini vale più che per qualunque altro grande scrittore, poeta e drammaturgo sinora da me sperimentato.»

«Una serata dedicata al testamento culturale che Pier Paolo Pasolini ha donato all’Umanità scoprendo i risvolti di una società celata» conclude il Sindaco di Sambuci FRANCESCO NAPOLEONI, «Un genio, un artista poliedrico che stiamo riscoprendo, apprezzando, solo dopo il suo calvario.»

«Pier Paolo Pasolini resta tutt’oggi una figura grandiosa e abissale, non solo nel panorama del nostro Novecento letterario, ma nella memoria della realtà cronachistica, storica, politica e del costume italiani> commenta la dott.ssa AURORA FRATINI, < Una figura complessa, gigantesca. Nel corso delle celebrazioni a lui dedicate tenteremo un viaggio in questo labirinto conosciuto, purtroppo, ancora da pochi eletti, per consentire un accostamento più autentico a Pasolini che sia il più vasto possibile e varcare la soglia del pregiudizio e del silenzio.»


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