“Roma città rifugio”, approvata la risoluzione in IV Municipio
Votato in aula un documento programmatico di collaborazione con Amnesty InternationalPresentata nella giornata odierna una risoluzione da parte del capogruppo di Roma Futura Gianluigi Bardini, con la quale si impegnano i livelli istituzionali capitolini a cooperare con realtà come Amnesty International affinché, come ha riportato Bardini nella sua introduzione “la città di Roma diventi una città in grado di ospitare i difensori dei diritti umani per un determinato periodo di tempo a Roma, sulle note di quanto già avviene in altre città in Italia e nel mondo”.
Il documento muove le basi dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti umani (siglata il 9 dicembre 1998), nella quale si evidenzia che l’attacco ai difensori dei diritti umani è ormai considerata un’emergenza globale testimoniata dal numero di omicidi sempre crescente, con 401 difensori uccisi nel solo 2022 in 26 paesi nel mondo (dati dell’ONG Front Line Defenders). Tutte le analisi in questo campo testimoniano inoltre come oltre agli omicidi, che rappresentano l’apice di questa scia di violenza, la realtà dei difensori dei diritti sia costellata da intimidazioni, minacce, campagne di diffamazione e, in molti casi, adozioni di legislazioni restrittive del diritto alle libertà di stampa, espressione, associazione e riunione.
L’Unione Europea in questi anni si è mossa nel sostegno a tale azione di difesa, predisponendo da un lato una ”Piattaforma di coordinamento per l’asilo temporaneo dei difensori dei diritti umani”, dall’altro dotandosi nel 2004 di linee guida per organizzare programmi di protezione dei difensori (Ensuring protection – European Union Guidelines on human rights defenders).
Il percorso innescato dall’Unione Europea ha aperto in questi anni una strada di adesione da parte di alcuni governi europei, che hanno iniziato a promuovere programmi di protezione e di asilo temporaneo. Anche in Italia, a partire del 2016, il tema è entrato nel dibattito istituzionale ed è arrivato all’attenzione dei media e della società civile, spingendo la Commissione Esteri della Camera ad approvare una Risoluzione (n. 7-01051) con cui si impegnava il Governo a sostenere iniziative a tutela dei difensori dei diritti umani.
In quanto capitale d’Italia, il territorio di Roma vede la presenza di numerose ONG ed associazioni impegnate da anni nella difesa dei diritti umani, con decine di realtà attive quotidianamente in un’azione di sostegno e di difesa di chi spesso deve scappare dal proprio paese perché la sua attività di difesa dei diritti spesso viene fatta a rischio della propria vita (ricordiamo – a titolo di esempio e solo come ultimo in ordine di tempo – il movimento Donna, Vita, Libertà delle cittadine e dei cittadini iraniani costretti a fuggire per non essere perseguitati ed uccisi dal proprio regime).
In questo quadro nasce il testo della risoluzione presentata il 7 giugno 2023 dal gruppo di Roma Futura – ed approvata col voto unanime di tutta l’aula del IV municipio – che rappresenta un impulso per la Giunta capitolina a porre in essere nel più breve tempo possibile un piano di accoglienza temporanea e di supporto ai difensori dei diritti minacciati, a promuovere iniziative ed eventi pubblici volti a dare voce ai difensori dei diritti umani sostenendone il ruolo e l’azione a livello internazionale.
“Sono davvero soddisfatto e ringrazio i colleghi per questo importante risultato” ha dichiarato Bardini a fine giornata, che ha aggiunto “approvare all’unanimità una risoluzione come questa significa che il Consiglio si appassiona a temi che hanno un’importanza universale, come la tutela dei difensori dei diritti umani.
La voce del nostro Municipio si unisce a quella delle altre assemblee che partecipano a questo percorso promosso e voluto dalla rete “in difesa di” e da Amnesty International”.