Arte in fermento nel V Municipio
Gli artisti dicono come vorrebbero fosse messa in luce la cultura nel territorio in un dibattito promosso da Impegno CiVicoParola alle scuole di musica e alla loro capacità di promuovere la cultura e la creatività dei giovani. In un’intensa ora di dibattito veicolato dal web grazie all’infaticabile attività dell’associazione Impegno CiVico guidata da Mauro Caliste, finalmente gli artisti hanno avuto modo di dire la loro riguardo a come vorrebbero fosse messa in luce la cultura nel territorio del V municipio romano.
Nell’ambito del ciclo di iniziative a tema presentate attraverso la pagina Facebook (https://www.facebook.com/Associazione-Impegno-CiVico-108976074319829) e il canale Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=WyRDvN3IddY) dell’associazione, dove sono sempre visibili, il 19 maggio si è tenuto l’incontro online dal titolo “Musica per tutti” al quale hanno partecipato: Marco Monti per “MusicAdesso”, scuola musicale di Tor Tre Teste, Francesco Tosoni per “Armonie Musicali”, scuola di musica del Pigneto/Malatesta, Massimiliano Bonesi per l’Accademia musicale Euterpe di Largo Preneste, Pasquale Innarella della Cooperativa Nuove Risposte, laboratorio musicale/centro culturale della Rustica.
L’evento, condotto dalla giornalista Olga Di Cagno, è stato così introdotto dal presidente di Impegno CiVico Mauro Caliste: “ci aspettiamo tante proposte dai nostri relatori su come valorizzare al meglio il nostro territorio che sicuramente ha anche una cultura musicale”. E non è stato deluso. Massimiliano Bonese, fondatore dell’accademia musicale Euterpe, che ha parlato per primo, dopo aver presentato le attività della propria accademia ha descritto la voglia di uscire e fare musica dei giovani, che ogni anno si rinnova in primavera e che ora è raddoppiata per via della pandemia. Di conseguenza propone una soluzione per l’immediato e una più strutturata per il futuro.
Bonese pensa a una serie di concerti per le strade del Prenestino, per andare incontro alla necessità immediata della voglia di uscire e divertirsi dopo la pandemia e anche perché le notizie che circolano nel quartiere non possono che rattristare e spaventare. Si riferisce alla serie di scippi, rapine e furti che hanno posto d’assedio il quartiere in questi mesi. Avere qualcosa di bello di cui sentir parlare, di piacevole da fare non è poco. Finalmente uno stimolo ad uscire di casa per motivi distensivi dopo un anno e mezzo di “clausura”. “Anche a Natale, ad esempio, si potrebbero fare incontri tra cori e bande delle varie scuole, esibirsi in piazza” propone il musicista.
Pensando invece al futuro e a un percorso comune delle scuole di musica più strutturato, Bonese punta all’albo delle associazioni e a una partecipazione condivisa della programmazione delle attività “perché è faticoso portare avanti un’associazione, anche economicamente, e abbiamo bisogno di una mano dalle istituzioni. E dovremmo poterla avere perché penso che il lavoro che facciamo sia molto importante”.
Marco Monti, la cui associazione, MusicAdesso, è stata aperta appena due anni fa, è la voce di proposta più giovane tra le scuole di musica del territorio. “Non sempre nei quartieri di periferia è arrivata la cultura della musica e questo ci ha spinto a muoverci” spiega “perché crediamo che chiunque, di qualsiasi estrazione sociale sia, abbia il diritto di avere chi gli propone gli strumenti giusti per ascoltare e fare musica”. La sua proposta riguarda l’anfiteatro del parco di Tor Tre Teste, nel quale si potrebbero realizzare manifestazioni musicali nelle serate estive per dare un’offerta culturale ai ragazzi del territorio e non solo, e per permettere agli studenti delle scuole di musica di esibirsi e di trovare soddisfazione “per l’impegno che mettono tutti i giorni nella loro arte”.
Francesco Tosoni, direttore artistico di Armonie Musicali, ha parlato della mission della scuola, che nel tempo è stata sempre più mirata alle necessità e aspettative del quartiere. “Noi siamo convinti che creare un ambiente di sana competizione, dove la musica è anche un po’ un pretesto per socializzare e creare occasioni di confronto e di scambio, sia la nostra operazione più importante”, messa a dura prova dal periodo di pandemia. “Servono proposte che vadano incontro alle aspettative degli allievi, per non far perdere loro la speranza” continua Tosoni, “è il momento di costruire creando un network virtuoso di tutte le realtà, anche collaterali, che operano nel quartiere per creare possibilità per l’utenza delle scuole di musica ma anche momenti di bellezza, arte e condivisione. Per cercare insieme di elevare il livello sociale”. La proposta di Tosoni è diretta al Municipio: “le associazioni sono un termometro del quartiere e una risorsa: dobbiamo diventare degli interlocutori reali e partecipare alla programmazione delle politiche, seppur coordinati dal municipio”.
Il responsabile culturale della cooperativa Nuove Risposte, Pasquale Innarella, sottolinea che la sua non è una scuola di musica “perché non voglio che i ragazzi vengano portati a scuola, come se fosse un dovere: devo essere io ad andare a cercarli, a trasmettergli la passione, perché sono convinto che la cultura, l’arte, la musica in particolare, migliori la qualità della vita e così il nostro è un laboratorio di musica, prevalentemente di strumenti a fiato e percussione, realizzato in un centro d’incontro per ragazzi”. La sua proposta è universale: all’interno di qualsiasi zona, di qualsiasi città, la musica deve essere portata avanti, fatta camminare con le sue due gambe: insegnamento e concerti. “Bisogna dare la possibilità ai ragazzi di fare attività concertistica, anche per strada o in piccoli spazi”.
Anche gli internauti sono riusciti ad interagire durante il dibattito, ponendo domande tramite la pagina Facebook e dando prova di interesse per l’argomento. In questo modo chi ha seguito l’evento online ha potuto presentare le proprie proposte in questo ambito.
Mauro Caliste, intervenendo al termine dell’incontro online, ha sottolineato con spirito che “questa è musica per le nostre orecchie” in quanto le proposte in ambito musicale e culturale che sono state presentate hanno dato di che riflettere a un’associazione che si sta impegnando da tempo all’insegna del motto Impegno e proposta. “Le idee raccolte stanno dando un senso alla nostra iniziativa, al motivo per cui l’abbiamo realizzata” continua Caliste “come ripetiamo da mesi, la nostra idea è quella di creare qui un distretto culturale – e non a caso abbiamo aperto questo ciclo di incontri con un’iniziativa sulla cultura a ottobre 2020 – perché il territorio del V Municipio è quello con maggior presenza culturale dopo il centro storico di Roma; quindi sentirvi parlare mi ha confermato la necessità di valorizzare sia gli spazi interni che avete sia gli spazi esterni, perché è giusto mettere a disposizione dei cittadini le aree pubbliche. Bisogna – come avete detto tutti – riportare la gente per strada, perché suonare uno strumento è bellissimo, per chi lo suona ma anche per chi lo ascolta: la musica è una delle poche cose che rendono felici tutti. E si porta dietro anche altre arti, come la danza, e quindi perché non metterle tutte in comunicazione? Noi lo vogliamo fare perché se pure come diceva qualcuno la musica non riempie la pancia, sicuramente riempie il cervello e l’anima”.
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