Ecoitaliasolidale: Dopo il Giro d’Italia, la Roma di sempre
Una nota di Piergiorgio Benvenuti e Fabio RosatiLa tappa finale del Giro d’Italia di ciclismo si è svolta nella Capitale, con la partenza dall’Eur per poi raggiungere il litorale ed Ostia e tornare in zona partenza per il circuito finale, circa 9.5 km, per 8 giri nelle vie della città. Il percorso ha attraversato via dei Fori Imperiali per poi dirigersi verso piazza Venezia, via del Plebiscito, corso Vittorio, largo di Torre Argentina: l’arrivo della passerella era previsto in via San Gregorio, tra il Colosseo e il Circo Massimo. Il fondo stradale è prevalentemente asfaltato con alcuni brevi tratti in pavé.
“Difficile replicare la figuraccia in mondovisione del Giro d’Italia 2018, all’epoca della Sindaca Raggi, quando vi fu lo stop del tratto romano finale per la protesta dei corridori a causa della pericolosa presenza di buche”.
E’ quanto dichiarano in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e Fabio Rosati, Vice Presidente di Ecoitaliasolidale e Presidente del Centro Studi sulla Mobilità.
“Certamente anche se in questa edizione il giro non ha incontrato buche straordinarie a Roma per i lavori e gli accorgimenti posti in atto sul percorso, sta di fatto –proseguono gli esponenti di Ecoitaliasolidale- che da domani mattina spente le telecamere del Giro, i romani ed i turisti dovranno, come di consueto, fare i conti con una realtà ben diversa. Buche nelle strade cittadine, dal centro alla periferie, pista ciclabile ancora interrotta all’altezza di Ponte di Ferro-Testaccio che di fatto divide in due la ciclabilità romana. Per non parlare della mobilità pubblica in superficie con collegamenti sovraffollati e totalmente insufficienti e della Metro A che per lavori è interrotta dalla domenica al giovedi. Infine cantieri e lavori in vista del Giubileo 2025, evento straordinario e planetario che farà giungere nella Capitale, secondo uno studio realizzato dall’Università di Roma Tre circa 32 milioni di turisti, ma con cantieri aperti e quindi con le difficoltà per il traffico che a tutt’oggi comprendono poco più del 27% dei lavori programmati”.
“Rimaniamo nettamente insoddisfatti di come gli attuali amministratori di Roma Capitale si prendono cura delle nostre strade, delle piste ciclabili, del trasporto pubblico, del decoro e della pulizia della città. Spenti i riflettori -concludono Benvenuti e Rosati- purtroppo la situazione rimarrà sempre la stessa”.
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