Il teatro di Paolo Procaccini al Salotto Romano
Giovedì 5 ottobre 2023 ore 16,30 con la Compagnia SPIKKIDAJO, brevi e splendidi bozzetti teatrali. Ingresso libero Nell’ambito degli incontri del Salotto Romano – Sala dei Papi, all’interno del Chiostro della Minerva nel Palazzo dei Domenicani (piazza della Minerva 42, Pantheon) giovedì 5 ottobre 2023 ore 16,30, avremo l’eccezionale occasione di assistere alla rappresentazione teatrale organizzata e diretta da Paolo Procaccini, direttore dell’Accademia Romanesca, interpretata da 14 personaggi del “coro teatrale” SPIKKIDAJO, del Circolo Anziani di via Milano di Ladispoli.
INGRESSO LIBERO
E’ nato infatti un gruppo amatoriale di attori che hanno accettato la sfida di fare teatro, sotto la regia competente dello scrittore ed attore Paolo Procaccini, nonostante la terza età, ma senza preconcetti verso i più giovani, le donne e persone di altre etnie, oppure di altri dialetti da rivalutare, oltre il romanesco. La nostra società si è avviata infatti ad essere sempre più multiculturale e (si spera) anche sempre più democratica, pacifica e rispettosa dell’ambiente e delle sue risorse. Nel frattempo è cambiato anche il modo di fare cultura nell’epoca della Metamorfosi digitale ed in quella che è stata chiamata l’epoca del Postmodernismo, mentre l’esperita istantaneità dei fenomeni dell’informazione hanno giustificato una percezione fisiologicamente paradossale all’interno di meccanismi socio-economici fluttuanti, con vulnerabilità sottomesse alla violenza dei profitti di monopoli sovranazionali.
Mentre ci stiamo abituando all’attribuire ai linguaggi visivi gli sconfinamenti tipici dei social e ne accettiamo con curiosa indifferenza ogni rimescolamento e sollecitazione, è innegabile la diffusa sottomissione ad un continuum di immagini che si incontrano e si scontrano senza una sintassi, a volte prodotte da algoritmi programmati per indurre attenzione ad ogni costo ed emozione a basso prezzo. Allora ben venga non solo un ritorno alla realtà ed all’incontro con altre umanità senza preconcetti o chiusure, evitando il facile turpiloquio per strappare una risata, per gustare invece brevi e splendidi bozzetti teatrali che tengono conto ormai – nei tempi e nei contenuti – del calo dell’attenzione e della tendenza a chiudersi in un proprio difensivo e silenzioso microcosmo.
Sarà quindi l’incontro ravvicinato ad un “gruppo corale”, un incontro/scontro di umanità con i ritmi di emoticon, ma calati nella vita frenetica di Roma. Come la definisce il regista Paolo Procaccini
– Spikkidajo è una impietosa e grottesca narrazione teatrale della società italiana, composta e creata, in rigorosa lingua popolare, partire dagli anni 80 fino ad oggi. Una storia alla volta, il racconto è cresciuto negli anni osservando uno spaccato sociale che fa soffrire, ridere ma fa anche riflettere ed aiuta a sopravvivere con l’autoironia.
Paolo Procaccini, romano di genitori romani, dopo la maturità classica e la laurea in Legge, decide di tentare la carriera dell’arte, della cultura e il teatro diventa il suo vero amore. Entra in varie compagnie di teatro sperimentale e nel 1974/75 scopre il dialetto romanesco, nel quale scrive i testi di “scusi ha visto passare il medioevo?”. Comincia a frequentare il Centro Romanesco Trilussa e l’Ass. Naz. Poeti e Scrittori Dialettali.
Nel 1978 recita in due spettacoli della compagnia di Checco Durante, poi diviene socio di un’emittente radiofonica nella quale conduce programmi di romanistica: storia, bellezze artistiche, cultura e costumi popolari di Roma. Vince qualche premio letterario e comincia ad approfondire le pagine dei maggiori autori dialettali, tenendo conferenze ed acquisendo una biblioteca specializzata, ricca di circa 1000 volumi, su Roma, i suoi poeti, i suoi monumenti, in anni di spulcio di bancarelle e librerie.
È iscritto alla SIAE dal 1980, avendo scritto e registrato parecchi testi teatrali, di alcuni dei quali ha seguito anche la regia. Collabora con articoli a Voce romana ed è consulente del Rugantino.
È uno dei poeti vernacolari romani in attività da oltre 40 anni: ha fatto parte degli organismi direttivi delle principali associazioni che raccolgono gli autori dialettali di Roma e d’Italia.
È presente in numerose antologie tanto poetiche che di prosa romanesca.
INFO – Per chi ancora non conosce il Salotto Romano, si tratta di un luogo d’incontro indipendente e apolitico, aperto liberamente e gratuitamente al pubblico senza contributi, tessere, iscrizioni, dove si trattano argomenti culturali di ogni genere. Tutti sono benvenuti e graditi e chiunque può dire la propria. salotto – romatiberina@gmail.com; www.romatiberina.com – tel. 360 559320. Chi è interessato ad avere notizie sugli eventi culturali di amici e associazioni collegate (purché gratuiti), può entrare nel Gruppo WhatsApp “Salotto Romano alla Minerva” con il seguente link: https://chat.whatsapp.com/BO9Kn4AfwPWL2qfGsiqxpa